Ottobre di fuoco per l’Al-Ittihad: due classici e una prova asiatica all’orizzonte
1 octobre 2025

All’inizio della stagione, l’Unione di Jeddah ha visto una transizione dalla supremazia a un rallentamento che ha deluso i tifosi, che si aspettavano una reazione netta dal campione in carica.
La breve pausa internazionale di ottobre potrebbe offrire al club l’opportunità di ricaricare le energie, soprattutto perché la squadra è ancora in cerca di un nuovo tecnico dopo l’allontanamento di Laurent Blanc in seguito alla sconfitta contro l’Al-Nassr nel derby della quarta giornata.
In ottobre l’Al-Ittihad dovrà affrontare impegni importanti in tutte le competizioni, mettendo a dura prova la tenuta fisica e mentale della rosa e aumentando la pressione sul nuovo allenatore qualora i risultati non arrivassero.
Anteprima delle sfide di ottobre
La partita contro l’Al-Fayha del 17 ottobre potrebbe essere la più agevole tra quelle in programma, poiché dopo la pausa internazionale la squadra è teoricamente favorita.
Successivamente l’Unione volerà in trasferta per affrontare di nuovo l’Al-Fayha; quest’ultima ha mostrato segnali di forma positiva, tra cui una vittoria preziosa contro l’Al-Fateh nell’ultimo turno.
Il 20 ottobre l’Al-Ittihad giocherà in trasferta contro l’Al-Shorta iracheno, ospitando una sfida cruciale nella terza giornata della AFC Champions League e cercando di ritrovare compattezza a livello continentale.
Con due sfide successive in Asia e poi il doppio derby contro i rivali regionali, l’Al-Ittihad è chiamato a rispondere alle attese del pubblico e a dimostrare che la fatica già accumulata non si traduca in una nuova battuta d’arresto.
Il 24 ottobre l’Unione ospiterà l’Al-Hilal allo stadio Al-Inma nella sesta giornata di Roshen, scommettendo sulla continuità del rendimento contro il vecchio classico, con il tecnico avversario che potrebbe guidare una cornice tattica diversa.
Quattro giorni dopo l’Al-Ittihad sarà ospite dell’Al-Nassr negli ottavi di Coppa del Re Arabian, con l’obiettivo di riscattarsi dalla sconfitta nell’ultima sfida e di dare una svolta al periodo complicato. La sorte del nuovo allenatore sarà inoltre misurata dalle prestazioni in queste partite, dove la gara contro l’Al-Nassr è sempre stata una cartina di tornasole.
Nella lettura complessiva, ottobre potrebbe essere il mese che definisce il corso della stagione: se la squadra riuscirà a ritrovare ritmo, compattezza e continuità, potrebbe superare le difficoltà attuali e rilanciare le proprie ambizioni; in caso contrario, i segnali negativi potrebbero prolungarsi e contribuire a una fase di crisi più ampia.
Oltre al campo, la pressione esterna resta alta: tifosi, media e dirigenti attendono risposte rapide, soprattutto in ottica di una gestione stabile del club e di un progetto tecnico coerente.
Se la squadra correggerà i difetti difensivi, migliorerà la gestione delle situazioni di palla inattiva e riuscirà a capitalizzare le opportunità in fase offensiva, le prospettive per il prosieguo della stagione potrebbero aprirsi in modo più sereno.
Capitolo finale: l’ottimismo resta legato all’equilibrio tra gestione fisica e maturità mentale, elementi spesso decisivi in partite di alto livello e in un calendario davvero fitto.
Analisi delle chiavi: forma, pressioni e scelta tecnica
La squadra dovrà dimostrare una crescita fisica: l’impiego intenso, la gestione delle energie e la resistenza agli sforzi prolungati saranno decisive per evitare ricadute e infortuni.
La gestione della pressione, sia interna che esterna, sarà altrettanto cruciale: le aspettative dei tifosi hanno retto finora, ma eventuali passi falsi potrebbero aumentare lo stress sul nuovo tecnico e sulla rosa.
In questa fase la stabilità tattica è fondamentale: l’allenatore deve decidere rapidamente sulle linee, sulle rotazioni e sulle soluzioni offensive che consentano di trasformare le occasioni in gol.
Infine, la fase continentale richiede una gestione oculata delle risorse: l’Al-Ittihad deve mostrare di poter reggere ritmi elevati tra campionato e ACL senza indebolire le prestazioni in nessuna competizione.
Se si raggiungerà una migliore condizione fisica, si manterrà una linea difensiva più efficiente e si sfrutteranno al meglio le occasioni da gol, le prospettive potrebbero rientrare in una cornice positiva anche per il proseguo della stagione.
Errore, tempismo o fortuna non mancano: resta viva la speranza che ottobre sia il mese della svolta, ma servono risultati concreti per trasformare le promesse in realtà.
In conclusione, l’Al-Ittihad ha le carte per risalire la china: ora tocca al gruppo dimostrare che questa è la stagione giusta per ritrovare equilibrio e ambizioni.