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Ritigi in Arabia: Ronaldo il migliore senza dubbio e la Saudita che ricorda l’Argentina

23 ottobre 2025

Ritigi in Arabia: Ronaldo il migliore senza dubbio e la Saudita che ricorda l’Argentina
Matteo Ritigi all’ingresso della Saudi Pro League con l’Al‑Qadsiah, tra speranze e nuove sfide.

Trasferimento e prime impressioni

L'italiano Matteo Ritigi, giocatore del Al-Qadsiah e ex capocannoniere della Serie A, ha parlato del passaggio al campionato saudita, della sua nuova esperienza e ha elogiato quanto visto finora, ritenendo la scelta azzeccata.

Ritigi, arrivato dall'Atalanta in una trattativa valutata intorno ai 65 milioni di euro, ha sottolineato che la Saudi Pro League ospita molti giocatori di alto livello.

In un’intervista televisiva ha aggiunto: "Per me Cristiano Ronaldo è senza dubbio il migliore della lega saudita, perché ciò che fa qui è pazzesco".

Riguardo la lotta per la classifica marcatori, ha detto: "Devo lavorare molto, sono ancora parte di una nuova realtà; la stagione scorsa ero capocannoniere in Serie A, l’atmosfera è diversa, ma l’obiettivo principale è aiutare il Al‑Qadsiah a segnare, non necessariamente vincere il titolo di miglior cannoniere".

La vita in Arabia

Ritigi ritiene che vivere in Arabia Saudita sia tranquillo e piacevole, soprattutto nella regione orientale dove si trova l’Al‑Qadsiah; l’atmosfera gli ricorda l’Argentina, anche se la sera sembra che la giornata sia già finita quando il tempo scorre veloce.

Ha confidato di amare la cucina saudita, ha provato ristoranti locali e scoperto piatti interessanti, sperando di non esagerare con le porzioni.

La strada verso il Mondiale

Ha espresso congratulazioni alla nazionale saudita per la qualificazione ai Mondiali, ritenendola meritata; sull’Italia spera che gli Azzurri tornino presto a disputare un Mondiale, perché l’assenza dell’Italia ai prossimi tornei sarebbe una perdita per i tifosi italiani.

Ha spiegato poi il motivo della scelta di rappresentare l’Italia: Mancini lo contattò e vide in lui potenzialità immediate; non aveva voglia di aspettare ulteriormente e decise di accettare l’invito.

Ha aggiunto: "Non avevo bisogno di giustificare la mia scelta, Mancini conosceva bene le mie capacità".

Mancini, Al‑Qadsiah e la competitività del campionato

Sul suo rapporto con Mancini, Ritigi ha detto di non aver ricevuto consigli diretti, ma che Éki Fernández lo convinse a unirsi al progetto saudita. Ha spiegato che la decisione finale fu guidata dall’interesse del club e da condizioni contrattuali valide.

Ritigi ha ricordato che il campionato è molto competitivo, con diversi club capaci di vincere trofei: non esiste un monopolio e l’obiettivo è posizionarsi per l’accesso alle competizioni asiatiche. Sottolinea la necessità di lavorare con umiltà e senza promesse irrealistiche.

Per quanto riguarda le responsabilità, ha detto: "La competitività non è facile, ma abbiamo una squadra fantastica e giocatori di grande livello; se riusciremo a mantenere la psicologia giusta, i risultati arriveranno".

In chiusura, ha ribadito la fiducia nel progetto del club e nel potenziale di crescita della Saudi Pro League, pur ricordando che i piani restano realistici e basati sul lavoro quotidiano.

“Se Ronaldo è il migliore, Ritigi è qui per costruire una storia insieme” — battuta finale non ufficiale, ma che dice molto sulla fiducia nel presente e nel futuro della sua avventura. E se la palla gira troppo, basta una battuta tagliente: a chi gioca a lungo con lui, l’umorismo serve quanto il fiuto del gol. E per terminare, una seconda battuta: qui in Arabia Saudita la dieta è semplice: gol, assist e magari una bella shawarma per festeggiare ogni vittoria.”

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Sofia Soso

Sono Sofia Soso, giornalista sportiva italiana nata nel 1996. Appassionata di immersioni subacquee, pittura su seta e canto lirico, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

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