Barcellona riapre il Camp Nou al pubblico dopo 894 giorni: un allenamento simbolico e una difesa in bilico
7 novembre 2025
Riapertura parziale del Camp Nou
Dopo quasi tre anni di chiusura, il Camp Nou riapre al pubblico in modo parziale con un allenamento aperto al primo team.
L'evento, previsto alle 11:00 e della durata di 45-60 minuti, è una prova simbolica di riavvicinamento tra Barça e la sua casa leggendaria.
Dettagli e prospettive
L'apertura completa dipende dalle licenze 1B e 1C: consentiranno di aprire i due lati a 45.000 spettatori, contro i 23.000 presenti inizialmente. L'evento è parte di una fase transitoria verso il ritorno ufficiale alle gare.
Molti giocatori, inclusi quelli che non hanno mai giocato al Camp Nou, vivranno questa notte con la squadra: l'allenatore Hans Flick guida una squadra sempre in ricerca di equilibrio tra attacco e difesa.
La squadra ha mostrato atteggiamenti offensivi di valore ma evidenze difensive preoccupanti: nei 15 incontri finora sono stati presi 20 gol, segno di una difesa che ancora fatica a trovare stabilità.
Nel frattempo, le indicazioni per l'ingresso: ingressi Q-V-W-D-E-F, uso dei trasporti pubblici e sedute per i tifosi assegnate, con un'ottimizzazione dell'accesso per la sicurezza.
Tra i presenti ci sono giovani come Fermín López, Dani Olmo e altri, che vivranno per la prima volta l'atmosfera di un Camp Nou pieno in futuro, mentre giocatori esperti e stranieri come Szczęsny e Marcus Rashford hanno già visitato lo stadio.
Questo ritorno simbolico è una tappa emotiva per i tifosi, che attendono la fase completa di apertura non appena arriverà l'autorizzazione. Il Barcellona continua ad essere offensivo e ambizioso, ma la difesa resta il punto debole.
Commento finale: la situazione difensiva resta delicata, con il Barcellona che in campionato e in Champions deve migliorare se vuole restare competitivo. La discussione tattica ruota attorno all’equilibrio tra pressione alta e copertura della retroguardia.
PUNCHLINE 1: La difesa è talmente fragile che se arriva un pallone in area, il VAR sembra chiedere l’autorizzazione a segnare un vantaggio per gli avversari.
PUNCHLINE 2: Se questa è la fase di apertura, meglio avere due porte: una per i gol, una per i rimpianti — così almeno si sorride tra una traversa e l’altra.