Fermín López accende la scintilla: Barcellona insegue la Champions tra dubbi e responsabilità
20 ottobre 2025

Barcellona e la sfida della Champions
Fermín López, giovane talento della squadra catalana, ha sottolineato che la squadra è determinata a ritrovare la forma perduta e a vincere contro l’Olympiakos in Champions League, dopo la battuta d’arresto contro il Paris Saint-Germain.
Secondo AS, López ha confermato che la partita sarà estremamente difficile: è la Champions, si deve giocare bene, riconquistare fiducia e portare a casa i tre punti.
Ha poi chiarito che, a causa di una serie di infortuni, deve equilibrarsi tra ruoli diversi, sempre consapevole dell’importanza che sente di avere nel gruppo. Deve essere pronto quando l’allenatore decide di schierarlo, e contribuire al massimo in ogni ruolo.
Ruolo, filosofia del tecnico e settimana decisiva
Riguardo alle indicazioni del tecnico Hans Flick, López ha dichiarato di ricevere la stessa richiesta: giocare in modo semplice, cercare gli inserimenti al momento giusto. Può giocare sia da esterno sia da trequartista, e sarà disponibile in qualsiasi posizione che l’allenatore ritenga utile al momento.
Guardando alla settimana che li aspetta, López ha aggiunto: «Abbiamo una settimana molto interessante; non so se sarò titolare, ma darò il meglio di me».
Quanto alla salute del gruppo, ha aggiunto: «Potremmo non essere al livello che vorremmo, ma la voglia di migliorare è forte e lavoreremo sodo. Spero di ritrovare la nostra migliore versione già da domani».
Ha parlato anche del mercato: «Sono stato molto sereno, volevo restare qui. Ci sono state molte voci, ma non tutto era sotto il mio controllo».
In merito alle dinamiche difensive con le assenze, López ha spiegato: «Non decido io come giochiamo; l’allenatore sceglie ciò che è meglio per la squadra. Non siamo al nostro livello ottimale, ma ritorneremo a ciò che eravamo lo scorso anno, con autocritica fondamentale».
Riguardo al collega Rafinha, ha enfatizzato l’importanza della pressione alta e la comprensione della filosofia del tecnico: «Conosciamo bene le idee del mister; torneremo a premere come prima. Rafinha è molto importante e speriamo che torni presto».
Per chiudere l’intervista, López ha lodato il giovane attaccante Lamine Yamal: «Lo conosco da quando eravamo piccoli, è il migliore al mondo. Tutti parleranno di lui, ma noi cerchiamo sempre di aiutarlo; se sta bene, la squadra starà bene».
Percorso e prospettive
Nato l’11 maggio 2003 a El Campo, in Spagna, López è emerso nell’epopea di Real Betis prima di passare a La Masia nel 2016. Dopo un prestito al Linares Deportivo nel 2022, è tornato a Barcellona, brillando durante la tournée estiva USA, dove segnò contro il Real Madrid e conquistò la fiducia di tecnico e tifosi.
Capacità multifunzionale: López può agire in più ruoli, è bravo nel pressing e decide rapidamente. Flick ha elogiato la sua intelligenza tattica e la velocità di applicare le idee del mister sul campo. A livello internazionale ha rappresentato la Spagna a livello giovanile e ora si candida a diventare una delle colonne future del Barcellona, insieme a Yamal e ai suoi compagni di reparto.
La storia di López, dalla cantera di Betis a una possibile consacrazione a Camp Nou, incarna la rinascita di una stella pronta a guidare Barcellona non solo in patria ma anche in Europa, in quella che si annuncia una stagione cruciale per le ambizioni del club.