Hakimi: la mossa smart che ha fatto risparmiare una fortuna a PSG

Enrique elogia Hakimi e la gestione della rosa

Lo spagnolo Luis Enrique, tecnico del Paris Saint‑Germain, ha elogiato la stella marocchina Achraf Hakimi, esterno destro della squadra.

Il PSG si prepara per la sfida contro Brest, in programma sabato, nona giornata della Ligue 1, dopo una vittoria fragorosa in Champions League contro il Bayer Leverkusen per 7-2 in Germania, nell’ultimo turno della fase a gironi.

Alla domanda su Hakimi e la possibilità di vincere il Pallone d’Oro africano quest’anno, l’allenatore spagnolo ha risposto che conoscerà i candidati, ma per lui Hakimi è senza dubbio il miglior terzino destro al mondo e per questa ragione non si cercano altri terzini.

Ha aggiunto che Hakimi gioca praticamente tutte le partite; in sua assenza si cercano soluzioni all’interno dell’academy o si adatta un altro giocatore in una posizione diversa. Non spenderemo fortune per un terzino destro che giocherebbe solo tre partite durante l’assenza di Hakimi, e questa è, a suo avviso, la miglior gestione per la stagione.

Enrique ha anche detto che la posizione di Hakimi non è cambiata negli ultimi due anni: è uno dei capi nello spogliatoio; i compagni lo hanno scelto come secondo capitano, a dimostrazione del suo livello e della sua influenza. Si tratta di un giocatore che fa la differenza, è dotato di grande qualità difensiva e offensiva, parte quasi sempre e gioca con energia ed entusiasmo; è molto felice di averlo in squadra.

Riguardo alle differenze tra i risultati di PSG in Ligue 1 e in Champions League, Enrique ha detto che si analizzano sempre i risultati, ma non tutto si riduce a una singola valutazione: la squadra ha lo stesso gruppo in entrambe le competizioni.

Ha proseguito che la squadra ha mostrato prestazioni simili in Ligue 1 e in Champions League; l’identità resta invariata nonostante le circostanze possano variare da partita a partita. Inquadra la stagione come un mantenimento della mentalità, come lo scorso anno quando si vinse tutto, quindi non c’è ragione di preoccuparsi.

Infine, ha riferito che non bisogna usare le difficoltà iniziali di PSG come scusa: bisogna reagire e adattarsi, mantenendo la stessa identità di squadra sia in campionato sia in Europa.

Enrique ha concluso che l’obiettivo principale non è tornare in testa in fretta, ma vincere le partite: le prossime due sfide contro Brest e Lorient, poi la gara casalinga contro il Nizza, saranno decisive e molto impegnative, ma rappresentano l’obiettivo della squadra.

Risultati PSG nella stagione 2025-2026

PSG ha ottenuto 5 vittorie e una sconfitta contro l’Olympique Marsiglia nel Clasico, sfida che si è disputata in concomitanza con la cerimonia del Pallone d’Oro, rimandata di 24 ore a causa del maltempo, seguita da due pareggi consecutivi dopo otto turni di Ligue 1.

Nel dettaglio, Parigi ha battuto Nantes e Angers 1-0, poi ha superato Tolosa 6-3, sconfitto Lens 2-0 e battuto Auxerre 2-0.

Prima della pausa internazionale, i parigini hanno pareggiato in trasferta contro Lille 1-1 e contro Strasburgo 3-3 al Parc des Princes, perdendo la leadership dopo otto turni.

In ambito europeo, PSG ha aperto la stagione vincendo la Supercoppa Europea contro il Tottenham Hotspur ai rigori, dopo un 2-2 nei tempi regolamentari, e ha incassato tre vittorie consecutive in Champions League contro Atalanta, Barcellona e Bayer Leverkusen.

La classifica di Ligue 1 dopo otto turni

Marseille guida la classifica con 18 punti; PSG segue al secondo posto con 17, Strasbourg al terzo con 16, Lyon al quarto con 15, Monaco al quinto con 14 e Lens a un punto di distanza.

La stagione appare thus molto incerta: ogni giornata può ribaltare i rapporti di forza, tra conferme, accademia e mercato prudente. E ora la palla passa a Brest: che sia una partita vera, non una comunicazione di pacchetti regalo tra dirigenti.

Punchline 1: se Hakimi è l’unico a giocare ogni partita, forse il budget è solo una suggestion: due giocatori e una pizzeria per tenerlo felice. Punchline 2: se chiedi chi sia l’eroe della difesa, la risposta è Hakimi: lui apre le porte delle partite, gli altri restano fuori a contemplare i conti.