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Spalletti mette in guardia sulla pressione e la Juventus risponde: Vlahović richiama l’ordine

2 novembre 2025

Spalletti mette in guardia sulla pressione e la Juventus risponde: Vlahović richiama l’ordine
Spalletti alla guida della Juventus durante Juve-Cremonese

Contesto della partita e sviluppo tattico

La Juventus guidata da Luciano Spalletti, di recente entrato in panchina, ha vinto 2-1 contro Cremonese nell’anticipo della decima giornata di Serie A. L’esordio è stato segnato da una fase di consolidamento tattico: il tecnico ha mantenuto il classico schema 3-5-2, ma ha sperimentato alcune corporature di gioco con Teun Koopmeiners che agisce come mezzala profondo e creativa nel cuore del centrocampo.

La gara ha visto protagonisti i due esterni offensivi: Filip Kostič ha siglato al minuto 85, accelerando i controlli iniziali, e Andrea Cambiaso ha raddoppiato nel secondo tempo. Cremonese ha risposto con un gol nel finale grazie a Jamie Vardy, provando a rivoltare la partita e a mettere in difficoltà la Juve in ripartenza.

Spalletti ha spiegato, senza entrare in eccessivi dettagli tattici, che l’obiettivo è una gestione della palla più fluida e una gestione migliore dei tempi durante la partita. L’ingresso di Koopmeiners ha favorito una maggiore presenza a centrocampo, con l’idea di avere un uomo in più in fase di costruzione e di sfruttare l’ampiezza del campo per creare superiorità numerica.

Analisi delle fasi di gioco e impressioni sull’organizzazione

La squadra ha mostrato buone qualità di coordinazione e lucidità nella comunicazione tra reparto offensivo e centrocampo. Koopmeiners è stato meno avanzato rispetto ad altre uscite, risultando più difensivo solo quando necessario, permettendo una gestione più ordinata delle transizioni rapide e delle ripartenze avversarie. È emersa la necessità di migliorare le uscite dalla difesa per evitare lanci lunghi facili da intercettare dalla linea difensiva avversaria.

Il tecnico ha evidenziato come la pressione alta possa avere un costo se non è accompagnata da una precisione nelle letture di gioco: la squadra deve essere in grado di muovere la palla da destra a sinistra con continuità e non ridurre la circolazione quando gli avversari provano a chiudere gli spazi. Il risultato è stato positivo, ma resta molto da fare per arrivare a una costanza di prestazioni.

In attacco, Kostič ha vissuto una giornata positiva, siglando un gol prezioso, mentre Cambiaso ha chiuso la pratica con una rete rapida. Jamie Vardy ha trovato la rimonta all’ultimo istante, dimostrando che Cremonese non si arrende facilmente e che la Juve deve mantenere alta la guardia fino al triplice fischio.

Prospettive, dibattito interno e le parole dei protagonisti

Da parte sua, Dusan Vlahović ha messo in chiaro la necessità di correggere alcune “abitudini sbagliate” dovute ad una certa propensione ai contropiedi quando si è in vantaggio. Spalletti ha confermato che ci sono margini di miglioramento su vari fronti e che la squadra ha talento, ma richiede tempo per tradurlo in continuità e compattezza difensiva. La stabilità collettiva resta la chiave per far crescere la Juve a livello di metodo e risultati.

A livello di carriera, Spalletti emerge come una figura capace di guidare squadre diverse e di introdurre nuove idee: una gestione che è passata dall’esperienza a Napoli, passando per Roma, Inter e lo stesso Napoli campione. L’obiettivo è costruire una Juventus capace di dominare in campionato e di affrontare sfide europee con rinnovato equilibrio tattico.

Per Kostič, segnare al primo tempo è un segnale di fiducia e di integrazione nel gruppo: l’attaccante ha sottolineato la soddisfazione di aver trovato la rete in una sera speciale, coincidente con una vittoria significativa per la squadra. L’allenatore ha chiesto continuità nell’impegno e nella voglia di migliorarsi settimana dopo settimana, affinando l’intesa tra i reparti.

In sintesi, Spalletti si presenta come un capitano-allenatore in grado di guidare una Juve in fase di transizione, con giocatori di qualità e margini di miglioramento evidenti. Il cammino resta lungo, ma il vento sembra ora propizio per una stagione ambiziosa.

Punchline 1: Se la pressione è un colpo di scena, la Juve ha già imparato a restare lucida – la risata è una ripartenza teorica, ma serve a non fermarsi mai. Punchline 2: Nell’ecosistema del calcio odierno, una parola buona in panchina vale quanto una rete in rete: ridere, respirare, e poi segnare – che sia di pura tattica o di puro spunto.”

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

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