Barça ai ferri corti: Pedri ko, centrocampo a rischio cartellino tra Bruges e Chelsea
4 novembre 2025
Anteprima e contesto
Barcellona vive una situazione intricata prima della sfida contro Chelsea in Champions League: affrontano il Club Brugge mercoledì sera nella quarta giornata del girone e convivono con una vera crisi a centrocampo causata da assenze e potenziali sanzioni che potrebbero complicare i piani di Hansi Flick.
Secondo la stampa spagnola, Pedri rischia di restare fuori per almeno tre settimane a seguito di un infortunio, costringendo Flick a fare nuovamente affidamento sul duo Frenkie de Jong e Marc Casadó nel ruolo di centrocampo dinamitico.
Il problema è che entrambi sono a rischio squalifica: sono gli unici della lista Barca a rischio di non poter giocare nella prossima giornata se prendono un cartellino giallo contro Brugge, il che potrebbe impedire loro di scendere in campo contro Chelsea a Stamford Bridge il 25 novembre.
Questo arriva mentre Barcellona cerca di proseguire la sua risalita, dopo la vittoria sull'Elche che ha ridato fiducia dopo il momento difficile nel Clasico. Flick deve bilanciare la linea mediana contro Brugge, evitando al contempo di perdere De Jong o Casadó prima della sfida più attesa contro l’inglese Chelsea.
Anche Marc Bernal sta tornando in forma, ma molto lentamente, dopo oltre un anno di stop per infortunio al ginocchio; Flick preferisce non correre rischi in questa fase.
Pedri resta incerto quanto al recupero; in panchina restano De Jong e Casadó come coppia di riferimento a centrocampo, con l’allenatore che valuta attentamente ogni decisione.
Quindi Flick comprende l’importanza della partita a Brugge non solo per i punti, ma anche per evitare cartellini inutili che potrebbero acuire l’emergenza a centrocampo.
Tra l’obiettivo di un successo europeo e la paura di espulsioni, Barcellona entra nell’incontro di mercoledì con una pressione doppia, sperando di uscirne con i tre punti senza nuove perdite.
Dichiarazioni e chiusura
Flick ha espresso grande soddisfazione per l’atteggiamento mostrato contro l’Elche (3-1) nel turno 11 della Liga, lodando la pressione alta e lo spirito collettivo della squadra. «Sono molto contento della squadra. Mi piace l’energia e come pressiamo. Dobbiamo continuare a vincere punti e migliorare passo dopo passo».
L’allenatore ha sottolineato che l’obiettivo prioritario è accumulare punti e migliorare l’insieme della squadra, mettendo in evidenza l’importanza della coesione difensiva e dell’intensità offensiva contro avversari ostici.
In particolare, Flick ha elogiato Marcus Rashford e Ferran Torres per la loro brillante performance nelle ultime uscite: «Marc è incredibile, Ferran ha regalato momenti decisivi. Sono due elementi chiave».
Riguardo agli errori difensivi che hanno costato un gol, Flick ha notato che, se entrambe le squadre avessero sfruttato al massimo le occasioni, la partita avrebbe potuto chiudersi con score pesanti, ma ogni sfida è una nuova opportunità di crescere: «Avremo due match prima della pausa internazionale e dobbiamo vincerli».
Parlando della salute di Lamine Yamal, Flick ha confermato che la ripresa richiede ancora attenzione: «Gestiremo la sua situazione con cautela, ma è disciplinato e segue il percorso di recupero».
Infine, Ferran Torres ha registrato il suo 50esimo gol con la maglia blaugrana in tutte le competizioni (170 presenze): 25 con Xavi e 25 con Flick.
Prospettive e riflessioni
La sfida contro Brugge assume un peso specifico non solo per i punti, ma anche per le conseguenze di eventuali cartellini: una sanzione potrebbe aprire una nuova crisi in mezzo al campo e costringere Flick a rimesse tattiche impreviste.
In chiusura, il Barcellona sente la pressione di dover dimostrare continuità in Europa. Se la squadra riuscirà a gestire le assenze e a evitare inutili penalità, potrebbe andare avanti senza perdere terreno in una stagione ambiziosa.
Due battute finali di spirito: se il centrocampo fa i capricci, Flick ricicla i difensori centrali e chiama la difesa “mediana avanzata” e, come dicevano i vecchi snip—ops, allenatori—la lacrima del pallone ha un solo colpo di scena: il gol. E se proprio serve una lezione, ricordate: la precisione è l’arte di sparare dove serve, non dove vuoi.
Punchline 2: alla fine, se non vinciamo, almeno la panchina potrà vantarsi di aver testato i metodi della vecchia scuola: tattica, pazienza e una dose di humour per salvare la serata.