Conte serve il pallone, i conti e i trofei: la nuova era della Serie A with Napoli al top
10 ottobre 2025

Conte domina la Serie A tra stipendio e successi
Conte continua a confermare la sua posizione tra le menti migliori del calcio europeo, emergendo come l’allenatore più pagato della Serie A per la stagione 2025-2026 e attirando l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori.
Secondo TuttoMercatoWeb, Conte, attuale tecnico del Napoli, percepisce uno stipendio netto annuo di 8 milioni di euro, guidando la classifica degli allenatori che percepiscono di gran lunga di più rispetto agli altri nomi di spicco del campionato.
Questo riconoscimento arriva dopo la conquista dello scudetto da parte del Napoli nella stagione passata, titolo che ha rilanciato la squadra e ha portato a un rinnovo contrattuale a maggio per assicurare continuità e riconoscimenti a una gestione tattica molto apprezzata.
Conte fa seguito a una carriera costellata di trofei, avendo guidato in passato Juventus e Inter a successi di campionato, e sembra proseguire con Napoli lungo una linea di solidità difensiva e aggressività offensiva che hanno caratterizzato i suoi gruppi vincenti.
La gerarchia salariale dei tecnici italiani
A fianco di Conte, sul podio dei compensi figura Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, e Gian Piero Gasperini, allenatore della Roma, entrambi con 5 milioni di euro all’anno.
A quota 3 milioni all’anno troviamo Vincenzo Italiano (Bologna), Stefano Pioli (Fiorentina) e Igor Tudor (Juventus). A 2,5 milioni Cristian Kivo (Inter) e Maurizio Sarri (Lazio), mentre Ivan Juric (Atalanta) incassa 2 milioni.
Tra i nomi di medio livello, i salari oscillano tra 1 e 1,4 milioni: Patrik Vieira (Genoa) 1,4; Marco Baroni (Torino) 1,2; e giovani come Cesc Fàbregas (Como), Alberto Gilardino (Piacenza) e Fabio Pisacani (Cagliari) intorno al 1 milione all’anno.
Infine, una fascia inferiore di circa 0,5–0,9 milioni riguarda altri allenatori di Parma, Udinese, Verona, Lecce e simili, a simboleggiare la dispersione dei progetti tra alto livello e ricambio generazionale.
Napoli, Inter e Milan: stagione tra campo e conti
Napoli, guidato da Conte, entra in una stagione di alto livello competitivo sia in campionato sia in Champions League, dopo la chiusura positiva dello scorso campionato. L’avvio di campionato vede cinque vittorie su sei partite contro Sassuolo, Cagliari, Fiorentina, Pisa e Genoa, con una sconfitta contro il Milan. In classifica, i Partenopei hanno 15 punti, in testa insieme a Roma, con vantaggio su chi segue grazie alla differenza reti.
In Champions League, Napoli ha aperto con una sconfitta 0-2 contro Manchester City, ma si è rifatta vincendo 2-1 sullo Sporting Lisbona, conquistando i primi tre punti della fase a gironi.
Inter, guidato da Christian Kivo, vive un’annata di dualismo: in Champions League la partenza è stata brillante, con una vittoria 2-0 sull’Ajax e una vittoria 3-0 contro lo Slavia Praga, grazie a una doppietta di Lautaro Martinez e a un gol di Domfries, mantenendo una difesa solida.
In campionato, però, l’equilibrio resta precario: due sconfitte consecutive contro Udinese e Juventus hanno complicato la corsa ai piani alti, ma l’Inter ha comunque raccolto 12 punti su 18 disponibili dopo sei turni, segnando 17 e subendo 8, una statistica che illustra sia una potenza offensiva sia vulnerabilità difensiva locale.
Milan, con il ritorno di Allegri, sta ritrovando compattezza e rendimento. In Coppa Italia ha superato Bari 2-0, mentre in campionato ha esordito perdendo contro Cremonese 2-1, ma ha rapidamente conquistato una serie di vittorie consecutive contro Lecce 2-0, Bologna 1-0, Udinese 3-0 e Napoli 2-1. Il pareggio contro la Juventus all’ultima giornata ha messo in luce la solidità difensiva e la disciplina tattica, con Milan terzo in campionato a 13 punti, a due lunghezze dalla coppia di testa formata da Napoli e Roma.
Il panorama finale resta una fotografia di una Serie A dove denaro e campo si influenzano a vicenda: Conte guida Napoli verso la vetta con una combinazione di strategia e premi, Allegri riporta Milano su livelli di stabilità, e Inter e Roma cercano di consolidare le loro aree di forza per restare competitive su più fronti. Resta la domanda: questa dinamica tra stipendi e prestazioni si trasformerà in nuovi trofei o la stagione riserverà ancora sorpresa fino all’ultimo minuto?
Punchline 1: se Conte fa una tattica, la difesa risponde con una punizione da penalty—sempre precisa, sempre al punto. Punchline 2: in Serie A, i conti girano meglio quando la palla gira: meno chiacchiere, più gol e paghe che fanno le rane in estate, cioè salde e salate.