Arnold traina l'Iraq: la stella è pronta, ora la pressione è sulla Saudita
12 ottobre 2025

Arnold guida l'Iraq verso una sfida decisiva
L'allenatore australiano Graham Arnold, ct della nazionale irachena, ha tenuto a parlare dopo la vittoria 1-0 sull'Indonesia nella prima giornata del gruppo 2 della fase asiatica di qualificazione ai Mondiali 2026, sottolineando la necessità di continuare la marcia in avanti.
L'Iraq occupa il secondo posto nel gruppo con 3 punti e affronterà martedì la testa della classifica, l'Arabia Saudita, in una partita che potrebbe decidere le sorti del gruppo.
Per qualificarsi direttamente al Mondiale, l'Iraq deve ottenere una vittoria; un pareggio o una sconfitta aprirebbero la porta al playoff intercontinentale, con possibilità di passaggio altrove.
Arnold ha riconosciuto che la sfida contro l'Indonesia è stata dura, combattuta e molto intensa, ma ha assicurato che l'atteggiamento migliorerà contro l'Arabia Saudita, con la squadra pronta a lottare fino alla fine per la vittoria.
Ha confermato che l'attaccante Ayman Hussein è pienamente recuperato dall'infortunio e pronto per la sfida, dopo aver avuto riposo durante l'incontro con l'Indonesia. Inoltre, ha spiegato che ha optato per una formazione diversa per distribuire meglio i carichi fisici.
La pressione, ha aggiunto Arnold, è ora rivolta verso i Sauditi: hanno cinque giorni per prepararsi e monitorare attentamente la partita contro una Iraq determinata a puntare in alto.
Arnold ha elogiato la prestazione di Zidan Iqbal, che ha segnato il gol decisivo, affermando di averlo seguito anche in allenamento e di essere rimasto colpito dal suo livello di crescita.
La sua espansione di pensiero è chiara: l'Italia non c’entra qui. Il messaggio al popolo iracheno è che resta una sfida molto impegnativa; non è il momento di festeggiare, ma di concentrarsi sul prossimo avversario e di restare umili.
Inoltre, ha definito l’espulsione di Zaid Hashem come una situazione strana e del tutto singolare, che ha limitato la possibilità di ulteriori reti a favore dell'Iraq.
Messaggi dei giocatori
Zidan Iqbal, autore del gol decisivo, ha riferito che la partita contro l’Indonesia non è stata facile, ma la squadra ha mostrato solidità e spirito combattivo, alimentando la fiducia nelle possibilità di passare contro l'Arabia Saudita nel match di martedì.
Ibrihim Bayesh, centrocampista dell'Iraq, ha ringraziato i tifosi per il sostegno e ha osservato che l’Indonesia sta progredendo; la squadra irachena non ha disputato amichevoli prima della pausa, un fattore che ha influenzato la preparazione.
Ali Jassim ha aggiunto che il primo tempo è risultato complicato per mancanza di sincronizzazione, ma ha assicurato che l'Iraq andrà avanti per vincere contro l'Arabia Saudita e centrare il Mondiale 2026.
Sostegno ufficiale
La federazione irachena ha ricevuto sostegno ufficiale con una videochiamata del Primo Ministro Mohammed Shia al-Sudani, che ha esortato i giocatori a regalare gioia al popolo iracheno, ansioso di una qualificazione storica. Il Premier ha sottolineato l'importanza del calcio e ha chiesto ai giocatori di concentrarsi sulla sfida contro la Saudita, confidando in un gruppo tecnico affidabile.
Darjal, presidente dell'Unione calcistica irachena, ha espresso orgoglio per la vittoria e fiducia nel percorso che porta al Mondiale, ricordando le difficoltà passate e l'obiettivo comune di ritorno alla massima rassegna irachena.
L'Iraq proseguirà gli allenamenti a Jeddah, concentrandosi su aspetti tattici e fisici, con l'obiettivo di proseguire la corsa verso il Mondiale 2026, rievocando l’ultima partecipazione del 1986 e l’esigenza di tornare a disputarsi la scena mondiale.
Caption: Arnold guida l'Iraq verso una sfida decisiva contro l'Arabia Saudita a Jeddah.
Punchline 1: Se la qualificazione fosse una fotografia, l'Iraq sta per scattare: finalmente una foto di Mondiale, senza flash.
Punchline 2: Se questa partita fosse una battuta, sarebbe: Arnold mette i giocatori in fila e il pallone fa il suo ingresso trionfante — perché nel calcio, come in una buona battuta, tutto si risolve in un cross di risate.