Mbappé e Díaz guidano l’attacco del Real Madrid contro il Rayo Vallecano

Formazione e stato di forma

Il tecnico del Real Madrid, Xabi Alonso, ha annunciato la formazione per la sfida casalinga contro il Rayo Vallecano, valida per la dodicesima giornata della Liga.

In attacco sono stati schierati Brahim Díaz, Kylian Mbappé e Vinícius Júnior, con Thibaut Courtois tra i pali.

La formazione ufficiale è stata confermata: tra i pali Courtois, difesa con Carvajal e Militao, centrocampo guidato da Camavinga e Jude Bellingham, e l’attacco formato da Díaz, Mbappé e Vinícius.

Il Real Madrid, capolista, punta a tornare al ritmo delle vittorie dopo la sconfitta subita contro il Liverpool, tentando di ritrovare equilibrio prima della pausa internazionale e mantenere la vetta della Liga.

Ha collezionato quattro vittorie consecutive in Liga, dopo la sconfitta 2-5 in casa dell’Atletico Madrid, e ora cerca di difendere la testa della classifica anche se Barcellona potrebbe riavvicinarsi in caso di sconfitta del Barça contro il Celta Vigo.

Nonostante il divario tecnico, il Rayo Vallecano resta avversario ostico, capace di imporsi negli ultimi tempi con tre pareggi nelle ultime quattro sfide, due tra le mura di casa e una al Bernabéu.

Il Real Madrid giocherà senza il centrocampista francese Aurélien Tchouaméni per infortunio al quadricipite sinistro, ma Alonso può fare affidamento su Mbappé per ritrovare la vena realizzativa dopo la recente pausa.

Stato dello spogliatoio e stato fisico

Mbappé sta vivendo una delle migliori partenze della sua carriera, avendo segnato 18 gol in 14 partite tra Liga e Champions, brillando soprattutto nelle sfide più importanti come il Clasico contro il Barça, nonostante la delusione del Mondiale delle Nazioni in USA.

Nessuno in Real Madrid aveva avuto un avvio migliore di Mbappé, neppure Benzema nel 2022, ricordando Ronaldo nel 2015 con 20 gol nelle prime 11 partite di Liga.

La squadra sta fronteggiando anche temi di spogliatoio: secondo Sport, quanto accaduto nel Clasico ha aumentato la convinzione di Florentino Pérez riguardo la gestione di Alonso nello spogliatoio, in particolare per l’episodio di Vinícius Júnior che si è mostrato irritato dopo essere stato sostituito.

Il club ha scelto di non punire Vinícius, lasciando Alonso ad affrontare la situazione, mentre il brasiliano ha chiesto scusa ai compagni senza parlare direttamente con l’allenatore.

La stampa ha poi evidenziato che la tensione si è acuita con dichiarazioni di Valverde sull’uso di Vinícius come esterno, e con altre questioni legate a Endrick e a una sostituzione improvvisa durante Liverpool, segni di malumori interni.

Dal punto di vista tecnico, Pérez teme che Alonso non stia promuovendo un cambiamento abbastanza netto nello stile di gioco. La squadra resta fiduciosa nelle sue stelle, ma la mancanza di rotazioni e un pressing meno alto rispetto agli annunci alimentano dubbi sulla futura evoluzione del Madrid.

La versione attuale, secondo alcune letture della stampa, non si discosta molto da quella guidata da Ancelotti, con un centrocampo solido e una difesa che talvolta appare in affanno, in attesa di errori avversari per ripartire in contropiede.

Pérez osserva che questa squadra potrebbe non incarnare completamente la “nuova” Real Madrid di cui parlano amici e collaboratori di Alonso, rimpiangendo una gestione ancora legata ai grandi nomi più che a un modello di gioco innovativo.

Oltre agli aspetti tattici, cresce la preoccupazione per la forma fisica: l’arrivo del preparatore Ismaïl Kamimfort López ha introdotto nuove metodologie al Valdebebas, ma i dati mostrano che Madrid ha corso meno di Liverpool ad Anfield, un segnale che non fa dormire sonni tranquilli al club.

La stampa spagnola aggiunge che i blancos non spingono al massimo nelle gare meno prestigiose, riservando il massimo sforzo alle prove di alto livello come il Clasico.

In ambito sociale e sportivo, la situazione resta in costante monitoraggio: la dirigenza continua a valutare se la strada sia quella di una squadra completamente rinnovata o di una formazione che mescola talento puro e impatto immediato.

Punchline finale: se la Liga fosse una pizza, il Real Madrid la mangerebbe in un sol boccone e chiederebbe il bis.

Seconda punchline: Mbappé segna, Vinícius balla, e la difesa sembra aprire una finestra per la risata—ma solo finché il fischio non dice “si gioca”!