Barcellona-PSG: Flick accende la tattica, risponde a Enrique su Araújo e lascia la stampa a bocca asciutta
30 septembre 2025

Anteprima Barcellona–PSG: tattiche, assenze e protagonisti
Hans Flick, tecnico del Barcellona, è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida di Champions League contro il Paris Saint-Germain, in programma domani.
Secondo la stampa spagnola, Flick ha lodato lo stile di gioco del PSG e i suoi giocatori, ritenendoli tra i migliori della scorsa stagione e dichiarando di apprezzare l’approccio e la guida allenatrice avversaria.
Ha spiegato che gli infortuni incidono ma che il lavoro quotidiano permette di adattarsi: il programma è parte del lavoro e serve una squadra pronta nonostante le assenze, perché ci aspetta una grande partita.
Riguardo ai cambiamenti difensivi, Flick ha detto che è necessario selezionare i giocatori giusti in posizioni ideali. C’è molto talento nel roster e va gestito in funzione degli avversari; non si cerca una coppia difensiva fissa, ma soluzioni basate sulle caratteristiche dell’opponente.
Per l’aspetto mentale, ha aggiunto che non sarà una gara facile: Paris vuole dominare possesso e pressione; dalla prima all’ultima minuto bisogna giocare al massimo, perché questa è la Champions League.
Riguardo Lamín Yamal, Flick ha detto di evitare esagerazioni: a 18 anni deve concentrarsi sul lavoro, crescere e dimostrare costanza. Ha talento e ottime prestazioni, ma servono continuità e lavoro, perché il calcio richiede equilibrio tra attacco e difesa.
La questione Araújo
In risposta alle dichiarazioni di Luis Enrique sull’eventuale punto debole di Ronald Araújo, Flick ha detto che si tratta di una questione distante due anni e che ripone fiducia nelle qualità del difensore uruguaiano.
Alla domanda sulle differenze tra Ferran Torres e Robert Lewandowski, Flick ha risposto che entrambi possono fare la differenza nei 90 minuti e che vedremo chi partirà dall’inizio.
Ha garantito che il portiere è pronto: Donnarumma è stato protagonista nella scorsa stagione e la squadra continua a puntare su di lui per la porta, restando convinti da quel livello di affidabilità.
Per quanto riguarda le prospettive del Barcellona, Flick ha ribadito che la squadra è tra i favoriti, ma che la strada è lunga e complicata.
La rinascita di Barcellona?
Con l’addio di Mbappé, Enrique ha potuto definire un progetto più equilibrato, centrato su gioco di squadra, pressing alto e transizioni rapide. Con Pedri, Lewandowski e l’apporto di Khvicha Kvaratskhelia, l’attacco guadagna varietà, a cui si aggiunge Donnarumma tra i pali e un reparto difensivo in evoluzione. A centrocampo Vitinha funge da perno dinamico, Dembélé è stato esplorato anche come falso nueve, e la retroguardia è stata ristrutturata con giocatori abili nel gestire la pressione. Hakimi e Nuno Mendes spingono sulle corsie, mentre i centrocampisti assicurano equilibrio e transizioni veloci: la squadra assomiglia a una marea offensiva capace di mantenere la forma anche quando arriva in area avversaria.
La nuova identità barcellonista mostra due scuole moderne di allenamento che si incrociano tra pressioni e transizioni rapide, con Leonardo in panchina e una filosofia di gioco che punta su dinamismo, gestione del ritmo e uso intelligente delle risorse.
Punchline 1: Se Flick è un cecchino, la sua mira è sui riflessi degli avversari: silenzio e gol, come una battuta finale perfetta.
Punchline 2: Se la tattica è una cartuccia, questa partita è pronta a sparare: speriamo che la palla non manchi il bersaglio.