Dal quartiere alle luci di Parigi: la nuova era del Ballon d'Or 2025

Un anno di sorprese e radici popolari

Le eco del Ballon d'Or restano vive a una settimana dalla cerimonia tenutasi lunedì scorso in un teatro di Parigi. Ousmane Dembélé, stella del Paris Saint-Germain e della nazionale francese, conquista il Ballon d'Or, mentre il suo allenatore Luis Enrique riceve il premio Johan Cruyff come miglior tecnico al mondo. PSG è celebrato anche come miglior squadra del mondo, grazie ai cinque titoli nazionali e continentali, e alla storica Champions League vinta per la prima volta nella storia del club.

Nuove protagonità e presenza araba

Nei giorni successivi France Football ha rivelato come i voti abbiano guidato Dembélé al trionfo, rendendo lui il sesto calciatore francese a sollevare questo trofeo, dopo Kopa, Papin, Platini, Zidane e Benzema. Ousmane ha dichiarato: "Sono il secondo giocatore a vincere per i ragazzi di strada... vengo da un quartiere modesto, e sono arrivato al premio di miglior giocatore del mondo, come fece Benzema nel 2022".

È stato un grande cambiamento: l'ascesa di Dembélé coincide con una rivoluzione nella classifica dei primi dieci rispetto al 2024. Sei giocatori tra i primi dieci quest'anno non erano in corsa l'anno scorso: Dembélé, Mohamed Salah (Liverpool, 4°), Raphinha (Barcellona, 5°), Achraf Hakimi (PSG, 6°), e Donnarumma e Mendes (9° e 10°).

Al contrario, Lamine Yamal del Barcellona è balzato dall'8° del 2024 al secondo posto; Vitinha, centrocampista del PSG, è passato dal 27° al 3°; Cole Palmer è salito dall'11? 25° all'8°. Mbappé scende dal 6° al 7°. Nella top ten 2024 sono usciti Rodri, Dani Carvajal e Toni Kroos.

Oltre ai numeri, la presenza araba è stata marcata: quattro giocatori tra i dieci migliori, sia direttamente con Salah e Hakimi sia indirettamente con Dembélé (madre mauritano-senegalese) e Yamal (padre marocchino).