La Supercoppa Saudita è in bilico: l’AHLI Jeddah potrebbe perdere il titolo
21 ottobre 2025

Sintesi della situazione attuale della Supercoppa Saudita
Il presidente della Federazione calcistica saudita, Yasser Al-Meshal, ha affrontato le principali questioni spinose che agitano il calcio pubblico negli ultimi tempi, con la crisi della Supercoppa in testa all’elenco.
In un intervento televisivo, Al-Meshal ha dichiarato che l’ente è responsabile di quanto accaduto nella competizione, ha aggiunto che l’accaduto ha danneggiato la reputazione del torneo e che le decisioni della commissione di appello prima delle partite sono state un errore.
Controversie legali, contratti e futuro del torneo
Ha precisato che il registrato come detentore della Supercoppa è l’Al-Ahli, ma il Centro Arbitrale Sportivo Saudita è attualmente al lavoro per chiarire la questione. Siamo destinati a rispettare ogni decisione presa e ad attuarla immediatamente, anche qualora si decidesse di considerare il Al-Qadsiah vincitore contro l’Hilal e ritirare la coppa dall’Al-Ahli.
Ha poi affrontato il tema di Nawaf Al-Aqidi, portiere dell’Al-Nassr, e della sanzione legata a una partecipazione decisiva in Asia Cup in tempi passati, specificando: “Al-Aqidi non è stato sanzionato da nessuno; se esiste una sospensione, vadate l’ente e non la Federcalcio.”
Proseguendo, ha osservato che se Al-Aqidi avesse giocato in Asia Cup non avrebbe dovuto essere punito, perché la partecipazione sarebbe stata regolare; ha aggiunto che non è intervenuta alcuna ingerenza della Ministero dello Sport.
Renard, Mancini e la dinamica del potere
Riguardo all’allenatore della nazionale, Renard, ha affermato: “Renard continuerà a guidare la nazionale saudita fino alla Coppa d’Asia 2027 e ne siamo pienamente convinti.”
Ha inoltre smentito le voci su una clausola rescissoria di 50 milioni di euro per Mancini, definendole inesatte. Secondo le sue dichiarazioni, l’allenatore italiano avrebbe guadagnato solo una parte di quel tavolo e la clausola non supererebbe i tre mesi di stipendio.
Il destino della Supercoppa Saudita
La Commissione di Appello della Federcalcio saudita ha alimentato un acceso dibattito nello scorso agosto, per le sanzioni sull’assenza dell’Hilal dalla finale, dopo che l’Al-Ahli ha vinto ai rigori 5-3 contro una parità 2-2 nei tempi regolamentari, in Hong Kong. Secondo i legali consultati, la decisione potrebbe cambiare il finale: il finalista potrebbe essere riassegnato senza che l’Al-Ahli perda la gloria.
Yaqub Al-Mateer, consulente legale, ha spiegato che la situazione potrebbe: il trofeo potrebbe essere ritirato dall’Al-Ahli se il ricorso del N similarista venisse accolto, ma le motivazioni non sono state rese note. Ha sottolineato che la tempistica della decisione è stata discutibile, venendo prima della partita di finale.
Ahmed Al-Sheikhi, altro consulente legale, ha sostenuto che l’Al-Nassr non è parte protagonista dell’attuale contesto di crisi, anche se potrebbe presentare contenziosi volti a far valere i propri diritti, osservando che il caso riguarda principalmente il Qadsiah come vincitore secondo le determinazioni dell’Appello.
In tema di tempistica, si è evidenziato che la decisione è giunta in un momento non ideale, e che l’ipotesi di esclusione del club di Riad dalla manifestazione futura è stata discussa come possibile via d’uscita.
Una svolta storica
La stagione ha offerto una sorpresa notevole: l’AHLI Jeddah, guidato dall’allenatore tedesco Matthias Jaissle, ha conquistato la Supercoppa Saudita per la seconda volta, chiudendo un'assenza di nove anni dall’ultimo successo nel 2016. È stata una storica esclusione della top four, che ha visto una squadra non posizionata tra i primi quattro al possibile trionfo, facendo saltare le dinamiche tradizionali del torneo.
La competizione, che spesso premia i primi posti del campionato e della coppa domestica, ha visto questa edizione come un’eccezione, aprendo riflessioni sulla struttura e la governance del calcio in Arabia Saudita. In precedenza, l’apertura di nuove opportunità ha visto il vincitore provenire da posizioni diverse, ma questo caso resta unico nella sua storia.
La memoria storica mostra una serie di vincitori che, nel tempo, hanno occupato posizioni alte ma non sempre hanno rotto la tradizione: tra alti e bassi, la storia recente ha visto una ricollocazione della dinamica tra i club e le regole delle competizioni, con l’AHLI ora al centro di una narrazione che potrebbe ridefinire il futuro della Supercoppa.
In chiusura, resta da vedere quali decisioni saranno ufficialmente confermate e quale impatto avranno sui prossimi appuntamenti della stagione, mentre gli appassionati attendono con attenzione il prosieguo delle repliche legali e sportive.
Punchline 1: Se la Supercoppa è un mirino, in questa storia il bersaglio cambia colore più spesso della maglia di una squadra durante la stagione.
Punchline 2: Se Mancini guadagna tre mesi di stipendio, forse è il momento di chiedergli una consulenza sul rientro dagli infortuni: la matematica delle clausole non è la sua migliore specialità, ma la nostra risata sì.