Bayern Monaco: Kane resta al fianco dei trofei, tra Ballon d’Or e progetti futuri

Kane, Ballon d’Or e la politica del Bayern

Max Ebner, responsabile sportivo del Bayern Monaco, ha scherzato sul posizionamento di Harry Kane e degli altri protagonisti della squadra nella votazione per il Ballon d’Or. L’attenzione è tutta centrata su dove finisce Kane tra i top player, con un tocco di ironia tipico di chi sa che la magia non si conteggia solo con una classifica.

Nel frattempo, il francese Ousmane Dembélé, attaccante del Paris Saint-Germain, ha conquistato il Ballon d’Or 2025, mentre Kane si è fermato al 13º posto. Una nota significativa per la squadra bavarese, che guarda avanti pensando ai trofei comuni e a una stagione europea da vivere intensamente.

Ebner ha aggiunto che non seguirà la strada simbolica di altre grandi squadre: “Non faremo come Real Madrid e non parteciperemo all’evento”. Una battuta che ha scaldato l’aula stampa, ma che riflette una filosofia di metodo e di gestione del momento, senza eccessive fanfaronate.

La cerimonia ha comunque fatto discutere: il Real Madrid ha scelto un percorso di rottura con la convention dell’anno precedente, quando un giocatore della sua rosa venne ritenuto in lizza per la Ballon d’Or. In questa cornice, Bayern e altri club riaffermano la loro presenza senza errori di comunicazione.

Parlando della top 15, Kane è stato raggiunto da una quota di altri protagonisti del club, tra cui il francese Michael Olise, e la discussione è diventata un tema di allenamento mentale e sportivo per i prossimi mesi. Ebner ha espresso fiducia nel gruppo e in una crescita che punta sempre al miglioramento, anche se l’occasione di brillare sul palco non è mai garantita.

Prima della gara contro il Pafos Cypriot, l’allenatore ha sottolineato che la scorsa stagione, pur avendo mostrato segnali di crescita, ha aperto una strada nuova verso i trofei. L’obiettivo è chiaro: lavorare come squadra, migliorare quotidianamente e portare a casa i premi, passo dopo passo.

In attesa della seconda giornata di Champions League, il Bayern Monaco scende in campo con un pieno di energie per affrontare la fase a gironi. Nel primo turno, hanno battuto Chelsea 3-1, mentre Pafos è uscito a mani vuote contro l’Olympiakos. Il cammino continua con una composizione di impegni impegnativi che vedono Bayern affrontare Club Brugge, Sporting Lisbona e St. Gilloise in casa, e poi trasferte contro PSG, Arsenal e PSV Eindhoven.

Per quanto riguarda il futuro di Kane e Dayot Upamecano, il direttore sportivo ha assicurato che si discuteranno i passi successivi in modo sereno, con l’obiettivo di proseguire insieme anche oltre la scadenza contrattuale prevista per il 2027. Kane è stato definito come un leader che desidera vincere i trofei con la maglia bavarese a lungo termine.

Quanto all’età, l’allenatore ha spiegato che la qualità resta la guida principale: “Non è una questione di anni, ma di livello. Ho imparato che la varietà nel gruppo è essenziale e che i giocatori più esperti possono restare per periodi più lunghi se hanno valore”.

In chiusura, Upamecano sta spingendo per un adeguamento salariale che possa allinearlo a compagni come Kimmich e Davies, segno di una gestione oculata del nuovo ciclo operativo. Kane, arrivato nel 2023 dal Tottenham in una trattativa intorno ai 100 milioni di euro, si è insediato e ha espresso con determinazione la voglia di successo insieme ai compagni, anche se circolano voci di un possibile ritorno di Kane in Inghilterra; l’attuale entusiasmo del giocatore resta orientato a vincere con il Bayern.

Nel frattempo, l’asse Donnarumma e i premi individuali hanno chiuso la stagione con un capitolo importante: Dembélé ha sollevato la Ballon d’Or, mentre diversi riconoscimenti hanno valorizzato giocatori e allenatori nelle rispettive voci di premio. Parigi Saint-Germain ha visto un dominio di club sia per i successi che per i riconoscimenti individuali, arricchendosi di nuove allineamenti tecnici e di leadership.

Due battute finali per sdrammatizzare: finalmente Kane ha trovato la sua collocazione tattica: è come un colpo di coda di una freccia, preciso ma sempre utile. E se il pallone non va in porta, è solo perché i difensori hanno scelto di indossare la maglia invisibile del Real Madrid.