Dopo l’esonero di Tudor, Juventus travolta da una spesa da capogiro: tra stipendi e un futuro da decifrare
28 ottobre 2025
Una somma che pesa: stipendi e contratti fino al 2027
Un quotidiano sportivo italiano riferisce oggi di un impegno economico significativo per la Juventus, dopo l’esonero dei due allenatori Tiago Motta e Igor Tudor. La società ha annunciato lunedì l’esonero di Tudor a causa dei risultati insoddisfacent i, proseguendo una stagione segnata da difficoltà sportive.
Secondo CalcioMercato, la Juventus dovrà sostenere circa 30 milioni di euro per pagare gli stipendi dei coach coinvolti, legati a contratti che si estendono fino al giugno 2027. L’articolo aggiunge che circa 16,3 milioni sono destinati a Motta e al suo staff fino alla scadenza del contratto, mentre Tudor avrebbe un accordo simile per circa 3 milioni all’anno, equivalenti a circa 11 milioni complessivi con l’équipe di lavoro.
Di conseguenza, la spesa totale per l’esonero di entrambi potrebbe superare i 27 milioni di euro, a meno che non si trovi un accordo per risolvere i contratti o che i due tecnici trovino immediatamente nuove società prima della scadenza.
Il presente e il futuro della panchina bianconera
Todor aveva preso le redini della Juventus nel marzo 2025, sostituendo Motta, guidando la squadra verso la qualificazione in Champions League prima di lasciare nuovamente la scena a causa di un crollo di risultati stagionali. Numerosi media hanno indicato Spalletti come prima scelta per raccogliere l’eredità di Tudor, con la possibilità di un passaggio di consegne che potrebbe rimodellare il progetto tecnico del club.
Spalletti aveva già guidato Napoli, conquistando il suo terzo scudetto nel 2022-2023. Nel corso della sua carriera ha allenato anche Inter, Roma, Zenit Saint-Pétersburg, Udinese ed Empoli. Per Tudor, la gestione della Juventus conta 24 incontri: 10 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte.
La Juventus continua a alimentare una serie negativa, perdendo anche contro Lazio (1-0) domenica scorsa, dopo sconfitte con Real Madrid e Como. Non segnare da quattro gare consecutive rappresenta la peggior striscia dal marzo 1991, guidata da Gianni Maifredi. Attualmente i bianconeri occupano l’ottava posizione in campionato con 12 punti, a sei lunghezze dal Napoli e dalla Roma capolisti.
La corsa alle scelte e i possibili scenari
La dirigenza incontrerà Luciano Spalletti martedì per discutere la sua eventuale nomina come allenatore sostitutivo di Tudor. Diverse fonti sportive, tra cui La Gazzetta dello Sport, indicano Damiano Comolli, diventato direttore generale a giugno, come figura chiave nella trattativa. Tuttavia Tuttosport riporta che la Juventus potrebbe proporre a Spalletti un contratto fino a fine stagione con opzione di rinnovo qualora si ottenesse l’accesso in Champions League; La Gazzetta dello Sport menziona anche Mancini e Palladino come alternative qualora l’accordo con il tecnico toscano non dovesse andare a buon fine.
Se l’accordo con il tecnico di Napoli dovesse concretizzarsi, Spalletti si avvicinerebbe a essere la tredicesima esperienza di lavoro in carriera, avendo allenato tra le altre Olimpiadi e club prestigiosi. Tra i trofei conquistati: Coppa Italia e Supercoppa con Roma, due titoli russi e una Coppa della Russia, oltre al titolo di campione d’Italia con Napoli nel 2023. Il periodo attuale della Juventus è descritto come estremamente complesso: tra vittorie mancanti, sfide europee e un gap significativo in classifica, la decisione sulla guida tecnica appare di primaria importanza per il futuro immediato del club.
Buffon, leggenda e portiere storico della Juventus, ha espresso fiducia in Spalletti, dichiarando che sarebbe la scelta giusta per un grande club che vuole mantenere l’ambizione ai massimi livelli. Resta da vedere se la dirigenza accoglierà l’opzione proposta o se preferirà esplorare altre strade, con l’obiettivo di tornare rapidamente a lottare per i vertici della Serie A e della Champions League.
Nota ironica finale: se la finanza dovesse decidere le vittorie, almeno gli stipendi potrebbero pagare la pizza quotidiana ai tifosi; dopotutto, una bilancia che pesa più dei trofei non è cosa da poco. E se i conti sono dolci da risanare, che la matematica sia dalla tua parte, altrimenti la prossima conferenza stampa suona come un addio al formaggio stagionato del bar del club.