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Zamalek minaccia azioni legali su Donja: caos legale intorno alla Supercoppa egiziana

27 ottobre 2025

Zamalek minaccia azioni legali su Donja: caos legale intorno alla Supercoppa egiziana
Nabil Emad Donja al centro della controversia intorno alla Supercoppa egiziana

Contesto

Il club Zamalek ha dichiarato che adotterà tutte le misure legali necessarie riguardo alla controversia sulla sospensione di Nabil Emad, soprannominato Donja, in relazione alla prossima Supercoppa egiziana.

Mohamed Metwally, consulente legale di Zamalek, ha affermato che la Federazione Egiziana di Calcio non ha inviato alcuna comunicazione ufficiale riguardo una sospensione di Donja prima dell’inizio della stagione in corso.

Ha aggiunto che non è lecito applicare retroattivamente normative nuove per impedire la partecipazione di Donja; una lettura semplice delle regole suggerisce che potrebbe trattarsi di un’interpretazione contestabile.

Posizioni e sviluppi

Secondo Metwally, la sospensione non dovrebbe limitarsi alla sola Supercoppa dato che si tratta di una competizione in partita unica, rendendo l’interpretazione pratica della sanzione problematica e potenzialmente sproporzionata.

Ha sottolineato che la sanzione dovrebbe essere eseguita nelle prossime gare ufficiali interne, qualunque sia il titolo della competizione, in coerenza con il principio di unità delle competizioni locali.

Contrasti e dichiarazioni

La gestione delle comunicazioni da parte dell’ente organizzatore ha visto interventi contrastanti: le quattro squadre partecipanti alla Supercoppa (Al Ahly, Zamalek, Pyramids e Ceramica Cleopatra) sono state informate dei giocatori sanzionati, con Donja indicato come unico caso e una sospensione di quattro partite basata sul rapporto dell’arbitro della scorsa edizione in Emirati.

Hani Abu Rida, presidente dell’ente federale, ha dichiarato che la sanzione è definitiva e che i documenti ufficiali confermanti l’esclusione di Donja dalla Supercoppa sono stati gestiti durante la transizione tra i vertici.

Allo stesso tempo, Abu Rida ha riferito criticamente delle complicazioni legate ai giocatori di Pyramids convocati in gare del campionato nazionale e ha annunciato sforzi per rimandare tali incontri, al fine di preservare la disponibilità dei calciatori per la nazionale araba (seconda).

Ha anche insistito che l’Associazione sia responsabile delle prestazioni delle squadre nazionali e che verranno risolti tutti i problemi che ostacolano lo staff tecnico.

Contributi e chiarimenti

Abu Rida ha spiegato che la proposta di rinunciare all’Arab Cup non è stata accolta, sottolineando che l’obiettivo rimane la costruzione di una nazionale forte per competizioni future, riuscendo a motivare i giocatori in modo adeguato.

Premi e Mondiale

Riguardo alla ricompensa per la qualificazione al Mondiale 2026, Abu Rida ha riferito che il Ministro dello Sport ha proposto una ricompensa secondo le politiche ministeriali, ma ha insistito sul fatto che le ricompense vanno indirizzate alle nazionali, non agli individui o ad altre discipline, mantenendo la responsabilità al Comitato della Federazione per la ripartizione delle risorse.

Un esponente dell’organo di gestione, Ihab Al-Kumi, ha ribadito che, secondo il rapporto del supervisore della partita Zamalek-Bes contro Pyramids, la sanzione era stata formalmente emessa e annunciata all’epoca dai vertici, alimentando una narrativa di contrasti tra vecchia e nuova struttura.

Un altro ex membro, Mohamed Abu Al-Wafa, ha dichiarato che Donja avrebbe potuto partecipare alle prossime partite della Supercoppa, sostenendo che non vi fosse una decisione ufficiale di sospensione sui documenti ufficiali dell’epoca.

Conclusioni

La questione resta molto controversa, con diverse posizioni tra le autorità e i club interessati, riflettendo le tensioni tra norme nuove e pratiche operative ereditate dal passato. Resta da capire se Donja potrà partecipare o meno alla manifestazione in programma in Emirati.

In ogni caso, il calcio egiziano continua a navigare tra dispute legali e questioni di regolamento, dove una semplice decisione sportiva può diventare una di quelle vicende che richiedono settimane di dibattito e una buona dose di diplomazia.

Punchline 1: Se la burocrazia avesse un regista, sarebbe sempre fuori fuoco, ma con un killer instinct per i decreti. Punchline 2: Tra rigori, comunicazioni elettroniche e ricorsi, il calcio egiziano dimostra che il vero pallone è la giurisprudenza: rotola, si intreccia e a volte finisce in fuorigioco del buon senso.

Autore

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Cosa ha annunciato l’avvocato di Zamalek?

Ha dichiarato che Zamalek intraprenderà tutte le vie legali riguardo alla sospensione di Donja in relazione alla Supercoppa e che non vi è consenso su una retroattività delle norme.

Quali sono i fronti di contraddizione tra le autorità?

Ci sono divergenze tra la gestione precedente e quella attuale della Federazione riguardo all’emissione delle sanzioni e alle modalità di invio dei documenti ufficiali.

Quali squadre partecipano alla Supercoppa egiziana?

Al Ahly, Zamalek, Pyramids e Ceramica Cleopatra sono i partecipanti alla competizione che si svolgerà in Emirati.

Cosa è stato detto sul futuro della nazionale egiziana in relazione al Mondiale 2026?

Si è discussa la gestione delle ricompense e delle convocazioni, con un focus sull’equilibrio tra incentivi e responsabilità della Federazione per le prestazioni della nazionale.