Infortuni e convocazioni: l’Egitto punta a una rinascita in vista della Coppa Arab
9 ottobre 2025

Infortuni e convocazione
La struttura tecnica della nazionale egiziana, impegnata nella Coppa Arab, guidata dall'allenatore Halim Toulani, deve fronteggiare una nuova crisi: Omar Jaber e Kareem Hafiz hanno subito infortuni durante il ritiro attuale in Marocco, parte del programma di preparazione per la manifestazione prevista a dicembre a Doha.
Di fronte a questa situazione, Toulani, consultato lo staff medico e quello amministrativo, ha deciso di far tornare immediatamente i giocatori al Cairo per sottoporli a visite mediche approfondite, un riposo necessario per evitare complicazioni.
Una fonte interna della delegazione ha spiegato che Jaber soffre di una lesione muscolare all'adduttore posteriore, mentre Hafiz ha riportato una distorsione alla caviglia durante una sessione di allenamento, impedendogli di partecipare all'ultima amichevole contro il Marocco dei locali.
Lo staff ha aggiunto che la decisione è dettata dalla necessità di proteggere i giocatori e non rischiare ulteriori problemi, con la nazionale che punta a avere una formazione coesa e competitiva per la Coppa Arab.
Convocazione a sorpresa: Kareem Al-Iraqi
Al contrario, l'allenatore Halim Toulani ha deciso di convocare Kareem Al-Iraqi, terzino destro ex del Masri Port Said, per unirsi al ritiro già domani in Marocco, per compensare la carenza numerica nel ruolo dopo l'infortunio di Jaber.
Al-Iraqi vanta notevole esperienza internazionale: ha giocato con la nazionale egiziana olimpica a Tokyo 2020 e ha partecipato a diversi raduni con la nazionale maggiore, rendendolo una scelta adatta per rinforzare la fascia destra, soprattutto in vista dei prossimi impegni.
Lo staff ha spiegato che la convocazione rientra in una strategia di soluzioni flessibili, considerando che la squadra disporrà di ulteriori amichevoli durante il ritiro per testare l'undici e lo stile di gioco che potrebbe utilizzare in torneo.
Sconfitta contro il Marocco e prospettive
La nazionale egiziana ha disputato un'amichevole contro il Marocco dei locali allo stadio Moulay Abdellah di Rabat, perdendo 2-0; i gol sono stati segnati da Amin Zahzouz e Mahmoud Bantayk, in una gara che ha visto molti volti nuovi e giovani in campo.
Nonostante la sconfitta, Halim Toulani ha dichiarato che il risultato non è indicativo della performance complessiva, sottolineando che l'obiettivo era far provare quante più opzioni possibili e valutare l'intesa sul campo, oltre a controllare la condizione fisica dopo un breve raduno.
Ha aggiunto che l'Egitto affronterà un'ulteriore amichevole contro il Bahrain nei prossimi giorni, sottolineando che la squadra sta andando per la strada giusta in termini di preparazione, disciplina e impegno nel ritiro.
Il programma di preparazione e sfide future prevede due fasi di lavoro: inizialmente atletico e tecnico, poi tattico con partite contro diverse scuole di calcio nordafricane e del Golfo, in vista della Coppa Arab e delle sfide contro avversari come Arabia Saudita, Tunisia, Qatar, Algeria e Marocco. Il tecnico punta a costruire una rosa equilibrata che unisca esperienza e giovani promesse emerse nel campionato locale, come Ahmed Sayed Gharib, Abdel Rahman Magdi e Marwan Attia, insieme a professionisti nei campionati arabi.
Il tecnico ha sottolineato che l'obiettivo principale è offrire una prestazione che rifletta l'identità del calcio egiziano, puntando sull'organizzazione difensiva e sull'assetto tattico, elementi che si sono visti in parte durante la partita contro il Marocco nonostante la sconfitta.
La Federazione Egiziana ha ribadito pieno sostegno allo staff tecnico e ai giocatori, affermando che la partecipazione alla Coppa Arab rappresenta un'opportunità chiave per testare una serie di giocatori in vista delle prossime qualificazioni africane e mondiali. Inoltre, si monitora attentamente lo stato degli infortunati e si collabora con i medici dei club per garantire un recupero ottimale; la nazionale resta aperta a chi si merita la chiamata.
I tifosi guardano al futuro con grandi speranze: la squadra può brillare in Coppa Arab se confermerà disciplina e coesione, offrendo una prima dimostrazione della nuova generazione di talenti. La Coppa Arab si svolgerà dal 1 al 18 dicembre in Qatar.
Battuta finale 1: Se gli infortuni servono a far emergere i giovani, siamo a posto: è una scuola di calcio che diventa clinica di lusso.
Battuta finale 2: Se la palla è rotonda, la sfortuna gira: Doha ci aspetta e, se va male, possiamo sempre trasferirci in palestra.