Record da urlo: come Metab Al-Harbi ha riscritto il mercato saudita con l’Al-Hilal
4 octobre 2025

Nel backstage del mercato dei trasferimenti, le decisioni non si prendono sempre sui tavoli pubblici: si intrecciano interessi, segreti e conti da chiudere dietro porte chiuse, dove le ambizioni convivono con le cifre. Si sente dire che certi affari nascano più in fretta che in pubblico e che i nomi possano cambiare in un colpo solo di telefonata notturna.
Certe volte si assiste a sparizioni di giocatori dal tavolo delle trattative, a trattative che sfumano all’ultimo minuto e ad altre che emergono dal nulla per diventare argomento di discussione infinita tra tifosi e addetti ai lavori. E anche nel mercato saudita, come in quello europeo, le grandi operazioni hanno spesso retroscena poco visibili a occhio nudo.
Kooora, nella sua serie Bizness, mette a fuoco una delle operazioni più discusse: il trasferimento storico di Metab Al-Harbi allo Al-Hilal, una mossa che ha acceso l’interesse di tutto il continente.
Una promessa in ascesa
Metab Al-Harbi ha spiccato il salto nel calcio saudita dall’orizzonte delle junior qualche anno fa, emergendo come talento da tenere d’occhio tra lo Shabab e la nazionale Under-23. A 19 anni debutta in prima squadra nel 2020 e, da allora, non si è fermato: 107 presenze tra club, con 5 gol e 12 assist che raccontano una cifra tecnica importante. Con la nazionale Under-23, sei presenze e due reti hanno alimentato l’attenzione delle big del paese.
La sua crescita lo ha plasmato come uno degli elementi più preziosi della rosa, capace di coniugare dinamismo, duttilità tattica e una capacità di lettura del gioco che lo rende indispensabile sia in fase difensiva che offensiva.
Qualità tecniche, tattiche e la sfida del mercato
In campo è un terzino sinistro con velocità elevata, pronto a coprire campo e a proporsi in avanti con cross precisi e spinta costante. La lettura delle situazioni offensive consente di costruire le azioni dal basso, mentre la progressione continua gli permette di operare efficacemente sia in fase di contenimento sia di offre spunti verticali. Difensivamente chiude gli spazi e pressa l’avversario all’altezza della linea laterale, formando una transizione fluida tra reparto arretrato e attacco.
A livello offensivo, è in grado di muoversi lungo il corridoio sinistro, offrendo profondità e inserimenti utili ai compagni. La sua versatilità, unita a una gestione tattica adattabile, lo ha reso una pedina preziosa agli occhi degli allenatori, in grado di rispondere con flessibilità a diverse moduli di gioco.
Il colpo storico e retroscena nascosti
La competizione per Metab è stata feroce tra i club di vertice della Saudi Pro League, guidati da Al-Hilal, Al-Nassr e altri giganti del panorama nazionale. Dopo aver attirato l’interesse pubblico e mediatica, l’accordo sembrava vicino con altre squadre, ma è stato il colpo di coda del club guidato dalla dirigenza di alta carica a dare la svolta decisiva, fissando un record di prezzo nella storia della lega.
Le rivelazioni emerse anni dopo, attribuite al presidente di un club rivale, hanno aperto una finestra su un mercato che ha visto fughe di notizie accompagnate da contatti, segnalazioni e indiscrezioni studiate per aumentare il valore della trattativa. Secondo Mohammed Al-Manjam, ex presidente dello Shabab, la strategia era chiara: creare un effetto aste per alzare il valore complessivo della cessione.
Secondo la sua narrazione, la spinta finale è arrivata da Fahd bin Nafel, all’epoca presidente dell’Al-Hilal, che avrebbe cercato di chiudere l’affare in tempi rapidi e con una cifra che superava le attese iniziali. La telefonata decisiva, raccontata con toni quasi da thriller, sarebbe avvenuta di notte, a Parigi, e ha sancito la chiusura della trattativa.
In definitiva, la combinazione tra una valutazione tecnica solida, una gestione delle trattative efficace e una pressione mediatica che ha giocato la sua parte ha portato all’adesione definitiva di Metab all’Al-Hilal. Il trasferimento è stato ufficializzato per una somma di 123 milioni di riyal, un record per il calcio saudita e un segnale chiaro della strategia del club alzata nei confronti della concorrenza.
Una scelta ottima
Nonostante non sia riuscito a conquistare un posto da titolare subito, Metab Al-Harbi ha dimostrato di essere una risorsa preziosa, disponibile sia come alternativa che come ricambio utile nelle gare più importanti. La sua crescita continua ha rafforzato l’identità tattica di una squadra dotata di ampiezza e soprattutto di una mentalità ambiziosa.
Con la maglia dell’Al-Hilal ha collezionato 42 presenze tra tutte le competizioni, segnando un gol e fornendo tre assist. Il momento più vistoso è arrivato in una sfida contro Manchester City, durante la recente Coppa del mondo per club, dove ha preso parte a tre sostituzioni e due minuti come titolare, contribuendo a una prestazione di livello contro un avversario di caratura europea.
La scelta di puntare su di lui è stata confermata dall’upgrade continuo che ha mostrato sotto la guida tecnica sia di José Jorge, sia di altri tecnici della gestione odierna. In questa chiave, Metab resta una pedina importante per l’immediato presente e per la costruzione futura della squadra.
Morale della storia: nel mercato dei grandi affari, l’unico pallone davvero rotondo è quello che resta nel portafoglio. E se l’asta ti porta paradossalmente a Parigi alle due di notte, significa che hai vinto… o che hai imparato a dormire con un certo numerino stampato sul cellulare.
Se l’offerta ti sorprende, ricorda che nel calcio non sempre vince la qualità tecnica pura: a volte è solo la tempistica, l’astuzia e la capacità di fare leva su una rete di contatti a decidere l’esito. Ecco perché, quando il portafoglio è gonfio, anche il talento più luminoso può trovare la casa giusta al momento giusto.