Bonny brilla all’Inter: l’inizio stellare che potrebbe cambiare l’attacco nerazzurro
15 novembre 2025
Inizio promettente all'Inter
Il giovane attaccante francese Ange-Yoan Bonny, recentemente arrivato dall Parma all’Inter nell’estate 2025, sta vivendo le sue prime settimane a San Siro. Sotto la guida di Cristian Kivo e al fianco di Lautaro Martínez, Marcus Thuram e Francesco Esposito, Bonny assorbe consigli dai compagni e lavora per inserirsi al meglio nel reparto offensivo nerazzurro.
Trasferimento e primi segnali
Bonny è giunto all’Inter per una cifra attorno ai 23 milioni di euro più bonus. Nonostante non sia titolare in pianta stabile, ha segnato 4 gol in 11 presenze di Serie A, e i conteggi mostrano che solo altri due compagni hanno segnato più di lui in campionato questa stagione, riflettendo l’impatto importante che sta avendo quando è in campo.
Opinioni e sviluppo
Bonny ha dichiarato di aver capito che ci vuole tempo per adattarsi a un club così esigente: “Inter è una squadra molto richiesta, ma il mio stato d’animo è positivo e continuo a imparare”. Si concentra su catturare meglio i palloni a testa alta e aumentare la resistenza, consapevole che si gioca ogni tre giorni e che la motivazione deve rimanere alta.
Il francese ha elogiato il supporto dei compagni e dello staff, in particolare di chi parla francese come Henrikh Mkhitaryan, oltre al contributo di Marcus Thuram e di altri interni. Ha anche ricordato che l’allenatore di Parma, Cristian Kivo, è rimasto una figura guida a cui attingere durante la sua transizione all’Inter.
Momento speciale a San Siro
Bonny ha raccontato la sorpresa e l’emozione del primo gol a San Siro, ammettendo che è una cornice unica: “il pubblico è un’onda sonora che ti travolge, ma quando segni tutto sembra corrente continua”.
Ha poi descritto come sia arrivata la decisione di vestire nerazzurro: una frase intercorsa tra Parma e Inter nella scorsa stagione gli fece intuire quanto potesse essere una opportunità importante, maturata grazie all’esempio di compagni come Benzemi e gli elementi del reparto offensivo.
Bonny ha sottolineato l’utilità di imparare da Lautaro Martínez per la fame davanti alla porta, sperando di poter diventare un elemento affidabile e continuo del tridente offensivo interista, insieme a Thuram e agli altri componenti dell’attacco.
Lezione dai compagni di reparto
Lo spunto principale è la dedizione di Lautaro nel cercare sempre la rete e la costanza di Marcus Thuram nel creare occasioni e finalizzare. Bonny spera di assorbire anche gli aspetti tecnici di Francesco Esposito, per migliorare la gestione del possesso e la protezione della palla nella trequarti.
Bonny ha concluso che ogni giorno è una nuova opportunità per crescere, ricordando che la propria evoluzione passa anche dalla capacità di restare umile e disponibile per la squadra, al di là della statistica personale.
Numeri e contributi
In questa stagione Bonny è apparso in 15 partite complessive, totalizzando 514 minuti: una mole di gioco che equivale a circa sei partite piene. Ha contribuito con 9 occasioni gol: 4 reti e 5 assist, evidenziando una presenza decisiva in più gare chiave, tra cui una rete contro Roma e un assist contro Lazio. Anche in Champions League è stato impiegato con continuità recente, offrendo un contributo significativo in poco tempo.
Il percorso di Bonny all’Inter resta una storia da seguire con attenzione: la sua crescita è legata a fiducia, continuità e al supporto di una squadra che ha già mostrato di puntare su di lui come risorsa a lungo termine.
Punchlines: Se Bonny continua a segnare, l’Inter dovrà aprire una scuola per difese avversarie: lui arriva, loro rischiano di arrivare in ritardo. E se la difesa si abitua ai suoi colpi, forse è lei che inizierà a chiedere il permesso di segnare a ogni partita.
Punchline finale: a San Siro, Bonny non gioca a calcetto ma a calcio vero: e il pallone, come un concerto, trova sempre la sua chitarra giusta per vibrare.