Fabian Ruiz: Louis Enrique spinge PSG oltre i confini del calcio, e i fan restano senza parole
11 ottobre 2025

Enrique: un allenatore che va oltre il calcio
Lo spagnolo Fabian Ruiz, centrocampista del Paris Saint-Germain, elogia il connazionale Louis Enrique, tecnico della squadra, sia sul piano professionale che su quello personale.
In un’intervista a So Foot, Ruiz ha dichiarato: «Mi ha insegnato tanto; Enrique passa 24 ore al giorno a pensare da allenatore, le sue questioni vanno oltre il gioco e, nonostante le difficoltà personali, riesce a trovare sempre l’aspetto positivo in ogni cosa.»
Ha aggiunto: «È un vero insegnamento di vita: avere un allenatore come lui è fondamentale per noi che viviamo in una bolla. Non è molto incline a parlare individualmente con i giocatori, ma ricordo una chiacchierata in cui mi ha mostrato alcuni dei miei comportamenti e mi ha chiesto di correggerli per rendere al meglio in campo; mi ha assicurato che se seguirò le sue indicazioni sarò titolare e ha espresso gioia per la mia presenza nel club.»
Ruiz ha continuato: «Enrique è capace di tirare fuori il meglio da ogni giocatore; non permette alcuna pigrizia o superficialità, a prescindere da nome, età o influenza all’interno del gruppo; è incredibilmente impegnato e credo che stiamo raccogliendo i frutti di questa metodologia.»
La crescita del gruppo e i protagonisti
Lo spagnolo ha poi detto di sentirsi tra i momenti migliori della propria carriera: «Sto vivendo una delle mie migliori fasi, ho vinto con il PSG tutti i titoli possibili, un risultato straordinario che riflette l’evoluzione del club negli ultimi anni.»
Riguardo le difficoltà iniziali della sua avventura a Parigi, Ruiz ha ricordato: «La mia prima stagione sotto la guida di Christophe Galtier non è stata facile, ho faticato ad adattarmi all’ambiente, al club e al campionato. Tuttavia, con il passare dei mesi sono diventato titolare in tutte le gare.»
Con l’arrivo di Louis Enrique le cose sono cambiate: «Ci conoscevamo già dalla nazionale; conoscevo il suo stile e trovare un modo per dominare il possesso mi ha aiutato molto.»
Per quanto riguarda lo sviluppo personale, Ruiz ha dichiarato: «Mi sto concentrando sul migliorare i colpi di testa, soprattutto in fase difensiva; mi alleno ogni giorno per raggiungere i miei obiettivi.»
Ha elogiato anche i compagni di centrocampo Joao Neves e Vitinha: «Hanno una struttura fisica apparentemente leggera, ma giocano con intensità e razionalità da vent’anni di esperienza; non hanno paura di pressare e sono due cresciuti in modo esponenziale, un’aggiunta preziosa per PSG in questa fase iniziale del loro percorso.»
Riguardo Dembéle, Ruiz ha aggiunto: «L’ho visto spesso a Barcellona, sapevo già che era un grande giocatore; gli infortuni hanno limitato la sua stagione, ma in campo dimostra qualità incredibili — velocità, tecnica e una personalità che aiuta l’intero spogliatoio.»
Infine, Ruiz ha ricordato l’exploit storico della scorsa stagione: la finale di Champions League con una grande vittoria 5-0 sull’Inter a Monaco. «Non eravamo i favoriti assoluti, ma avevamo fiducia nel nostro piano; l’Inter è una squadra tradizionalmente forte, ma abbiamo mostrato coerenza dall’inizio alla fine.»
Ruiz ha concluso: «Non avevo immaginato una vittoria così netta, ma abbiamo voluto un trionfo storico, e l’abbiamo ottenuto.»
Punchline 1: Se Enrique lavora 24 ore su 24, la palla gli chiede già il permesso di prendersi una pausa caffè. Punchline 2: Se la squadra è una bolla, almeno Enrique è il Wi‑Fi: sempre connesso, sempre stabile.