La pausa segreta di Guardiola: cosa accade se l'allenatore più geniale si prende una lunga pausa?

Contesto e dichiarazioni

Un stretto collaboratore di Pep Guardiola ha consigliato al leggendario allenatore spagnolo di lasciare Manchester City e prendersi una lunga pausa dal calcio prima di intraprendere una nuova esperienza.

Le parole provengono da Carles Blanchart, analista delle prestazioni che ha lavorato al fianco di Guardiola per quasi 18 anni tra Barcellona, Bayern Monaco e Manchester City, prima di lasciare l’incarico alla fine della scorsa stagione.

La lunga collaborazione e i consigli di Blanchart

Blanchart, considerato una delle menti più vicine a Guardiola fin dagli esordi, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Sport: "La decisione finale è personale, ma ritengo che ogni progetto debba durare al massimo cinque o sei anni. Poi serve rinnovarsi e ricaricare le energie. Da amico, lo incoraggio a cercare un nuovo progetto perché ha ancora molta strada da percorrere nel mondo dell’allenamento".

Ha aggiunto che Guardiola ha bisogno di respirare, allontanarsi dalla pressione quotidiana per ritrovare la sua creatività. Ha dato tutto a City e ora forse necessita di una pausa per riaccendere la passione per il gioco.

Dal 2007, quando Guardiola faceva il suo ingresso all'accademia del Barcellona, Blanchart è stato al suo fianco. L’inizio della loro collaborazione è avvenuto in Barça B prima di passare al primo team, dove hanno vinto una tripletta storica nel 2009; poi si sono spostati insieme al Bayern nel 2013 e infine al Manchester City nel 2016, con la partnership che è proseguita fino all’ultima stagione.

Blanchart sottolinea che la longevità di Guardiola al City è nata dall’atmosfera unica del club, che li ha trattati come una famiglia e ha permesso loro di lavorare in modo simile a casa. Questo senso di famiglia non era presente al Barcellona o al Bayern.

Riflessioni sull’innovazione, lo stress e il presente

Blanchart esprime stima per Guardiola, affermando che vive per il calcio: "È ossessionato dal gioco. La sua vita ruota intorno al rettangolo verde. È un genio e un innovatore; l’unica cosa che è difficile è innovare, gli imitatori sono molti. Guardiola è il numero uno in questo campo".

Secondo i vicini, Guardiola si esaurisce mentalmente e fisicamente per i dettagli di ogni partita e allenamento, motivo per cui sta pensando a una lunga pausa al termine del contratto attuale, che scadrà nel 2027.

Nonostante i successi storici di City con Guardiola — tra cui quattro titoli di Premier League consecutivi — la scorsa stagione ha mostrato un cambiamento di rotta, con la squadra al terzo posto; un risultato non disastroso ma al di sotto degli standard dell’era Guardiola. Durante l’anno si sono sollevate domande sullo stato mentale dell’allenatore, soprattutto dopo alcune uscite in cui è parso nervoso.

Blanchart aggiunge che il lavoro analitico si divide in due parti: analizzare la propria squadra e analizzare l’avversario; due compiti molto diversi. In una squadra che disputa tre partite a settimana non c’è molto tempo per correggere gli errori solo con gli allenamenti, quindi si usano video e presentazioni per trasmettere rapidamente le idee. Se c’è una settimana intera, si programma una serie di esercizi per correggere le lacune, ma spesso il tempo manca: i video restano lo strumento più rapido per chiarire i concetti.

Punchline finale: se Guardiola si prende una pausa di 15 anni, l’unico pressing che sentirà sarà quello della poltrona. E se dovesse tornare, la panchina potrebbe diventare una spa di meditazione tra una sessione video e l’altra.

Punchline 2: nel frattempo, i giocatori impareranno a gestire lo stress guardando i video… e a vincere senza di lui? Difficile, ma non impossibile per la fantasia del calcio.