Marocco all’assalto del talento: Anas Salahuddin sceglie l’Atlante e manda in crisi l’Olanda
22 ottobre 2025

La svolta di Anas Salahuddin
La Federazione Marocchina di Calcio ha ufficialmente certificato l’idoneità sportiva di Anas Salahuddin, 22 anni, permettendogli di vestire la maglia del Marocco invece di quella olandese, grazie al passaporto sportivo rilasciato dalla FIFA.
Marocco e Paesi Bassi hanno lottato per la conquista di questa promessa, ma la bilancia sembra pendere sempre verso il Marocco, che ha già attratto una serie di talenti di rilievo come Hakim Ziyech e Noussair Mazraoui.
Contesto e motivazioni
La notizia arriva in un periodo di confronto aperto tra le due nazionali su giocatori di doppia cittadinanza. Salahuddin, precedentemente parte del settore giovanile olandese, ha maturato la consapevolezza di voler rappresentare il Marocco dopo un forte segnale ricevuto dal progetto sportivo dei Leoni dell’Atlante.
Il passaggio di Salahuddin non è solo una vittoria personale: è una vittoria tattica per Walid Regragui, che ha sempre visto nel giovane difensore un potenziale titolare per la fascia sinistra, ambita soprattutto dopo l’infortunio di giocatori chiave durante le ultime competizioni.
Implicazioni per la Nazionale e il club
Con Salahuddin pronto a entrare in orbita “Atlante”, si intrecciano le dinamiche tra club olandesi e le strategie della nazionale marocchina. Eindhoven ha vissuto una serata da sogno in Champions League, battendo 6-2 Napoli, con protagonisti Sahiri e Driouch che hanno segnato due reti ciascuno, sottolineando la vitalità della pipeline marocchina.
La convocazione immediata da parte di Regragui appare quasi scontata, considerata la necessità di rafforzare il reparto difensivo sinistro. Salahuddin, cresciuto nell’Accademia di Ajax e trasferitosi a Eindhoven nell’ultima stagione, è visto come un elemento raro che potrebbe coprire al meglio quel ruolo, offrendo opzioni tattiche in vista delle prossime competizioni africane ed europee.
Un lungo extraction nel back-stage
La contesa tra le due federazioni ha acceso una vera e propria battaglia dietro le quinte: l’Olanda aveva tentato di trattenere Salahuddin offrendo prospettive competitive per la World Cup, ma il giocatore ha deciso di procedere con l’approvazione definitiva della federazione marocchina. Le scout in Olanda hanno lavorato per settimane per chiudere la pratica, ma è stata la visione di progetto del Marocco a fare la differenza.
Consolidare l’Atlante
Nonostante la concorrenza di nomi come Mazraoui o Krawani, Salahuddin viene considerato un valore aggiunto che può permettere a Regragui di gestire meglio l’ampio ventaglio di soluzioni difensive, soprattutto in afcon. L’analisi di mercato evidenza una migrazione di talenti marocchini dall’Europa verso la nazionale, confermata dall’ulteriore rafforzamento del vivaio e delle reti di scouting.
Con l’ingresso di Salahuddin, il Marocco continua a rafforzarsi come progetto sportivo: non è più una squadra emergente, ma una forza capace di dettare i ritmi della scena continentale e continentale. Il nuovo arrivato si prepara a misurarsi con avversari di alto livello, con la prospettiva di diventare un protagonista nell’evoluzione tattica della squadra.
Frase finale leggera: Se il passaporto sportivo è una carta di identità, Salahuddin potrebbe stampare anche un codice a barre per saltare le code al controllo anti-doping: che idea, una difesa che non si ferma mai!
Punchline 2: E se l’Olanda protesta, rispondiamo con una battuta: “Il nostro portafoglio di talenti è così pieno che persino le banche chiedono foto del passaporto di Salahuddin per aprire un conto in fiducia.”