Prima della Coppa Araba, Toutan minaccia il ritiro e mette nel mirino la Lega dei Club
28 ottobre 2025
Contesto e minaccia di ritiro
Toutan, allenatore della nazionale egiziana in vista della Coppa Araba ospitata dal Qatar, ha rilasciato dichiarazioni taglienti prima dell’inizio del torneo previsto dal 1 al 18 dicembre.
La disputa con la Lega dei Club e il calendario
L’Egitto è inserito nel gruppo 3 con Giordania ed Emirati Arabi Uniti, oltre al vincente tra Kuwait e Mauritania; la sfida è l’assenza di coordinamento tra la campagna di preparazione e gli impegni di club. A intensificare la tensione è l’annosa questione di chi decide quando si gioca: la Lega dei Club ha già fissato match del club Pyramids contro Kahraba Ismailia e Petrojet per il 3 e 6 dicembre, coincidenti con l’inizio della preparazione della Seleção.
Toutan ha visitato il club per discutere l’innesto dei giocatori nella lista dei convocati, ma la dirigenza ha chiesto il rinvio delle gare per permettere l’allontanamento dei talenti verso la nazionale. Esercita una certa ironia quando aggiunge che “il calcio non è una consegna a domicilio: ci vuole coordinazione” – una frase che fa sorridere ma resta legata a una questione molto seria.
Stato dei preparativi e problemi sui campi
Nella conferenza televisiva, Toutan denuncia un peggioramento della situazione, accusando la Lega di mancare di rispetto al team nazionale. Sottolinea che ha inviato il piano di preparazione, ma la Lega l’ha “assunto” come termine di scarto, mettendo in discussione la logica di utilizzare le partite per la costruzione della squadra.
“Dobbiamo essere rispettati: giochiamo per l’Egitto e non è accettabile che la preparazione sia ostacolata”, afferma. Ribadisce inoltre che i club dovrebbero adeguarsi ai tempi della nazionale e non imporre i propri calendari, per non trasformare la Coppa Araba in un “campionato di contromisure”.
Ax e rischio di una scelta drastica
Toutan aggiunge che club come Al Ahly, Zamalek e Pyramids hanno impegni internazionali fino al 30 novembre, lasciando poco margine per l’allenamento della squadra egiziana che esordirà il 2 dicembre. Se la situazione dovesse permanere, preannuncia il possibile ritiro dal ruolo di tecnico, dichiarando di non voler subire ulteriori offese e di voler proteggere un gruppo giunto all’attenzione del pubblico per la sua qualità.
Quotidiano sui campi di allenamento e risposte
Un’altra questione riguarda la disponibilità degli impianti: la squadra trovava difficoltà a trovare stadi idonei per gli allenamenti, con alcuni impianti non disponibili o destinati ad altre attività commerciali. Toutan ricorda che la situazione in Marocco per la Coppa del Mondo è molto diversa: “in Egitto servono strutture adeguate per allenare una squadra competitiva”.
Si chiude con una nota sulle attività della “seconda squadra” dell’Egitto guidata da Toutan, che ha disputato partite amichevoli e tornei all’estero, includendo giocatori provenienti dal Pyramids e altri club, a supporto della costruzione della rosa per il torneo in Qatar.
Altre considerazioni finali
La discussione ruota intorno all’equilibrio tra club e nazionale, al diritto di preparazione e al dovere di onorare lo spirito sportivo nazionale. Il procuratore può offrire soluzioni; però il tempo stringe e la Coppa Araba è alle porte.
Punchline finale: Se il calendario è la tua arma, Toutan è pronto a sparare una raffica di compromessi; e se l’elenco dei campi non si allinea, la battaglia sull’erba arriva al botto come una battuta di uno che non sa scalare la gittata del pallone.
Seconda battuta: il calendario è un mirino, e Toutan tiene la mira puntata: se non cambiano le cose, il nostro allenatore potrebbe fare fuoco di copertura proprio sull’orologio del torneo.
