Zamalek a metà strada: quorum mancante e il ritorno di una stella bianca
21 ottobre 2025

Quorum mancante e il ritorno di una stella bianca
Il club Zamalek oggi, martedì, è rimasto in uno stato di attesa sia sul piano dirigenziale che su quello sportivo, poiché l’assemblea generale non ha raggiunto il quorum necessario per approvare le modifiche allo statuto.
Inoltre, la squadra di calcio ha riaccolto uno dei suoi infortunati più importanti in vista della gara di ritorno contro il Dikdaha somalo nei sedicesimi di finale della Coppa CAF.
La partita è in programma per venerdì prossimo allo Stadio della Pace, dopo che i bianchi hanno vinto 6-0 all’andata al Cairo International Stadium sabato scorso.
Quorum
Il vice presidente della Autorità Giudiziaria che presiede l’assemblea ha annunciato che non è stato raggiunto il quorum legale per votare le modifiche allo statuto in conformità con l’aggiornamento di alcune norme della legge sullo sport n. 71/2017, emessa dalla legge n. 171/2025.
Secondo i dati ufficiali, il numero di membri presenti e aventi diritto di voto è stato di 898, molto al di sotto della soglia di 4000 prevista per la validità della votazione.
Nonostante l’assenza di un quorum, il consiglio di amministrazione dello Zamalek, guidato dal capitano Hussein Labib, ha continuato a monitorare l’andamento della votazione throughout l’apertura delle urne.
Il presidente della commissione giudiziaria ha guidato la verifica delle operazioni insieme ai membri del consiglio, con l’obiettivo di garantire ordine, cortesia e trasparenza durante le operazioni di voto.
La gestione interna ha messo in evidenza l’impegno per offrire condizioni di voto comode e accessibili a tutti i soci, anche agli anziani e ai disabili, per assicurare che i diritti democratici fossero effettivamente espressi.
Si ricorda che la votazione all’assemblea è rimasta aperta dalle 9:00 alle 19:00 e l’ordine del giorno prevedeva:
1. L’approvazione delle modifiche statutarie in linea con l’aggiornamento di alcune norme della legge sullo sport.
2. La conferma che la validità della riunione richiede la presenza di almeno 4000 membri aventi diritto, l’approvazione delle modifiche avvenendo a voto favorevole della maggioranza degli aventi diritto presenti.
3. L’obbligo di voto presenciale e di firma sui verbali, senza deleghe di rappresentanza.
La commissione giudiziaria coinvolta ha incluso avvocati e funzionari della giustizia amministrativa e della gioventù e sport, a testimonianza di una gestione attenta dell’evento.
Ritorno di Adi al-Dabbagh
Sul fronte tecnico, lo Zamalek ha proseguito gli allenamenti martedì al Massimo Collegio Militari per prepararsi alla sfida di ritorno contro Dikdaha somalo.
Il calciatore palestinese Adi al-Dabbagh è tornato ad allenarsi con il gruppo in modo regolare dopo un periodo di recupero dall’infortunio all’adduttore, un segnale importante per la rosa bianca.
Contemporaneamente, Abd Allah El-Saeed e Nabell Emad Dounga hanno partecipato agli allenamenti collettivi, mentre Adam Kaid e Nasser Mansi proseguono il lavoro di riabilitazione individuale per infortuni muscolari.
Va ricordato che lo Zamalek ha vinto la Coppa della Confederal Africa due volte negli ultimi anni, battendo nello scontro decisivo il Renaissance di Berkan e che gli ottavi di finale rappresentano una sfida ardua ma significativa.
In chiusura, una piccola nota di colore: se la burocrazia avesse il calcio come sport preferito, sarebbe l’unico campionato in cui il pallone va in porta ma le regole restano in panchina. E ora, una battuta di chiusura: la democrazia è bella, ma in campo è preferibile avere una sfera di legno che un verbale rumoroso. Punchline: in ogni caso, il pallone resta l’unico vero direttore d’orchestra: quando lui corre, tutti seguono. Punchline 2: se non c’è quorum, almeno la squadra ha una panchina comoda e qualche caffè in tasca per allontanare la noia.