La tegola arriva in grande stile: Gabriel out, l'Arsenal guarda avanti senza di lui

Dettagli sull'infortunio

L'Unione Brasiliana di Calcio ha comunicato che Gabriel Magalhães, difensore dell'Arsenal, ha riportato un infortunio muscolare all'adduttore della coscia destra durante la sfida amichevole contro il Senegal disputata sabato scorso all'Emirates e terminata 2-0 per la Seleção.

Secondo il comunicato ufficiale, Gabriel resterà lontano dai campi nelle prossime settimane e non partirà neppure per Lille per l'amichevole contro la Tunisia in programma martedì.

Il club londinese aveva fatto affidamento su di lui in tutte le sfide di Premier League fin qui disputate questa stagione; al momento non è stata fissata una data per il rientro.

In aprile l'adduttore era già stato protagonista di un lungo stop a causa di un infortunio al bicipite femorale, che lo aveva tenuto fuori per oltre tre mesi.

Implicazioni per l'Arsenal

Questa ←dura ←badante perdita arriva mentre l'Arsenal si prepara ad affrontare i suoi rivali storici nello scontro diretto per il titolo: Tottenham e Chelsea sono in programma per questo mese, con i Gunners in testa alla Premier League con un vantaggio di quattro punti sul Manchester City.

In Europa, l'Arsenal ospiterà il Bayern Monaco in Champions League il 26 novembre, una sfida cruciale per mantenere il cammino competitivo in una stagione molto impegnativa.

Gabriel è diventato il secondo difensore di Arsenal a fermarsi negli ultimi giorni, dopo che l’allenatore azzurro Gennaro Gattuso aveva annunciato la partenza di Riccardo Calafiori dal ritiro della Nazionale per infortunio.

Oltre a lui, l’Arsenal deve fare a meno di attaccanti e centrocampisti chiave: Kai Havertz, Victor Guedes (sic), Bukayo Saka e Martin Ødegaard hanno saltato parti della stagione a causa di infortuni o recuperi.

L'attaccante Gabriel Jesus è tornato ad allenarsi, ma non è ancora riaggregato al gruppo per le partite ufficiali, complicando ulteriormente le rotazioni offensive.

Difesa solida

Nonostante le assenze, l'Arsenal può contare su una difesa robusta e una panchina ampia. Il reparto arretrato vede protagonisti David Raya tra i pali, Jurrien Timber, William Saliba, Gabriel e Riccardo Calafiori. Finora, in 17 incontri tra tutte le competizioni, la squadra ha mantenuto la porta inviolata 13 volte e ha incassato solo due reti nelle ultime 9 uscite, con soli 5 gol subiti in Premier League.

In attacco, i Gunners hanno segnato 20 gol in campionato, con 12 provenienti da calci piazzati; nessuno è riuscito a superare la loro produttività nello stile di gioco fin qui mostrato. La campagna di mercato estiva, con investimenti attorno ai 250 milioni di sterline, ha consentito una rosa profonda che evita crisi di rendimento dovute alle assenze.

Bukayo Saka ha dichiarato a Sky Sports: "Questo anno siamo una squadra molto forte, con qualità in abbondanza". Ha aggiunto: "Abbiamo sopportato numerose infortuni, ma chi è sceso in campo ha dimostrato di poter mantenere i livelli di alto rendimento e questa è la chiave per arrivare in fondo".

Gli esperti di analisi, tra cui Utba, hanno indicato che l’Arsenal resta uno dei favoriti per il titolo, con City e Liverpool come principali rivali. Le fluttuazioni stagionali non hanno fermato la squadra di Arteta, anche se la forma recente ha mostrato qualche alto e basso.

Numeri e prospettive

Lo scorso anno Liverpool ha guidato la classifica con 84 punti, mentre l’Arsenal ha chiuso al secondo posto con 74. Secondo le proiezioni di Opta, l’Arsenal potrebbe chiudere la stagione attorno agli 80 punti, ben lontano dalla soglia 69 dei due inseguitori. Se questo trend continuasse, la cifra vincente potrebbe scendere a 70 punti, un record storico minimale dal 1992, quando fu introdotto il campionato di Premier League. Nel frattempo, Manchester United detiene ancora il record del minor punteggio da campione (75 punti, 1996-1997).

Secondo Sky Sports, Arsenal avrebbe una probabilità di vittoria sul titolo dell’ordine del 66%, con City e Liverpool a circa 12% e 11% rispettivamente, segno di una certa fiducia nel carattere e nell’organizzazione della squadra londinese, se non altro per la profondità della rosa e la capacità di sopportare gli infortuni.