La Roja tra fantasie di centravanti: Villa e Morientes discutono il 9 del Mondiale
12 novembre 2025
La questione del centravanti della Spagna
A pochi mesi dal Mondiale, il dibattito sulla identità del centravanti che guiderà La Roja è acceso nelle laute discussioni dei club spagnoli, e la scelta non sembra definita dalla panchina di Luis de la Fuente.
In questo contesto emergono le opinioni di due protagonisti che hanno segnato la storia della nazionale: David Villa e Fernando Morientes.
Secondo il quotidiano AS, Villa, capocannoniere storico della Spagna con 59 gol, ha illustrato la questione del centravanti come una delle sfide più ardue del calcio.
Villa afferma che il ruolo di prima punta è sempre stato difficile da definire; in Spagna hanno segnato grandi centravanti, ma il club è costantemente in cerca di un attaccante capace di segnare e guidare la fase offensiva. Sottolinea che ci sono giocatori di alto livello in grado di occupare quel ruolo a seconda delle esigenze della partita.
Morientes, tra i riferimenti classici della Roja, condivide lo stesso concetto: è a favore del centravanti puro. Aggiunge che la scelta dipende dall’allenatore e dal momento della stagione.
Riguardo l’identità attuale, Villa osserva che la figura del centravanti tradizionale non è scomparsa: alcuni giocatori vardati come Álvaro Morata, Ferran Torres, Ansu Fati, Joselu e Dani Olmo hanno riempito quel ruolo con caratteristiche diverse, a seconda della partita e della tattica adottata.
Villa cita anche Julián Álvarez come esempio di centravanti moderno, definendolo completo per l’attacco della Spagna. Morientes, pur rispettando la scelta del tecnico, ribadisce l’importanza di avere un centravanti puro per determinati contesti di gioco.
La fonte aggiunge che la ricerca dell’identità del centravanti resta aperta: Luis de la Fuente ha dichiarato che Álvaro Morata, leader della squadra, può andare al Mondiale, ma la realtà ha mostrato che Morata è stato assente da alcune convocazioni recenti.
Negli ultimi anni, Morata è stato l’ultimo centravanti classico a mantenere un ruolo stabile, ma il tecnico ha impiegato anche altri giocatori come Álvarez (attuale titolare), Borja Iglesias, Ferran, Torres, Joselu, Ansu Fati, Rafa Mir, Dani Olmo e Marco Asensio, con Borja Mayoral in lista d’attesa.
Per quanto riguarda l’opzione considerata più adatta dal punto di vista tecnico internazionale, Villa ha espresso ammirazione per Julián Álvarez del Manchester City, definendolo un attaccante completo. Sul Mondiale, Morientes preferisce tacere per rispetto all’allenatore e alle scelte tattiche, mantenendo una linea di prudenza e rispetto per la dirigenza tecnica.
Villa conclude che esistono molteplici opzioni e che non è lui a decidere chi rappresenterà la Spagna: nel Paese ci sono grandi attaccanti e la scelta giusta arriverà in base alle necessità della competizione.
Una carriera da leggenda
David Villa è nato il 3 dicembre 1981 a Langreo, nelle Asturias, e ha iniziato la sua scalata da contesto modesto a uno dei migliori goleador nella storia del calcio spagnolo.
Da bambino affrontò una grave lesione che minacciò di spegnere il sogno, ma suo padre lo guidò a allenarsi con il piede sinistro costruendo una versatilità unica tra il tiro con entrambi i piedi.
La sua carriera professionistica decolla con lo Sporting Gijón nel 2001, dove segnò 38 gol in due stagioni tra la seconda divisione; il passaggio al Real Saragozza nel 2003 fu la fionda che lo mise in orbita. Qui vinse la Copa del Rey e la Supercoppa d’Espagna nel 2004, consacrandosi tra i migliori giovani in patria.
Nel 2005 la svolta: Valencia, dove apparve come uno dei migliori realizzatori della Liga. In cinque anni fu protagonista con la squadra, guidandola in oltre 100 gol totali e diventando astro nascente della nazionale. L’arrivo al Barcellona nel 2010, per circa 40 milioni di euro, lo proiettò nell’elite del calcio mondiale, facendolo diventare parte dell’“epoca d’oro” blaugrana guidata da Guardiola, accanto a Messi, Xavi ed Iniesta. Vinse la Champions League 2011 segnando un gol memorabile contro il Manchester United e ottenne titoli nazionali e internazionali con la squadra catalana.
Nel 2013 passò all’Atletico Madrid, contribuendo al titolo di Liga 2013-2014, prima di proseguire la sua carriera all’estero: New York City FC divenne il miglior goleador della storia del club, e giocò brevemente in Giappone con Vissel Kobe prima di ufficializzare il ritiro nel 2019.
Morientes, tra i migliori centravanti classici della Roja, ha un percorso che rispecchia quella nostalgicità per il ruolo tradizionale, con una carriera che ha toccato i palcoscenici più importanti del calcio spagnolo e internazionale.