Deco difende Flick tra crisi blaugrana e grande attesa per il Camp Nou: la rinascita parte dal cuore della Masia
7 novembre 2025
Contesto
Il direttore sportivo portoghese Deco difende l’allenatore tedesco Hansi Flick di fronte alla lunga stagione di difficoltà che sta attraversando il Barcellona. La squadra catalana sta attraversando una fase complicata dal punto di vista tecnico e dei risultati dall’inizio della stagione, e l’attenzione dei media è concentrata sul lavoro del tecnico e sul percorso di rientro al Camp Nou.
Ritorni e prospettive
Deco ha parlato ai media venerdì, in occasione del ritorno della squadra allo stadio Camp Nou dopo i lavori di rinnovo e ampliamento che hanno tenuto la squadra lontana dal terreno di casa per oltre due anni. La sessione di allenamento odierna è stata organizzata in vista della partita di domenica contro Celta Vigo, chiudendo la 12ª giornata della Liga spagnola.
Il dirigente ha espresso l’esigenza di concentrarsi sull’operatività quotidiana invece che sul dibattito sull’interpretazione del gioco di Flick, ricordando che la squadra ha già superato momenti difficili la stagione scorsa e ha ottenuto alti livelli di successo grazie a sacrifici fisici e lavoro di squadra.
Durante l’intervista è stato chiesto anche del recente pareggio 3-3 contro il club belga Club Brugge in Champions League: Flick ha ribadito di non voler cambiare il proprio stile nonostante le vulnerabilità difensive emerse in alcune partite.
Deco ha poi sottolineato che la chiave è restare fedeli a un metodo di allenamento e a una filosofia di gruppo, confidando che la squadra possa migliorare attraverso l’unità, la disciplina e l’impegno quotidiano. Questo è ciò che dobbiamo fare: abbiamo già superato momenti difficili e lo faremo di nuovo questa stagione, con lavoro serio e dedizione.
Ritorno e atmosfera al Camp Nou
Con la ripresa parziale del Camp Nou, Deco ha parlato dell’emozione di tornare a casa: “Il Camp Nou è incredibile, tutti nel club lo sentono come una casa; è una cornice speciale per ricordare il passato e guardare al futuro.” Ha aggiunto che giocare nel tempio blaugrana è diverso e che sarà bellissimo tornare a casa dopo i lavori di rinnovo e ampliamento.
Il dirigente ha anche evidenziato che l’organico attuale comprende più di otto giocatori che non avevano mai disputato una partita al Camp Nou: “Questo è un segnale che le cose vanno bene, e che dall’Accademia La Masia è emersa una generazione promettente che può salire di livello.”
Conclude Deco: “Questo è l’essenza del Barcellona; il presidente Laporta è alla ricerca di questo progetto, ma sono i giocatori a confermare la passione per giocare al Camp Nou dopo la loro crescita in Masia.”
Riapertura e cifre
Dopo quasi tre anni di chiusura, lo stadio Spotify Camp Nou riapre parzialmente per accogliere i tifosi in un evento simbolico, a dimostrazione del legame tra il club e il suo impianto. Dopo 894 giorni dall’ultima partita contro il Mallorca, il Camp Nou aprirà per un allenamento a porte aperte della prima squadra, secondo il quotidiano Mundo Deportivo. Si è registrata la presenza di circa 22.000 spettatori in tribuna e 180 addetti tra media e stampa in occasione della sessione mattutina.
La società ha comunicato che la sessione è durata tra i 45 e i 60 minuti e rappresenta un test in vista della riapertura ufficiale delle gare, prevista una volta ottenuta l’autorizzazione 1B che permette l’apertura dei settori est e ovest fino a una capienza di 45.000 posti; al momento l’affluenza è limitata a 23.000 spettatori nella tribuna sud e nella tribuna principale. L’obiettivo successivo è aprire completamente la tribuna nord con l’autorizzazione 1C prevista per dicembre, in modo che lo stadio sia operativo in tutte le sue sezioni.
Prova per Flick e i talenti del futuro
Quella che si prospetta sarà una giornata speciale per i giocatori e lo staff tecnico, poiché molti di loro non hanno mai disputato una partita al Camp Nou, compreso l’allenatore tedesco Flick. Alcuni giocatori, come Chesney e Marcus Rashford, hanno giocato lì come ospiti, ma talenti emergenti come Fermín López, Dani Olmo, Koparci e Gerard Martínez vivranno l’esperienza per la prima volta. Viene ricordato che Flick ha guidato il Barca in 75 partite, con 54 vittorie, 9 pareggi e 12 sconfitte; tra i dati più preoccupanti la squadra ha subito tre o più gol in dieci match, una statistica elevata per una squadra che ambisce a competere su tutti i fronti. Le partite in cui si sono registrate tali flessioni difensive includono la vittoria 5-4 contro Benfica in Champions, il 4-4 con l’Atletico Madrid in semifinale di Coppa del Re e il 3-3 seguito dalla sconfitta 4-3 contro l’Inter nella passata Champions League; tutte hanno evidenziato lacune comuni: mancanza di organizzazione difensiva, pressione non costante e posizionamento errato.