Cabo Verde vicino al Mondiale 2026: una vittoria che potrà cambiare la storia del calcio dell’arcipelago
7 ottobre 2025

La corsa di Cabo Verde verso il Mondiale 2026
La nazionale di Cabo Verde è a un solo successo dal mettere in cassaforte un posto al Mondiale di calcio 2026, dimostrando una crescita promettente nelle ultime stagioni, qualcosa che sarebbe sembrato incredibile anche vent’anni fa.
Con una popolazione di circa 600.000 abitanti, Cabo Verde sarebbe la seconda nazione più piccola a raggiungere le finali, dopo l’Islanda, se dovesse vincere una delle due gare rimanenti nelle qualificazioni africane per il Mondiale 2026.
La squadra affronterà la Libia in trasferta mercoledì, poi riceverà Eswatini lunedì, puntando a guidare il Gruppo 4 e a superare il Camerun, più noto, per qualificarsi direttamente al Mondiale 2026.
La Cabo Verde era arrivata nelle fasi finali delle qualificazioni al Mondiale 2014 in Brasile, ma fu decurtata di punti per la sospensione di un giocatore, impedendole di disputare le due partite decisive.
Nel suo esordio alla Coppa delle Nazionali Africane nel 2013, Cabo Verde raggiunse i quarti di finale; l’allenatore cantò durante la conferenza stampa dopo la partita e la squadra ripeté lo stesso risultato nell’ultima edizione in Costa d’Avorio, ma uscì dal torneo ai rigori.
Si sta rapidamente sviluppando un sistema per attrarre giocatori che vivono all’estero in tutto il mondo.
Scoperta dei talenti che paga
Il agente di giocatori Tony Araújo, residente negli Stati Uniti e originario delle isole, che collabora da decenni con la nazionale, ha dichiarato: "La federazione ha messo in campo nuove strategie per scoprire e attrarre talenti attraverso grandi raduni dei loro migranti all’estero".
Ha aggiunto: "Il processo di scoperta sta dando i suoi frutti dal 2013, quando la nazionale raggiunse per la prima volta la fase finale della Coppa d’Africa".
La scarsità di risorse naturali e l’aridità delle isole hanno spinto molto a migrare in Portogallo, agli Stati Uniti e a Rotterdam, in Olanda, in cerca di opportunità.
Nella rosa in vista per le sfide contro Libia ed Eswatini figurano sei giocatori nati nei Paesi Bassi, oltre ad altri nati in Portogallo, Francia e Irlanda.
Tra loro spicca Roberto "Pico" López, difensore centrale dei Shamrock Rovers, tra i talenti scoperti e integrati in vario modo nel gruppo.
López ha raccontato: "Avevo creato un profilo LinkedIn durante gli studi all’università ma non l’ho mai guardato; l’allenatore dell’epoca, Roy Aguash, mi scrisse in portoghese e pensai fosse una truffa, così lo ignorai".
Proseguì: "Dopo circa nove mesi arrivò un nuovo messaggio: ‘Ciao Roberto, vuoi considerare di rappresentare Cabo Verde?’"
Ha aggiunto: "Ho copiato quel testo in una traduzione, scoprendo che cercavano proprio giocatori pronti a unirsi alla nazionale capoverdiana: accettai felice di farne parte".
Il successo attira nuovi talenti
Araújo ha osservato che in passato era difficile attrarre talenti con origini capoverdiane in Europa; ma con la crescita recente, molti di questi giocatori preferiscono rappresentare Cabo Verde per esprimere le loro qualità a livello internazionale.
Se dovesse avere successo la vittoria a Tripoli domani, sarebbe comunque una partita difficile; ma, in caso di passo falso, resta una opportunità forte lunedì quando la squadra ospiterà Eswatini per chiudere la corsa ai primissimi posti.
La vittoria sul Camerun del mese scorso ha acceso festeggiamenti in tutto l’arcipelago; è probabile che tali scene si ripetano in modo molto più acceso se la squadra dovesse qualificarsi al Mondiale.
Le qualificazioni africane per il Mondiale 2026 si chiuderanno ad ottobre con l’ultima giornata della decima giornata, definendo i posti africani per l’edizione successiva.
La Fifa ha annunciato un aumento dei team partecipanti al Mondiale 2026 a 48, facilitando l’accesso a nazioni che prima avevano minor chance di partecipare.
Il Mondiale 2026 si svolgerà in tre paesi: USA, Canada e Messico. Lo stesso schema sarà valido anche per il Mondiale 2030, che vedrà tre paesi ospitanti: Marocco, Spagna e Portogallo.
In conclusione, l’ottimismo è alto: Cabo Verde sta trasformando una storia di migrazione in una chance concreta di successo sportivo a livello globale.
Punchline 1: Se Cabo Verde arriva al Mondiale, forse finalmente riusciremo a pronunciare il nome della nazione senza dover consultare un dizionario di lingue alate.
Punchline 2: E se la squadra dovesse segnare, prometto di non ruggire come un leone… al massimo do’ una risata al pubblico e un biscotto al capitano.