Gyokeres tra pressione e fiducia: l'Arsenal aspetta i suoi gol

Pressione, movimento e finalizzazione

L’attaccante svedese Viktor Gyokeres, il trasferimento più costoso dell’Arsenal nell’estate 2025 per 64 milioni di sterline, è al centro del dibattito tra media e tifosi dopo una prestazione improntata sul pressing e sui movimenti contro Olympiakos in Champions League, ma incapace di capitalizzare le occasioni davanti al gol.

Mentre cresce l’attesa su un giocatore che nella stagione precedente aveva incantato l’Europa con i suoi numeri da gol, l’allenatore Mikel Arteta e i compagni londinesi continuano a difenderlo e a ribadire la fiducia nelle sue qualità.

Presenza fisica e senso del gol assente

Gyokeres si è mosso su tutto il campo durante la partita, fornendo pressing alto e impegno fisico notevole, contribuendo a mettere in difficoltà la squadra greca e a forzare errori.

Non ha smesso di correre e si è fatto trovare in diverse zone del campo, generando occasioni anche per i compagni.

La vera problematica è arrivata quando è stato il momento di finalizzare. In una delle avanzate ha ricevuto un passaggio filtrante da Martin Ødegaard, ha superato due difensori grazie alla sua forza, ma ha calciato direttamente sul portiere; la palla ha rimbalzato sul palo e Martinelli ha poi insaccato in rete.

In un’altra occasione del primo tempo Gyokeres ha iniziato una corsa intelligente alle spalle della difesa, ricevendo un nuovo passaggio da Ødegaard, ma il controllo di prima intenzione non è stato all’altezza della situazione, vanificando una chance ghiotta.

Poco dopo lo stesso giocatore si è trovato nell’area in posizione favorevole, ma il suo tocco finale ha mandato la palla oltre la traversa, suscitando mormorii di delusione tra il pubblico.

Anche nel secondo tempo ha continuato a cercare la rete: un tiro potente è stato deviato dalla difesa e ha colpito la traversa, prima del gol di Martinelli; Gyokeres è rimasto coinvolto in momenti decisivi pur senza segnare."

Atenzione ai numeri: oscillazioni rispetto al passato

Gyokeres ha segnato 3 gol in 9 partite finora con l’Arsenal, circa una rete ogni tre partite, una cifra modesta se confrontata con la sua stagione passata allo Sporting Lisbona (54 gol in 52 partite), cifra che gli valse l’attribuzione di premi prestigiosi a livello europeo.

Tuttavia alcuni dati mostrano segnali positivi: la mappa di calore recente lo vede attivo in tutte le zone del campo, non solo come punta centrale ma come giocatore dinamico che offre diverse soluzioni a Arteta.

Sostegno totale

Allenatore e compagni hanno espresso fiducia totale nelle sue qualità. Arteta ha dichiarato: “Viktor migliora di partita in partita. Ha provato tante conclusioni, alcune parate dal portiere, una traversa colpita: complessivamente la sua performance è stata eccezionale.”

“Lo vogliamo segnare, ma anche quando non segna, fa tutto ciò che serve alla squadra: pressa, collega le linee e aiuta i compagni, ed è molto importante per noi.”

Con un sorriso ha aggiunto: “Spero che l’appetito per i gol si apra presto, magari già questa settimana contro il West Ham.”

Martinelli sostiene Gyokeres

Il compagno di reparto Gabriel Martinelli non è mancato di offrire supporto: “Ha segnato già alcuni gol, siamo felici per lui e gli siamo totalmente accanto. È uno dei migliori attaccanti al mondo in questo momento.”

Martinelli ha insistito sul fatto che giocare insieme a Ødegaard aiuta Gyokeres a trovare spazi migliori e conclusioni più pericolose, aggiungendo che questa coppia potrebbe regalare ulteriori gol prossimamente: “Possiamo fornire più palloni a lui quanto basta; è capace di segnare 30 o 40 gol in stagione.”

Pressione e speranze

Il passaggio di Gyokeres dalla Primeira Liga alla Premier League ha introdotto una pressione maggiore, con i tifosi che lo hanno confrontato fin dall’inizio con star come Haaland e Kane, e si aspettavano numeri simili a quelli registrati a Lisbona.

3 gol nelle prime 4 partite hanno fornito una parziale rassicurazione, ma poi è seguito un periodo di cinque match senza reti che ha acceso nuove domande sull’adattamento al ritmo della Premier League.

Gli indicatori fisici e tecnici mostrano però segnali di miglioramento costante: l’energia sui movimenti, la pressione sugli avversari e la capacità di creare occasioni per sé e per i compagni fanno pensare che l’esplosione realizzativa possa arrivare a breve.