Fuoco amico: Dams cerca di riconquistare i tifosi dell'Al-Ahli dopo un inizio travagliato
27 ottobre 2025
Errore ingenui
Matthieu Dams, 21 anni, terzino sinistro belga, è approdato all"Al-Ahli dall"PSV Eindhoven con la promessa di dare solidità alla retroguardia. Le prime settimane non hanno rispecchiato le attese: battute d'arresto, poca continuità e una fase difensiva che ha creato perplessità tra i tifosi e lo staff tecnico.
La situazione si è ulteriormente complicata per la squadra, costretta a gestire una linea difensiva chiacchierata, con il tecnico tedesco Matthias Jaissle costretto a ritarare le pedine disponibili e a guardare oltre le prime uscite senza brillare.
Un momento chiave
Durante gli ottavi di Coppa del Custode d’Arabia contro l’Al-Batin, Dams ha avuto una buona presenza sulle fasce: il cross tagliato ha trovato una deviazione che ha incorniciato un vantaggio bugiardo ma decisivo per l’Al-Ahli, segnando simbolicamente la svolta della partita nonostante l’imprevisto autogol avversario. Una scena che ha suscitato applausi ma anche dubbi su consistenza e lucidità difensiva.
Nonostante quel lampo, l’andamento della stagione ha mostrato ancora diverse zone d’ombra: il reparto arretrato, e in particolare la fascia di competenza di Dams, è stato spesso al centro delle critiche per mancate chiusure decisive in momenti chiave di partite importanti.
Il pianto e la forza
In seguito a una sostituzione apripista contro un avversario di alto livello, Dams è apparso visibilmente commosso, spiegando che la pressione e l’emozione hanno preso il sopravvento. Secondo le sue dichiarazioni riportate dai media, i compagni hanno avuto un ruolo chiave nel supportarlo per superare quel momento difficile.
Il difensore belgico ha poi affrontato il tema del trasferimento al club saudita, dichiarando che l’opzione è stata una decisione presa con convinzione e senza mezze misure. Ha rivelato che il contratto, percepito da molti come ingente, è stato utile per capire la serietà dell’investimento e per stimolare la sua crescita personale e sportiva.
Messaggio ai tifosi
In una richiesta di fiducia rivolta al pubblico di Jeddah, Dams ha ammesso gli errori ma ha promesso impegno costante: vuole restituire la fiducia agli innamorati dell’Al-Ahli e mettere in mostra le sue qualità ogni volta che scende in campo. Ha riconosciuto di sentire una forte responsabilità, ma ha assicurato che continuerà a dare il massimo, anche quando le giornate non iniziano bene.
Contratto e futuro
Riguardo al contratto, il belga ha affermato di aver reagito con una certa ironia quando ha scoperto lo stipendio: una cifra che, per un giovane, ha avuto l’effetto di un momento “caotico” ma anche motivante. Ha ricordato che i proventi vengono versati su base familiare, affidandoli al padre per la gestione, e che la testa resta concentrata sul campo.
In definitiva, Dams crede che la scelta di passare all’Al-Ahli sia stata corretta al 100%, indipendentemente dalle tempeste mediatiche. Vuole trasformare questa fase di adattamento in una crescita concreta, per sé e per la squadra, con l’obiettivo di ritrovare stabilità difensiva e continuità di rendimento.
Conclusione
In campo, il lo-fi della manovra difensiva non è ancora una musica perfetta: serve tempo, lavoro sul campo e fiducia, ma la voglia di riscattarsi è palpabile. E se l’Al-Ahli decide di affidarsi a Dams, la speranza è che si trasformi da promesse a conferme, passo dopo passo.
Punchline 1: se la vita fosse una partita, Dams avrebbe già segnato il primo tempo… con l’autogol dell’avversario, ovviamente. Punchline 2: il salario è alto, ma l’unico modo per tenerselo è giocare ad alti livelli—altrimenti resta una scenetta da stand-up, senza pubblico in sala.