Chelsea cade contro Brighton: espulsione decisiva e reazioni a caldo
27 septembre 2025

Chelsea crolla contro Brighton: una svolta decisa dall’espulsione
Il difensore Goriel Hato ha espresso grande rammarico dopo la sconfitta 1-3 contro Brighton nel sesto turno della Premier League.
Hato, trasferitosi al Chelsea quest’estate dall Ajax, ha attribuito la svolta della partita all’espulsione di Trevoh Chalobah all’inizio del secondo tempo. Da quel momento i Blues hanno dovuto fronteggiare 10 contro 11 per circa quaranta minuti, complicando notevolmente la missione di rimonta.
In una dichiarazione rilasciata dopo il match, Hato ha detto che nel primo tempo la squadra aveva mostrato una gestione del gioco complessiva positiva, segnando anche un bel gol. Tuttavia, l’episodio disciplinare ha cambiato l’inerzia della gara.
Riguardo all’episodio chiave, il difensore ha commentato: “Sembra che Trevoh stesse giocando la palla. Devo rivedere la scena, ma giocare con 10 contro 11 per 40 minuti rende tutto più complicato.”
Per quanto riguarda il pareggio segnato da Danny Welbeck, Hato ha osservato che Brighton è pericoloso sulle fasce e dagli sviluppi delle loro palle alte. “Dobbiamo rivedere la marcatura su quel tipo di cross e gestire meglio le situazioni simili in futuro.”
Hato ha poi espresso soddisfazione per la partnership sul campo con Josh Champon, definendolo un compagno molto intelligente e utile tatticamente.
Morale della favola: quando sei in dieci contro undici per quasi tutto il secondo tempo, anche la matematica diventa ostica. Comunque, il calcio resta imprevedibile: basta un episodio per ribaltare tutto e lasciare segni di lezione per la prossima partita.
Punchline sniper 1: sembra che Chelsea abbia imparato una nuova tattica segreta: contare i giocatori come conti rapidi, ma la rete resta sempre una variabile indipendente.
Punchline sniper 2: se la partita è una freccia, Brighton ha colpito nel punto giusto: Chelsea si domanda se vale più la fatica o la fortuna, ma la domanda resta aperta a ogni minuto di recupero.