Renard guida la tattica: la Saudia mette a segno una rimonta e alza i fari su Al-Dawsari
9 ottobre 2025

Analisi della sfida
Nella prima gara del playoff asiatico per il Mondiale, l'Arabia Saudita ha ribaltato lo svantaggio contro l'Indonesia, imponendosi 3-2 e blindando una buona posizione in vista del turno successivo.
La vittoria porta una strettoia positiva per il percorso di qualificazione, con la sfida contro l'Iraq in programma il 14 ottobre che potrebbe decidere parte del cammino verso la fase finale.
Commenti delle leggende
Sami Al‑Jaber ha elogiato la gestione di Renard, sottolineando la scelta di giocatori che disputano regolarmente le proprie partite di club e hanno garantito equilibrio nell’undici iniziale.
Al‑Jaber ha aggiunto: "L’importanza dei tre punti è chiara; questa qualificazione sembra meno ardua delle fasi precedenti. Abbiamo attraversato momenti difficili contro Giappone, Australia e persino l’Indonesia, ma ora quel 3-2 ci avvicina notevolmente all’obiettivo".
Ha proseguito: Renard ha letto la partita in modo eccellente, puntando su elementi che giocano insieme con continuità ed equilibrando le scelte tra titolari e inserimenti mirati.
In particolare ha lodato Saleh Abu Al‑Shamat, autore del gol iniziale, definendolo come potenziale astro nascente se continuerà a rendere a quel livello: "Ha mostrato spunti individuali molto interessanti”.
In merito alle sostituzioni, Al‑Jaber ha osservato che Renard ha cercato di mantenere l’assetto offensivo includendo giocatori che militano regolarmente con i loro club, come Nasser Al‑Dosari, per offrire continuità e dinamismo.
Un commento particolare è arrivato sul 23enne Al‑Dawsari: si è detto che, nonostante la giovane età, possa guidare l’attacco in questa fase, ma resta un’attenta valutazione sulla sua condizione fisica attuale.
Sfide e cartellini
Durante i minuti finali, Mohammed Kanno è stato ammonito due volte in rapida successione, un episodio che ha complicato la gestione della partita per l’Arabia Saudita e ha acceso il dibattito sul controllo delle provocazioni difensive.
Sami Jaber ha scherzato sul futuro: "Le prossime partite potrebbero richiedere arbitri europei o sudamericani, magari così smetteranno di capire cosa dice Keno".
Prospettive fisiche e tattiche
La discussione si è spostata sull’atletismo di Salem Al‑Dawsari, considerato da alcune voci come in leggera flessione rispetto ai giorni migliori. Rimane però una risorsa di altissimo livello, capace di cambiare l’inerzia delle partite con una singola giocata.
Abbas Abdulghani ha aggiunto che l’inizio della partita ha aumentato la pressione sui giocatori e ha espresso l’esigenza di non ricadere negli errori contro avversari ostici come l’Iraq. Ha anche rilanciato l’idea di aprire gratuitamente gli spalti per la partita contro l’Iraq, per dare energia agli azzurri del deserto.
In chiusura, Abdulghani ha sottolineato l’importanza del ritorno di Al‑Dawsari al massimo della forma e la necessità di mantenere alta la concentrazione per le prossime sfide, ricordando che la crescita del calcio asiatico impone standard sempre più elevati.
Caption finale: la rimonta saudita mostra carattere e disciplina, ma la strada è lunga e le prossime partite testeranno davvero la tenuta mente-muscolo della selezione.
Punchline 1: se Renard è il cecchino della tattica, i difensori avversari hanno già lamentato la mancanza di cartellini… in cassa integrazione per una stagione intera.
Punchline 2: e se l’arbitro diventa europeo o sudamericano, forse finalmente capiranno cosa intende dire Keno… o almeno non dovremo tradurre in tempo reale!