Yamal tra infortunio e tensione: il Barcellona al centro della crisi della federazione spagnola
4 octobre 2025

La risposta della federazione spagnola
Negli ultimi giorni in Spagna è scoppiato un acceso dibattito sull’infortunio di Lamine Yamal, giovane talento del Barcellona, e su come la Federazione spagnola di calcio stia gestendo la sua condizione medica, costringendo il presidente Rafael Lozano a rompere il silenzio e chiarire la posizione.
Durante la cerimonia di premiazione finalizzata a sostenere i valori dell’integrazione e dell’impegno nello sport, Lozano ha spiegato a Cadena SER: “Il Barcellona è una squadra grande; lavoriamo in pieno coordinamento con loro e non serve ingigantire questa disputa. Daremo l’importanza che merita a ogni questione”.
Ha aggiunto che quando esce un referto medico da un club di livello come il Barcellona, va valutato con rigore. Per lui l’obiettivo principale è che l’Italia… scusate, la Spagna rimanga in prima fila nelle classifiche mondiali tra uomini e donne, e ha ringraziato i club che hanno facilitato l’apporto dei giocatori alle nazionali.
Le dichiarazioni arrivano mentre è acceso il dibattito sull’assenza di Yamal dalla lista della “La Roja” a causa dell’infortunio durante la pausa internazionale, alimentando dubbi sul coordinamento tra Barcellona e la federazione.
Contatti tra Barcellona e la federazione
Prima di pubblicare la lista definitiva, l’allenatore Luis de la Fuente ha contattato Yamal giovedì, a meno di 24 ore dalla pubblicazione, informandolo che non avrebbe dovuto essere presente nelle due prossime partite per infortunio.
De la Fuente ha aggiunto che l’obbligo ufficiale era includere il nome del giocatore finché la federazione non riceveva un referto medico ufficiale dal Barcellona, e che, se non fosse stato idoneo, Yamal sarebbe tornato subito al suo club. È stato sottolineato che, se si avesse conferma di non essere pronto, non si sarebbe forzato nulla.
La vicenda non si è fermata: la settimana scorsa ci sono stati contatti tra Deco, direttore sportivo del Barcellona, e Aitor Karanka, responsabile sportivo della federazione per gli uomini, inizialmente per calmare le acque dopo le dichiarazioni tra Flick e De la Fuente, e poi per discutere la situazione dei giocatori in corsa con la nazionale.
Nonostante la chiarezza dello stato di Yamal, Barcellona non aveva inviato un referto medico ufficiale prima della convocazione né dopo la trasmissione contro il PSG, né nei giorni precedenti all’annuncio. Questo vuoto di coordinazione ha messo De la Fuente in una posizione delicata, costringendolo a inserire Yamal comunque, pur sapendo della sua possibile non idoneità al match contro Siviglia, a causa di una lesione all’inguine.
La cancellazione ufficiale e le repliche
In serata, venerdì, intorno alle otto, la federazione ha emesso un comunicato ufficiale annullando la convocazione di Yamal, dopo aver ricevuto il referto medico definitivo del Barcellona.
Il documento conteneva una nota indiretta al club e spiegava che la decisione è stata presa nel rispetto del protocollo comune, ponendo la salute del giocatore al primo posto. De La Fuente ha poi tenuto una conferenza stampa per rispondere alle accuse di Hans Flick, che sosteneva che lo staff nazionale avesse peggiorato l’infortunio durante il ritiro.
“Non c’è alcun dissidio con Flick. Sono sorpreso dalle sue affermazioni, sapendo come si lavora con le nazionali”, ha detto il técnico. Ha aggiunto che, di fronte a due gare molto importanti, si è concentrati su ciò che è prioritario: la salute e le condizioni dei giocatori, non le polemiche.
Il commissario tecnico ha difeso la scelta di includere Yamal solo se l’esito delle valutazioni lo avesse reso idoneo, ricordando di essere sempre in contatto con i giocatori e i club: “Se c’è una problematica, la si valuta subito”.
La questione evidenzia la delicatezza delle relazioni Barcellona-federazione: da una parte la federazione sostiene protocolli chiari orientati alla salute, dall’altra il club ritiene che talvolta manchi coordinamento, soprattutto con i giovani che rappresentano il futuro del team.
Con Lozano che resta moderatamente rassicurante e De La Fuente difensivo, Yamal resta al centro di una vera bufera politica e sportiva, nonostante non abbia ancora compiuto 18 anni. Il talento, intanto, continua a essere al centro delle attenzioni dei media e dei tifosi, pronto a scrivere pagine future della nazionale.
Punchline 1: Se questa è la politica del pallone, allora la medicina della nazionale è davvero una terapia intensiva di talento. Punchline 2: e se l’infortunio avesse una voce, sarebbe quella di un allenatore che urla “entra, esci” – e la battuta resta in campo.