Kluivert punta il dito sul fischio AFC prima di Indonesia–Saudi Arabia: la qualification entra nel vivo
7 ottobre 2025

La critica di Kluivert all’arbitro e la vigilia della sfida
Il pluricampione olandese Patrick Kluivert, ct dell’Indonesia, ha espresso delusione per la designazione dell’arbitro kuwaitiano Ahmed Al‑Ali per la partita contro l’Arabia Saudita, in programma mercoledì sera nel gruppo 2 delle qualificazioni asiatiche ai Mondiali 2026.
La gara si giocherà all’Enmaa Stadium di Gedda, dove l’Arabia Saudita incontrerà l’Indonesia prima dello scontro successivo contro l’Iraq il 14 ottobre.
Durante la conferenza stampa, Kluivert ha dichiarato: “Non capisco la scelta di un arbitro kuwaitiano per una sfida così decisiva, ma giocheremo e ignoreremo l’arbitraggio”.
Ha aggiunto: “Non penso alle questioni di naturalizzazione o sanzioni legate a esse, il mio focus è sulla partita di domani. In Indonesia godiamo di un supporto popolare senza precedenti e faremo tutto il necessario per raggiungere il Mondiale.”
E ha continuato: “Abbiamo già giocato in Arabia in passato, conosciamo l’atmosfera dell’Enmaa e abbiamo isolato i nostri giocatori da distrazioni: la concentrazione è sull’incontro”.
Ha chiuso: “Ci concentreremo molto sui calci piazzati; saremo un avversario forte fino all’ultimo minuto”.
La designazione dell’arbitro Ahmed Al‑Ali, che ha diretto 56 match internazionali, ha provocato clamore, soprattutto tra i tifosi indonesiani, che hanno espresso riserve sulla scelta.
Lo scenario delle qualificazioni AFC
Secondo il sistema delle qualificazioni AFC, i vincitori di ciascun gruppo si qualificano direttamente al Mondiale 2026, mentre i secondi classificati disputano una sfida andata‑ritorno per accedere al play‑off intercontinentale, previsto per marzo 2026.
In caso di parità di punti, le rule di spareggio sono: differenza reti, numero di gol segnati, testa‑a‑testa e fair play (cartellini).
Perentoriamente, lo stato attuale del gruppo
Viaggio della Saudi Arabia: estratta nel Gruppo 3 con Giappone, Australia, Indonesia, Cina e Bahrain. L’Arabia Saudita ha chiuso al terzo posto con 13 punti, dietro Giappone (23) e Australia (19): 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, con 7 gol segnati e 8 subiti.
Stato dell’Indonesia: nello stesso raggruppamento, ha terminato quarta con 12 punti, con 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, segnando 9 reti e subendone 10.
Assenze pesanti
La delegazione indonesiana deve fare i conti con l’assenza del portiere Emil Audero, infortunato prima della gara Cremonese‑Como, e con l’indisponibilità del trequartista Marcelino Ferdinando per un infortunio al tendine.
I media indonesiani temono una forma di “guerra psicologica” esterna, ma invitano a ignorare le previsioni statistiche ritenute parte della strategia mediatica per minare la fiducia della squadra. L’obiettivo resta l’esame sul campo, contro i sauditi e contro l’Iraq.
In conclusione, la corsa al Mondiale prosegue tra tensioni, analisi tattiche e una scena mediatica che non va in soffitta.
Punchline: se l’arbitro è kuwaitiano, la tattica potrebbe chiamarsi “fischio da barista”: serve coraggio, non necessariamente un binocolo per leggere le intenzioni del fischio.
Punchline 2: tra un cartellino e l’altro, speriamo che la palla resti fedele al fair play: a volte è l’unico giocatore che rispetta il tabellone del punteggio, non i rumor in tribuna.