Bardji&Ricci: la stella svedese che chiude le chiacchiere sul suo futuro al Barcellona

Roni Bardji: il talento svedese che chiude la porta alle supposizioni sul suo futuro al Barcellona

Il giovane attaccante svedese Roni Bardji ha chiuso la porta alle speculazioni sul proprio futuro al Barcellona durante il mercato invernale, dichiarando di non pensare all’addio e di concentrarsi interamente sullo sviluppo all’interno della squadra catalana.

Secondo il quotidiano sportivo spagnolo Sport, le sue dichiarazioni hanno chiuso la porta alle pretendenti e posto fine al chiacchiericcio che aveva accompagnato le settimane recenti.

Oltre al grande talento, Bardji si è distinto nonostante la sua età — 19 anni — per una maturità dimostrata anche fuori dal campo. L’arrivo a Barcellona ha avuto un effetto tangibile: dopo un periodo di assenza causato dall’infortunio, ha mostrato buon livello tecnico ogni volta che gli è stata data l’opportunità, guadagnandosi la fiducia dell’allenatore Hans Flick, che lo considera una garanzia per il futuro della squadra.

Bardji ha saputo sfruttare al meglio i minuti a disposizione: fino alla pausa internazionale ha totalizzato 173 minuti in Liga, con due presenze da titolare, oltre a 22 minuti in due incontri di Champions League.

Nonostante le limitate presenze, il giovane svedese ha attirato l’attenzione di diversi club, che monitorano la sua situazione in attesa di possibili trasferimenti. Sport ha riferito che club come Stoccarda e Porto hanno chiesto di conoscere le condizioni di Barcellona nel caso si valutasse una cessione a gennaio.

Ma l’allenatore Hans Flick non è propenso a cambiare l’organico nel corso dell’inverno e mantiene piena fiducia in Bardji, convinto che il giocatore continuerà a crescere con l’andare della stagione.

La parte più significativa è arrivata quando Bardji ha parlato direttamente con la nazionale svedese, confermando di sapere cosa vuole fare in questa stagione: 'Mi sento magnificamente. Vedo che miglioro ogni giorno e imparo molto con i compagni in ogni allenamento.'

E riguardo i minuti disputati e il futuro fino a giugno, ha chiuso la porta alle speculazioni: 'Ho disputato minuti, quindi le cose procedono nel modo giusto. So di dover essere paziente; sono a Barcellona da soli tre o quattro mesi e non è ancora tempo di prendere decisioni.'

Bardji ha anche sottolineato di divertirsi a Barcellona e di avere un rapporto eccellente con Flick; la dirigenza ripone in lui grande fiducia, convinta che continuerà a fare progressi nel corso della stagione.

Nel mondo del calcio, le storie più grandi spesso nascono dalle avversità. La vicenda di Bardji è una di quelle che trascendono lo sport, diventando simbolo di speranza e determinazione. Nato nel Kuwait nel 2005 da una famiglia siriana, è cresciuto in Svezia in cerca di una vita migliore. Ha mosso i primi passi nel calcio in Svezia e, all’età di 14 anni, è entrato nel Copenhagen, diventando il più giovane marcatore della Danish Superliga a 16 anni.

Lo stile di Bardji è caratterizzato da velocità, dribbling e una notevole capacità di giocare con entrambi i piedi, offrendo flessibilità tattica sulla fascia destra. Questa promessa ha convinto Barcellona ad acquistarlo nell’estate del 2025 per circa 2 milioni di euro, facendolo esordire inizialmente con la squadra B e partecipare alle tournée estive in Asia con la prima squadra.

Nel panorama internazionale Bardji ha scelto di rappresentare la Svezia e ha partecipato con l’Under 17 e l’Under 21, segnando gol decisivi nelle qualificazioni europee. Nonostante le poche presenze finora, la sua crescita ha attratto la fiducia della dirigenza e di Flick, che lo ritiene un aspetto chiave del progetto futuro.

In chiusura, Bardji ha espresso gratitudine per la Svezia che gli ha dato l’opportunità di crescere, sottolineando che rappresentare la Svezia è una grande onorificenza nonostante le radici siriane.

Punchline 1: Se Bardji continua a crescere così, l’unico problema della dirigenza sarà ricordarsi di mettere una clausola di non riutilizzo del pallone, perché prima o poi diventerà troppo scarso per chiunque altro. Punchline 2: E se la panchina comincia a chiedergli di restare in panchina troppo a lungo, basterà dirgli che in Barca i palloni hanno personalità: si muovono da soli se non li chiami per nome.