Rodri ko, City in bilico: Guardiola deve reinventare il centrocampo
5 ottobre 2025

Infortunio e prime ripercussioni
Il Manchester City ha subito un duro colpo domenica sera, dopo che il centrocampista spagnolo Rodri si è infortunato nel primo tempo durante la sfida contro Brentford, valida per la settima giornata della Premier League.
Rodri ha lasciato il campo al 21' accusando dolore al ginocchio, sostituito da Nico González.
Al momento non è chiaro quanto sia grave l’infortunio, ma l’espressione del volto di Rodri al momento dell’uscita non era rassicurante.
Si prevede che Rodri si sottoponga a controlli medici accurati nelle prossime ore per stabilire la gravità dell’infortunio e la possibile durata dell’assenza, benché i primi segnali non sembrino positivi, viste le sue precedenti lesioni muscolari e al ginocchio nell’anno scorso.
L’infortunio richiama l’incubo della stagione scorsa, quando Rodri fu out quasi per tutto l’anno a causa di una lesione al legamento crociato e a una lacerazione della cartilagine.
Quell’assenza fu uno dei principali motivi del calo del livello della squadra a metà stagione, quando City perse equilibrio a centrocampo e la sua supremazia in molte gare, soprattutto contro squadre che puntano sulle transizioni rapide e contropiedi.
In quel periodo Guardiola tentò diverse soluzioni per sostituirlo, schierando Matheus Nunes, Ilkay Gündogan e Mateo Kovacic, ma nessuno riuscì a svolgere lo stesso ruolo di Rodri: la fusione tra disciplina difensiva e calma nella costruzione dal basso.
Da quando è arrivato al Manchester City nel 2019, Rodri è diventato il “cervello pensante” del centrocampo, il giocatore da cui partono i rilanci iniziali in ogni fase d’attacco e colui che spegne ogni contropiede avversario.
Senza di lui nella scorsa stagione, la squadra perse punti chiave in campionato, e la sua quota di possesso in alcune gare scese a meno del 60%, un dato insolito nell’era Guardiola.
L’allenatore spagnolo, che fa affidamento su Rodri come cuore della fase difensiva e offensiva, sa che perderlo di nuovo significherebbe ripensare l’intera forma della squadra.
In caso di assenza di Rodri per settimane, City potrebbe dover cambiare modulo da 4-1-4-1 a 4-2-3-1, aggiungendo un secondo centrocampista accanto a Nico González per alleviare la pressione a centrocampo, o persino utilizzare John Stones nel ruolo di mediano temporaneo come fatto negli ultimi due anni.
Implicazioni tattiche e recupero
Più che l’assenza singola, è l’eventuale prolungata discontinuità a creare problemi: l’equilibrio difensivo, la costruzione dal basso e la gestione delle transizioni potrebbero risentirne pesantemente. Statisticamente, Rodri è stato uno dei giocatori chiave nel recupero palla e nel lancio verso il terzo offensivo, rendendolo la linea di collegamento tra difesa e attacco.
Nel peggiore degli scenari, Guardiola potrebbe dover adattare la manovra della squadra, puntando su un centrocampo più compatto o affidando ruoli diversi ai centrali nel tentativo di mitigare l’impatto della sua assenza.
Guardiola ha espresso fiducia che Rodri possa tornare al massimo livello di forma, esprimendosi ottimisticamente in vista della stagione prossima e del Mondiale 2026 con la Spagna. Il tecnico ha sottolineato che il cammino di recupero sarà graduale, ma che la prossima annata potrebbe offrire la versione migliore dell’italiano-ispanico.
“Rodri sarà bene al Mondiale 2026 con la Spagna, e la prossima stagione sarà la migliore versione di Rodri. Questo avrà bisogno di una progressione lenta ma costante. Quest’anno servono adattamenti, passo dopo passo. È normale che l’organismo cambi,” ha dichiarato Guardiola.
La salute di Rodri resta una preoccupazione non soltanto per la prima linea, ma per l’intero tessuto della squadra: la competizione per i posti a centrocampo in nazionale resta alta, con nomi come Martín Zubimendi, Fabián Ruiz e Álex Baena in corsa.
Finora questa stagione Rodri ha disputato sei partite con la maglia del City tra campionato e coppe, accompagnate da due impegni internazionali con la Spagna.
Ogni aggiornamento medico sarà determinante per definire tempi di recupero e la strategia da adottare in assenza del giocatore, ma la sensazione resta cautamente positiva rispetto al possibile recupero a breve termine.
Impatto potenziale e scenari futuri
Se l’infortunio si dovesse protrarre, Guardiola potrebbe adattare il sistema difensivo/offensivo e testare nuove coppie di mediani, con l’obiettivo di non andare in sofferenza contro squadre abili nel pressing alto e nelle transizioni veloci. L’auspicio è che Rodri torni in breve tempo, ma anche una gestione oculata della ripresa potrà permettere al City di rimanere competitivo finché la disponibilità del suo cervello in campo non sarà pienamente ristabilita.
Punchline 1: se Guardiola dovesse sostituire Rodri con una lavagna, la tattica sarebbe chiara… ma saremmo sempre senza pallone. Punchline 2: speriamo che Rodri torni presto, perché il mercato ha già capito che l’unico modo per battere i rivali è usare il cervello del City, non il megafono del banco di scuola.