Colpo duro per Pyramids: Mustafa Fathi out, la Supercoppa egiziana chiama
28 ottobre 2025
Anteprima: la Supercoppa Egiziana in UAE
Il Pyramids FC arriva alla Supercoppa Egiziana con una ferita importante: Mustafa Fathi è stato vittima di una lesione al muscolo ischiotibiale durante la trasferta contro l’Ethiopian Insurance nel match di andata dei sedicesimi di CAF Champions League. La manifestazione si giocherà negli Emirati dal 6 al 9 novembre e vede coinvolte le squadre più importanti del calcio egiziano aside dall’ospite Ceramica Cleopatra, campione della Coppa della capitale.
La partecipazione del Pyramids è stata confermata per invito degli sponsor, affiancando Al Ahly (detentore della Premier League egiziana), Zamalek (detentore della Coppa d’Egitto) e Ceramica Cleopatra. In semifinale i rossoneri incontreranno lo Zamalek; in caso di successo, la finale sarà contro il vincente di Al Ahly contro Ceramica Cleopatra.
Il croato Krunoslav Jurčić, tecnico della squadra, dovrà fare i conti con l’assenza di uno dei suoi riferimenti offensivi, ma non mancherà la voglia di reagire per il titolo nazionale e per la continuità del progetto tecnico.
Aggiornamenti sull’infortunio di Mustafa Fathi e altre tegole
Il dottor Mustafa Al-Maniri, responsabile medico del club, ha fornito i dettagli sull’infortunio di Mustafa Fathi: esami strumentali hanno evidenziato una lesione al muscolo ischio-crurale, che lo terrà fuori dai campi per circa quattro settimane. Il giocatore sarà seguito da vicino dal punto di vista riabilitativo e verrà reinserito gradualmente nel programma della squadra.
Fathi era in campo all’inizio della sfida contro l’Ethiopian Insurance nel turno dei sedici, ma ha dovuto alzare bandiera bianca per la lesione. Era uno degli elementi chiave dell’organico di Jurčić, soprattutto per le sue qualità sulle corsie esterne.
Oltre a Fathi, l’infermeria del Pyramids registra altri problemi: Ramadan Sobhi ha dovuto recarsi in Germania per accertamenti a causa di dolore al ginocchio, Osama Galal è fermo per infortunio all’adduttore durante un incontro contro l’Al Ahly Saudi, e resta da capire l’impatto sui prossimi impegni nazionali ed internazionali. Ritorno in Africa per l’andata dei sedicesimi e successivo mercato rimangono ancora da definire.
In parallelo, il club ha smentito indiscrezioni di mercato riguardanti contatti con Aïlay Dianj (Aliu Diang) dell’Al Ahly e ha rimarcato che non c’è stata alcuna trattativa ufficiale. Sul fronte contratti, Mohamed Hamdi resta una pedina fondamentale: la società valuta rinnovi e prolungamenti per mantenere l’ossatura della squadra, mentre Fiston Mayele continua a essere al centro delle attenzioni del club per proseguire il rapporto contrattuale a lungo termine. Mayele ha avuto un rendimento importante, contribuendo a successi importanti e dimostrando di essere un punto di riferimento in avanti.
La squadra si prepara ora alla sfida di ritorno contro l’Ethiopian Insurance e, successivamente, a rientrare in campionato prima di volare agli Emirati per la Supercoppa. La trattativa sul fronte rinnovi resta una priorità per mantenere continuità e motivazione dentro lo spogliatoio.
Blocco mercato e prospettive
Una fonte vicina al club ha ribadito che non ci sono piani concreti per sostituzioni immediate e che la dirigenza privilegia la gestione interna, puntando sulla crescita dei giovani e sulla solidità dell’organico. Le indiscrezioni rimangono tali fino a nuove comunicazioni ufficiali e i tesserati sono chiamati a dimostrare sul campo che la stagione è ancora lunga e ricca di opportunità.
Infine, l’attacco può contare su Mayele e sugli altri elementi affidabili dell’attacco: la loro continuità sarà determinante per affrontare la Supercoppa e non solo.
Humor finale
E se la Supercoppa è in UAE, speriamo che non sia l’unico posto dove loro chiedano “l’ennesimo backup”: il pallone, in fondo, è elastico ma le contusioni no. E se la riabilitazione dura quattro settimane, non è una vacanza: è solo una lunga pausa per riflettere sul significato di “recupero rapido” e su quanto sia più facile allenarsi con un caffè in mano che con una stampella. Ah, e se il giocatore torna prima, promettiamo di non applaudire troppo forte: potrebbe prendere fretta di tornare in campo e crollare di nuovo come un castello di sabbia a maracaibo.