Inzaghi sotto i riflettori: due stelle chiedono una svolta a Riyad
3 novembre 2025
Contesto e reazioni
Le critiche rivolte all allenatore italiano Simone Inzaghi si sono intensificate negli ultimi giorni, seguendo le dichiarazioni dell icona Sami Al-Jaber subito dopo la sfida contro Al-Shabab nella Saudi Pro League.
Nonostante la vittoria per 1-0, l umore resta teso e alimenta un vivace dibattito sul futuro tecnico del club.
Anche Ahmed Attif e Mohammed Noor, tra i protagonisti del passato sportivo, hanno fatto saltare i nervi della critica affermando che Hilal stenti a ritrovare la sua identità offensiva e lo stile storico.
La sfida ha inquadrato la settima giornata della Saudi Pro League; Hilal resta terzo con 17 punti, a quattro lunghezze dal leader Nassr e a un punto dal secondo.
Dichiarazioni chiave e analisi
Attif: l Hilal appare privo di personalità, una frase che sintetizza la sensazione di molti tifosi dopo la partita.
Noor: l Hilal sembra puntare direttamente al gol senza offrire soluzioni di gioco tra le linee e senza una manovra creativa.
Al-Jaber: ha alzato la voce dicendo che i tre punti sono importanti, ma che c è una grande bandiera rossa nell Hilal. Ha sottolineato che la squadra vince ma non convince e non mostra una chiara identità di gioco.
Secondo il capitano storico, la calma di Inzaghi e l atteggiamento dei giocatori riflettono una cultura tattica italiana orientata ai punti, non alla bellezza del gioco, e che questo non è l Hilal dei tempi migliori. Ha concluso che contro Al-Shabab la squadra non ha proposte reali e che l unico gol è nato da un azione isolata.
La discussione resta aperta: l allenatore dovrà dimostrare di saper restituire all Hilal una identità offensiva convincente o i riflettori continueranno a puntare su chiari segnali di cambiamento.
La partita è finita, ma la battuta resta: due palloni, tre tifosi e una sola verità: serve gioco, non solo punti.
Punchline finale: se la tattica è un colpo di coda, è spesso più preciso di una freccia ma meno affidabile del social di fine settimana.
Punchline 2: la bellezza non è obbligatoria per segnare, ma sarebbe utile per vendere i biglietti della prossima conferenza stampa.