Shabab sull'orlo della retrocessione: Atif spinge per mantenere l’allenatore Alguacil

Scivolando verso il fondo e la richiesta di stabilità

Abduh Atif, ex stella saudita, vede lo Shabab mentre scivola verso la zona retrocessione in questa stagione, in seguito a una serie di risultati deludenti.

L’Shabab ha pareggiato 1-1 contro l’Al-Rayyan del Qatar, grazie a un gol di Yannick Carrasco all’ultimo minuto, evitando la seconda sconfitta consecutiva in Champions Gulf e ottenendo solo due punti nelle ultime tre partite.

In campionato, lo Shabab occupa attualmente la 14ª posizione con 6 punti dopo sette turni, segno che la classifica è serrata e ogni punto conta.

Atif, in una dichiarazione televisiva, ha affermato: «Lo Shabab è in una fase di discesa; se non cambiano le cose, la situazione diventerà ancora più complicata alla fine della stagione».

Ha aggiunto: «Bisogna intervenire, a livello di rosa, e investire in gennaio per rinforzare la squadra».

Nonostante ciò, Atif sostiene la necessità di mantenere l’allenatore spagnolo Emmanuel Alguacil, sottolineando che non è il momento di cambiare guida tecnica, anche se il 70% della squadra richiede rinnovamento.

Touch di Gesù e riflessioni su Nascere e Crescere

Atif è passato a discutere del successo recente di Al-Nassr e del lavoro dell’allenatore portoghese Jorge Jesus, che è riuscito a far passare le sue idee ai giocatori anche cavalcando una formazione non pienamente titolare.

Al-Nassr ha battuto il Goa India 4-0 nella quarta giornata della fase a gironi della AFC Champions League 2, proseguendo la sua striscia di vittorie in questa competizione.

Atif ha poi aggiunto: «La vera vittoria è che Jesus ha una panchina affidabile su cui fare leva nelle prossime partite».

Riguardo l’incontro contro l’Union in Coppa, ha continuato: «La forma fisica e la disponibilità dei nuovi elementi sono fondamentali per il tecnico».

Oltre a condurre il gruppo in vetta sia in ACL 2 che in Saudi Pro League, l’Nassr non ha rinunciato alla sua ambizione di più competizioni e ha evidenziato una fase di innalzamento della forma di giocatori come Joao Felix e Cristiano Ronaldo, autori di 17 gol in campionato.

In chiave internazionale, la sconfitta in coppa non ha oscurato la concentrazione sul campionato nazionale e sulle prossime partite di ACL 2.

La verità sui fraintendimenti e la fiducia nel processo

Raghid Al-Najjar, portiere di Nassr, ha commentato i momenti di tensione con Jorge Jesus durante la gara contro Goa India, chiarendo che certi episodi sono stati fraintesi dall’opinione pubblica.

Ha spiegato di aver ricevuto istruzioni per accelerare il gioco, ma ha sottolineato che tutto è stato reale e che la squadra ha reagito con determinazione. Ringraziando la dirigenza e i tifosi, ha confermato che la fiducia del tecnico è fondamentale e che la squadra lavorerà per onorare quei segnali.

Il portiere ha ricordato che Nassr ha giocato senza la maggioranza dei pezzi pregiati; Wesley è stato l’unico straniero a scendere in campo per lunghi tratti, con alcuni titolari entrati a gara in corso.

Alla domanda su quale titolo la squadra debba preferire, ha risposto: «Qualunque campionato in cui giochiamo lo trattiamo come una priorità».

Un inizio d’oro e nuove prospettive

Il Nassr ha sfiorato un inizio continentale da record con la vittoria sui Goa India, consolidando una partenza impeccabile in ACL 2. La copertina sportiva saudita ha descritto una marcia trionfale: vittorie su Esteghlal Duschnabe, Al-Zawra Iraqi e Goa India, con un attacco prolifico che continua a funzionare.

Questo sprint vincente ha fatto rientrare Nassr tra le grandi pretendenti della prima fase della competizione, segnando una svolta importante per la stagione di Jorge Jesus e per la squadra nel suo complesso.

Due battute finali di snipers: 1) Se la classifica fosse un film, Nassr sarebbe già al terzo atto: tutto pronto per l’applauso finale, basta che la sceneggiatura non cambi all’ultimo minuto. 2) Se il mercato di gennaio è uno spareggio, la dirigenza non si agita: ha già messo la sceneggiatura in mano agli attaccanti: goal garantiti, risate innocue e una panchina che non è una carta in più, è un arazzo pronto all’uso.