Siakam trascina gli Indiana Pacers tra infortuni e nervi sciolti verso la prima vittoria della stagione
2 novembre 2025
Andamento della partita
Il camerunense Pascal Siakam ha guidato i Pacers di Indiana, martellati dagli infortuni, verso la prima vittoria della stagione segnando una tripla nei secondi finali contro i Golden State Warriors, 114-109, sabato sera nella NBA.
Siakam si è imposto come secondo miglior marcatore della serata, chiudendo con 27 punti, 5 rimbalzi e 3 assist; Aaron Nesmith ha totalizzato 31 punti, massimo in carriera, con 6 rimbalzi, e Quinton Jackson ha aggiunto 25 punti, anch’essi tra i migliori della stagione. Insieme hanno contribuito a interrompere una serie di 5 sconfitte consecutive per Indiana.
La rimonta è arrivata a metà dell’ultimo quarto, quando i padroni di casa sono passati da 93-104: la stella degli ospiti Stephen Curry aveva segnato una tripla e guidato i Warriors, ma Indiana ha risposto con un parziale di 21-5 per ribaltare la situazione.
Siakam, già campione NBA nel 2019 con i Toronto Raptors, ha fornito la zampata decisiva con una tripla a 37 secondi dalla sirena che ha portato il punteggio sul 112-109. Ha aggiunto che lavora per giocare con intensità e per sostenere la squadra, trasmettendo fiducia ai compagni.
Quinton Jackson ha firmato una giocata difensiva e offensiva importante, mentre Nesmith ha chiuso la sua prestazione con 31 punti, contribuendo a chiudere la gara. L’azione di squadra ha permesso ai Pacers di interrompere la serie di sconfitte e di tornare a lottare per le posizioni di vertice della classifica.
La serata ha mostrato quanto sia importante la profondità del roster: anche se l’infortunio ha decimato la squadra, i Pacers hanno trovato risorse in giocatori che hanno alzato il livello della prestazione complessiva.
Siakam ha poi spiegato che la chiave è restare uniti e giocare con determinazione. Ha detto di voler mantenere la fiducia e di credere nelle possibilità del gruppo, soprattutto in una stagione lunga e difficile. Jackson ha dichiarato che la squadra ha trovato motivazione e ritmo offensivo, restando concentrata fino all’ultimo possesso.
In altre partite della notte, Zach LaVine ha guidato i suoi con 31 punti e DeMar DeRozan ne ha aggiunti 29, aiutando i Sacramento Kings a una vittoria molto combattuta contro i Bucks. Schroder e Sabonis hanno chiuso entrambi a 24 punti, con Sabonis che ha raccolto 13 rimbalzi. Non è bastato ai Bucks l’apporto di Giannis Antetokounmpo, che ha totalizzato 26 punti e 11 rimbalzi.
Julius Randle ha guidato i Minnesota Timberwolves a una vittoria contro i Charlotte Hornets, con 30 punti; Kevin Durant ha brillato per gli Houston Rockets contro i Boston Celtics, segnando 26 punti, in una notte in cui gli Rockets hanno raccolto la terza vittoria in cinque gare.
Orlando Magic hanno avuto la meglio sui Washington Wizards 125-94, grazie ai 28 punti di Paolo Banchero e ai 25 di Franz Wagner. In Messico City, Jalen Duren ha segnato 33 punti guidando Detroit Pistons al 122-110 contro Dallas Mavericks; questa è stata la quindicesima partita della stagione regolare NBA disputata in Messico, che ha accolto anche 19 amichevoli.
Atlanta Hawks hanno annunciato che Trae Young mancherà diverse settimane a causa di una distorsione al legamento collaterale interno del ginocchio destro. Young, 27 anni, era in campo quattro volte questa stagione prima dell’infortunio; le sue medie restano importanti, ma l’assenza si farà sentire.
Ja Morant dei Memphis Grizzlies è stato sospeso per una partita a seguito di commenti considerati offensivi dopo la sconfitta contro i Los Angeles Lakers; Morant ha terminato con 8 punti contro i Lakers e ha poi criticato la gestione della squadra, affermando che potrebbe esserci più impegno da parte del team. Con il ritorno delle partite, i draw saranno pronti a rispondere con nuove risposte sul campo.
In chiusura, la notte ha ricordato che la stagione è lunga e che la resilienza è la chiave. I Pacers hanno mostrato di avere una combinazione di giocatori pronta a farsi avanti anche quando la fortuna non sorride, e la lega resta imprevedibile come una tripla di Curry all’ultimo respiro. Punchline finali: se la pallacanestro fosse una dieta, Indiana avrebbe tagliato gli zuccheri e optato per canestri all’ultimo tiro; se gli infortuni fossero segnali di rete, la NBA sarebbe sempre online ma spesso con il segnale debole.