Arsenal sfodera una goleada: Madrid a pezzi all'Emirates in Champions League
21 ottobre 2025

Andamento della partita
L'Arsenal ha travolto il proprio avversario Atletico Madrid per 4-0, oggi martedì, all'Emirates Stadium, nella terza giornata del gruppo di Champions League.
La goleada dei Gunners è arrivata grazie a Gabriel Magalhães, Gabriel Martinelli e Viktor Giokeres (una doppietta), tra il 57°, 64°, 67° e 70° minuto.
Con questo risultato, l'Arsenal mantiene la scalata verso i vertici: arriva a nove punti e si posiziona al terzo posto in classifica, mentre l'Atletico Madrid resta a tre punti in bassa posizione.
Mikel Arteta, allenatore dell'Arsenal, ha schierato una formazione propositiva: Raya tra i pali, difesa con Gabriel e Saliba, centrocampo con Rice e Zubimendi, attacco guidato da Martinelli, Saka e Giokeres, supportati da esterni violentemente offensivi.
Di fronte, Diego Simeone ha risposto scegliendo una formazione compatta e immediatamente aggressiva, con l’idea di imporre ritmo e pressing fin dai primi minuti.
Prima parte di dominio e test sulla traversa
Sin dall’inizio, per l’inglese è stato un monologo: una conclusione di Ezì da distanza ravvicinata ha sfiorato la traversa, lasciando intuire la serata favorevole agli anfitrioni.
La risposta madrilena è arrivata su una giocata rapida sulla fascia; una palla tagliata ha trovato un attaccante che ha girato verso il lato opposto, senza però impensierire Raya in modo deciso.
In chiusura di frazione, l’Arsenal ha trovato una nutriente opportunità su calcio piazzato, ma la difesa ospite è stata diligente nel chiudere gli spazi e evitare un colpo decisivo prima dell’intervallo.
Secondo tempo: la capolista chiude i conti
All’inizio della ripresa, Alvarez ha provato una deviazione ad effetto, ma la palla ha trovato la traversa e ha acceso l’emozione per pochi istanti.
Poi l’azione decisiva: l’Arsenal ha trovato la via del raddoppio con una manovra costruita a partire da una palla recuperata a centrocampo, rifinita da un passaggio filtrante che ha liberato Giokeres al tiro ravvicinato, imparabile per l’estremo difensore avversario.
A quel punto è arrivato il terzo gol di Giokeres, finalizzato da una giocata di squadra in cui la difesa ha lasciato spazio all’attaccante per la conclusione precisa in porta.
La serata è diventata ancor più pesante per l’Atletico: Martinelli ha trovato l’opportunità di segnare ancora una volta su assist di un compagno di reparto, chiudendo una combinazione rapida e fredda. A quel punto la partita sembrava chiusa, ma l’Arsenal ha trovato anche il gol finale con un rimessa di Gabriel che ha trovato l’angolo lontano della porta avversaria.
Terminati i tentativi degli ospiti, l’Arsenal ha gestito il vantaggio con grande solidità difensiva, contrastando senza grandi patemi le iniziative madridiste. Il punteggio ha così riflesso una serata in cui la squadra di casa ha dominato gioco e risultato.
Numeri e tendenze
Secondo la statistica di rete, Giokeres ha segnato due reti in tre minuti, migliorando la sua produttività rispetto alle gare precedenti con l’Arsenal. L’Atletico continua a soffrire fuori casa contro squadre inglesi, non riscuotendo vittorie nelle ultime uscite contro club della Premier League. L’Arsenal è così il primo club in questa stagione a incamerare sette vittorie consecutive contro squadre spagnole in competizioni ufficiali, secondo le analisi delle agenzie statistiche.
Con questa vittoria, l’Arsenal si avvicina al podio della fase a gironi, mentre l’Atletico resta in una posizione complicata nel gruppo. Guidare la classifica non è finita, ma questa serata ha una forte impronta di fiducia per i Gunners.
In chiusura, una serata da ricordare per l’Emirates Stadium e i tifosi: goleada netta, stile offensivo efficace e una difesa che ha retto bene agli assalti avversari.
PunZone finale: due battute di chiusura degne di un tiratore scelto. Punchline 1: Se la tua difesa è una cassaforte, questa sera l’ha aperta con una chiave inglese. Punchline 2: In Champions League l’Atletico stasera ha imparato che la tattica può essere silenziosa, ma i gol non parlano in code di cavalli di ritorno—parlano chiaro.