Awad tra i pali: Zamalek contro Pyramids nella semifinale della Supercoppa egiziana ad Abu Dhabi
6 novembre 2025
Formazioni ufficiali e protagonisti
È stata annunciata la formazione ufficiale del Zamalek, guidato da Ahmed Abdul-Raouf, insieme a quella del Pyramids per la semifinale della Supercoppa egiziana, in programma questa sera allo stadio Al Nahyan di Abu Dhabi.
Portiere: Mohamed Awad; difesa: Ahmed Fattouh, Mahmoud Hamdi "El-Wensh", Mohamed Ismail, Omar Gaber; centrocampo: Ahmed Rabee, Mohamed Shhata, Mahmoud Bentayg, Nasser Maher; attacco: Amr Nasser, Adi Al-Dabagh.
Tra i giocatori in panchina compaiono Mahdi Suleiman, Hossam Abdel Majid, Salah Msedk, Saif Jaafar, Abdullah Al-Saeed, Ahmed Hamdi, Shiko Banza, Ahmed Sherif e Saif Al-Jaziri.
Per il Piramids, la formazione prevista vede Ahmed El-Shenawy tra i pali, difesa composta da Mohamed Al-Shaibi, Ahmed Sami, Mahmoud Marei e Mohamed Hamdi; centrocampo con Mohand Lashine, Walid Al-Karti, Ahmed Atef Qatta, Karim Hafez e Mahmoud Zlaka; in attacco Feston Maieli.
Jusqu’au banco dei titolari, invece, sono presenti Mahmoud Gad, Ali Jaber, Ahmed Tawfik, Mahmoud DongA, Abdulrahman Majdi, Mustafa Ziko, Everton Da Silva, Mohammed Raza Bobo e Marwan Hamdi.
Situazione, assenze e dichiarazioni
Lo Zamalek, allenato dal tecnico temporaneo Ahmed Abdul-Raouf, ha deciso di escludere il portiere Mohamed Sobhi dalla lista: la scelta nasce dal non aver completamente terminato il percorso di recupero dall’infortunio. Al suo posto agirà l’esperto Mahdi Suleiman come riserva, e Awad sembra pronto a difendere la porta bianco-nera.
Questo cambio di reparto aumenta la responsabilità su Awad, chiamato a guidare una difesa che deve fronteggiare l’attacco prolifico del Pyramids sotto una direzione tecnica rinnovata.
La domanda che grava sul pubblico è la sua mancanza di Mohamed Awad nelle partite recenti, dato che Sobhi è stato spesso impiegato dal inizio stagione. Nonostante ciò, la fiducia nella coppia di portieri rimane alta tra lo staff.
È stata anche ribadita l’importanza di questa sfida: la gara di Abu Dhabi è campo di prova per entrambe le tifoserie, con la prospettiva di un posto in finale contro l’eventuale vincitore dell’altro lato tra Al Ahly e Ceramica Cleopatra.
Numeri, retroscena e dichiarazioni di forma
Storicamente i due club hanno dato vita a 23 confronti: quattro incontri sono risaliti ai tempi in cui il Pyramids giocava come Al-Asyutty. Le sfide hanno attraversato campionati e coppe: 18 nel campionato di massima divisione, 4 in Coppa d’Egitto e una sola in Supercoppa, dove le due squadre si sono incontrate una volta.
La bilancia storica vede Zamalek in posizione di favore: 10 vittorie contro 3 del Pyramids e 10 pareggi, a testimonianza di una rivalità vivace ma equilibrata.
Il vincitore della sfida odierna affronterà la finalissima prevista per domenica prossima contro l’esito dell’altro Semifinale tra Al Ahly e Ceramica Cleopatra.
Dichiarazioni di Awad e chiusura
Mohamed Awad ha assicurato la disponibilità del White Castle per la semifinale: “Siamo pronti per affrontare una squadra importante; i giocatori sono abituati alle difficoltà e vogliamo tornare a casa con la coppa.”
Riguardo alle assenze chiave, Awad ha riconosciuto che l’assenza di elementi come Pelé Donja, Nasser Monzi e Juan Pizera potrebbe incidere, ma ha insistito che chi entra in campo indossa la maglia del Zamalek con la massima responsabilità.
La guardia a diga ha aggiunto fiducia nei compagni della bottom-line: “I ragazzi che giocheranno stasera saranno uomini veri; torneremo con la coppa.”
Con un accenno ai debuttanti, Awad ha espresso incoraggiamenti ai nuovi arrivati, descrivendoli come “giocatori grandi” e augurando loro buona fortuna nel primo trofeo con la maglia bianca.
In chiusura, Awad ha lanciato un appello al pubblico: “Il tifo dello Zamalek sarà sempre al nostro fianco: la vostra presenza fa la differenza; l’obiettivo è una finale da festeggiare insieme, se Dio vuole.”
Nota scherzosa finale: se questa partita fosse una puntata di una stand-up, Awad sarebbe il punchline: parate talmente belle che persino la rete farebbe l’applauso. E se la difesa sbaglia, beh, la barzelletta rientra nel recupero: la partita è appena cominciata e la parata è già la protagonista.