Leoni in attesa: Regragui traccia la formazione marocchina per l’AFCON tra Saïss, Ziyech e Boufal
3 octobre 2025

Prospettive sulla rosa per l’AFCON
Il commissario tecnico Walid Regragui ha inviato segnali chiari su come sarà la lista dei Leoni dell’Atlante per la prossima Africa Cup of Nations, definendo i ruoli di chi viene chiamato “Falchi neri” e puntando sui tre elementi che hanno giocato in Qatar: Romain Saïss, capitano della squadra, Hakim Ziyech, capocannoniere attuale, e Sofiane Boufal, attaccante di Saint-Gilloise. L’obiettivo è mettere in chiaro chi potrà portare leadership e qualità in un confronto che sarà particolarmente competitivo.
La manifestazione si svolgerà in Marocco dal 21 dicembre 2025 al 18 gennaio 2026, offrendo ai tifosi di casa una vetrina unica. Regragui ha sottolineato che la scelta della rosa terrà conto non solo dei nomi, ma anche della forma e della disponibilità per l’impegno che attende la nazionale.
Situazione dei singoli
Saïss fuori per infortunio
Quanto annunciato da Regragui è stato chiaro: Romain Saïss, capitano del gruppo e punto di riferimento in campo, sarà assente dal Can in virtù di un infortunio. “Saïss è una guida per noi e avrei voluto vederlo in questo raduno, ma l’infortunio al club lo tiene lontano dalla nazionale”, ha dichiarato il tecnico.
Il CT ha aggiunto che Saïss è seguito da vicino e che, quando recupererà la forma, sarà benvenuto nel gruppo: la sua maturità e il carisma in campo restano elementi fondamentali per l’equilibrio della squadra.
La questione Ziyech
In merito a Hakim Ziyech, Regragui ha espresso amarezza per la situazione di indisponibilità contrapposta al proprio progetto sportivo. “Ziyech è un capitano e un attaccante di grande peso, ha dato molto al Marocco. Purtroppo non ha ancora trovato un club e questo complica la sua partecipazione al raduno”, ha spiegato il tecnico.
Il ct ha comunque insistito sul fatto che Ziyech resta nel radar: se dovesse trovare una sistemazione entro i tempi giusti, potrebbe rientrare tra le sue valutazioni, ma finora la strada è impervia.
Boufal tra presente e futuro
Per Boufal, l’analisi non è rosea: il giocatore di Saint-Gilloise è stato oggetto di valutazione, ma non rientra ora nelle preferenze di Regragui a causa delle scelte tattiche e delle condizioni dei compagni a disposizione.
“Boufal è un giocatore di qualità e resta una risorsa, ma in questo momento la priorità va agli elementi pronti all’azione e in piena forma per l’Africa Cup”, ha dichiarato il tecnico.
Situazione di Boufal e l’impatto della profondità di squadra
Nel frattempo, l’attenzione si è spostata su come la squadra possa sopperire alle assenze e mantenere la fluidità offensiva. Regragui ha insistito sul fatto che la rosa deve offrire soluzioni reali e che la competizione richiede una gestione oculata delle risorse disponibili.
Mohamed El-Chaïbi e la gestione delle opportunità
Un’altra nota significativa riguarda Mohamed El-Chaïbi, valutato come elemento che potrebbe meritare attenzione in un contesto diverso. Regragui ha ricordato che l’equilibrio tra esperienza e opportunità per i giovani è cruciale per la costruzione di una squadra competitiva, soprattutto in vista di un torneo così intenso.
“Non giudicherò i giocatori solo per le statistiche individuali, ma per l’impatto che hanno sul gruppo e per la capacità di spingere insieme verso un obiettivo comune”, ha concluso il ct.
Prospettive per l’AFCON e chiusura
In chiusura, Regragui ha ribadito l’importanza di essere pronti al massimo livello per un torneo che si disputerà “in casa” e che potrebbe dare al Marocco una nuova grande opportunità di trampolino per il futuro. La rosa sarà definita in base a chi è disponibile, al livello di forma e all’apporto che ogni singolo può offrire al gruppo, con la consapevolezza che la strada sarà impegnativa ma stimolante.
Con una sinergia tra leadership, talento e una gestione attenta delle assenze, il Marocco sembra determinato a prendere sul serio l’appuntamento africano. E se la fortuna non è dalla loro parte, almeno la battuta del tecnico resta: “se non vinciamo, facciamo ridere la gente, ma non prima di 90 minuti di partita!”