Auger-Aliassime avvicina Torino: semifinale a Parigi e corsa all'ATP Finals
31 ottobre 2025
Progresso verso Torino
Il canadese Félix Auger‑Aliassime si avvicina a Torino: è a soli 90 punti da Lorenzo Musetti nella corsa diretta al capoluogo piemontese, dopo aver chiuso il cammino della wild card francese Valentin Fashiro e aver raggiunto la semifinale al Paris Masters.
Fashiro aveva vinto le sue ultime 10 partite nei Masters 1000, tra cui lo storico titolo a Shanghai, ma non è riuscito a tenere il ritmo delle battute e della costanza di Auger‑Aliassime a Parigi, dove ha ceduto 6-2, 6-2, negandosi la semifinale per la quarta volta in carriera.
Secondo quanto riportato dall’ATP, Auger‑Aliassime ha detto che ogni avversario è diverso e che è stato interessante entrare in campo contro un rivale che conosceva dall’allenamento ma contro cui non aveva mai giocato una partita vera.
Ha aggiunto che non è detto se l’avversario possieda una “magia” in più: giocare ad alti livelli significa concentrarsi fin dall’inizio e godersi l’intensità della sfida, ammette con sorpresa di aver trovato la giusta carica cromatica per entrare nell’atmosfera della partita.
Auger‑Aliassime è partito bene nonostante un inizio di set difficile in alcuni incontri di Parigi, ma ha preso in mano la partita fin dal primo scambio contro Fashiro, a 25 anni aveva già centrato 10 semifinali in questa stagione e ha alzato trofei a Adelaide, Montpellier e Bruxelles.
Nel turno successivo affronterà il kazako Alexander Bublik; il vincitore del match, che vanta otto titoli sul tour, resta a 90 punti da Musetti nella corsa a Torino: l’italiano potrebbe sorpassarlo se dovesse arrivare in finale.
Auger‑Aliassime ha chiuso con 22 ace e 10 errori non forzati nel match contro Fashiro; il suo bilancio stagionale sale a 47 vittorie e 21 sconfitte.
Ha poi aggiunto: “Cerco di vincere ogni match che giochiamo, sia a fine anno sia all’inizio del prossimo; tutto contribuisce a questa disciplina. Il lavoro, la routine: cerco di mantenere la costanza in tutto ciò che faccio e sono felice quando i risultati si allineano.”
Fashiro aveva già stupito il mondo del tennis a Shanghai, diventando il giocatore con la classifica più bassa mai vincente un Masters 1000, e questa prestazione lo ha portato a salire di ben dieci posizioni in classifica dopo Parigi.
Nella partita successiva, Alexander Bublik ha battuto Alex De Minaur 6-7, 6-4, 7-5 in due ore e 22 minuti, assicurandosi la prima semifinale al Masters 1000 della stagione.
De Minaur, 28 anni, ha chiuso con una prova di grande resistenza e non ha mancato l’occasione di spingere la corsa verso Torino: resta in corsa per le Nitto ATP Finals e continua a costruire una stagione solida sul cemento.
De Minaur è diventato l’australiano con la qualifica per la Finals per la seconda volta di fila, un raro traguardo nell’era moderna di questo sport. A Torino giocherà per la seconda volta all’Arena Enalbi ed è diventato il settimo giocatore a garantire un posto nelle Finali di fine anno.
Nel corso della stagione, l’australiano ha vinto tre titoli di livello 500, tra cui Washington, e ha infilato finali importanti e molteplici semifinali in giro per il mondo; ha celebrato anche la sua 300esima vittoria a livello di tour sul duro di Vienna, guidando la classifica delle vittorie su cemento duro questa stagione con 42 trionfi.
Con l’accesso di De Minaur a Torino, resta disponibile un solo posto nelle Finals: sono già qualificati Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Alexander Zverev, Novak Djokovic, Ben Shelton e Taylor Fritz.
image caption sotto: Auger-Aliassime in semifinale al Paris Masters, Torino è la prossima tappa.
captionUnderImage: Auger-Aliassime gioca con ritmo e mira a Torino; la corsa all’ATP Finals è aperta.
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quotePunchline1: Se la tua vita fosse una partita di tennis, sarebbe quella in cui il coach dice “serve e rispondi con ironia: se non va, rifacciamo il servizio”.
quotePunchline2: E alla fine, se la racchetta fa rumore, è perché sta lavorando: la palla ha solo bisogno di un po’ di spazio per fare strada nel mondo del tennis (e nel tuo garage, se vuoi).