Assenze decisive: Zamalek corre ai ripari contro Dikdah FC in CAF Confederation Cup
17 ottobre 2025

Anteprima
Il tecnico belga Janick Ferrera ha annunciato la lista dei convocati per la sfida contro Dikdah FC, in programma domani alle 18:00 al Cairo International Stadium, valida per gli ottavi di finale della CAF Confederation Cup.
La rosa ufficiale comprende 23 giocatori, ma la squadra si presenta ai nastri di partenza con diverse assenze pesanti e una gestione della fatica che sarà decisiva in vista di un calendario estremamente fitto.
La rosa e le assenze
La squadra arriva all’appuntamento con sette elementi out per infortuni o affaticamenti, tra i quali spiccano tre titolari già in riposo forzato per sovraccarico muscolare. Queste lacune interessano le linee portate a battagliare sul campo, con una necessità evidente di turnover e gestione delle energie.
Nel pacchetto centrocampo e difensivo, la mancanza di alcuni protagonisti rischia di spezzare l’equilibrio della manovra e della copertura: elementi chiave per l’organizzazione del gioco e la riconquista della palla.
Inoltre, la junta medica ha comunicato che quattro giocatori restano in programma di recupero, continuando con programmi riabilitativi mirati a tornare al top senza rischiare ricadute.
Tra i nomi in categoria assenze spiccano anche il capitano della mediana e altri elementi che in questa fase della stagione hanno rappresentato riferimenti tecnici per Ferrera.
Queste assenze hanno spinto Ferrera a valutare soluzioni dentro la rosa, puntando su profondità e ragazzi della cantera per sostenere l’urto della partita.
Chiarezza tattica e prospettive
Una delle sorprese più discusse riguarda l’esclusione del portiere Mehdi Suleiman per motivi tecnici, scelta che ha alimentato dibattito interno e riflessioni sull’assetto della squadra.
La gestione della rosa, soprattutto in un periodo di impegni multipli, diventa una prova decisiva: Ferrera dovrà dimostrare di saper bilanciare richiesta agonistica e necessità di preservare i giocatori chiave per le sfide future.
La sfida contro Dikdah riporta alla memoria momenti storici tra le due squadre: l’intera storia del club bianco-nero, tra alti e bassi, è costellata di sconfitte dolorose ma anche di grandi imprese, che alimentano l’ottimismo in vista di questa gara continentale.
Con un palcoscenico come il Cairo e una tradizione di successo in CAF Confederation Cup, la squadra di Ferrera cercherà di sfruttare la profondità della rosa e di imporsi anche senza alcune colonne portanti.
In campo, la contesa sarà guidata da un arbitro etiope, con supporto di assistenti di ruolo internazionale; il controllo della gara e la gestione dei falli saranno elementi chiave per la partita.
Storico e prospettive
La sfida porta anche una componente nostalgica: l’incontro di אפר 2019/2020 che ha visto Zamalek guidare la sfida con larghe vittorie in casa e in trasferta, ricordando quanto sia variegato il panorama del calcio africano.
Oltre la performance immediata, la squadra è consapevole della propria tradizione in CAF Confederation Cup, avendo sollevato il trofeo in passato e aspirando a ulteriori traguardi. Ferrera cercherà di guidare la squadra verso una prestazione solida e stimolante per la tifoseria, in una competizione che può dare slancio al campionato.
La partita si configura quindi come prova di profondità della rosa, di gestione della fatica e di volontà di riscatto in un torneo che, non a caso, è stato terreno di grandi sorprese anche in passato.
Nota finale: se le assenze fossero allenatori, Ferrera avrebbe già convocato la nazionale; e se la panchina potesse parlare, sarebbe uno spettacolo di improvvisazione con i giovani promettenti come protagonisti. Punchline finale: che la tattica sia chiara, ma che il vero gol lo segnino sempre lo spirito di gruppo e il sorriso del pubblico.