Si chiude un capitolo leggendario: Amouri annuncia il ritiro dal calcio con un messaggio toccante
6 novembre 2025
Un addio da leggenda
Omar Abdulrahman, noto anche come Amouri, annuncia ufficialmente il ritiro dal calcio, chiudendo una carriera lunga e ricca di successi con club degli Emirati e la nazionale UAE.
In un messaggio su Instagram, Amouri scrive: "oggi annuncio con amore e gratitudine il mio ritiro, dopo un viaggio fatto di sfide e trionfi, costruito con impegno e sostegno dei tifosi".
Ringrazia in particolare Sheikh Hazza bin Zayed Al Nahyan, presidente del club Al Ain, insieme a Mohammed bin Thaloub Al Dhroei, Nasser bin Thaloub Al Dhroei e Mohammed Khalfan Al-Rumaithi, per la fiducia e l'appoggio costanti.
Esprime riconoscenza all'Al Ain e ai suoi tifosi, definendo quegli anni come fondamentali per plasmare la sua figura di calciatore di livello internazionale.
Riconosce anche la parentesi con l'Al Hilal Saudi FC e ai suoi supporters, ammettendo di aver sperato di lasciare una traccia più profonda, ma accetta i tempi del destino.
Conclude ricordando con affetto i club vissuti: Al Jazira, Shabab Al-Ahli e Al Wasl, ringraziando chi ha creduto in lui e i tifosi che hanno alimentato la sua passione.
Una carriera di successi e riconoscimenti
Amouri è considerato tra i migliori calciatori asiatici: nel 2012 è stato inserito tra i 10 migliori giocatori in Asia dalla ESPN FC, nel 2013 FIFA lo ha inserito tra i 7 talenti emergenti dell’Asia; nel 2012-2013 ha chiuso al 39° posto nella classifica The Guardian/The World 50, e nel 2016 ha vinto il premio di Miglior giocatore d’Asia.
Ha debuttato con l'Al Ain nel 2006 a 15 anni, salendo in prima squadra nel 2008-2009 e conquistando i primi tre trofei: Coppa delle Federazioni e altre due coppe nazionali. Nonostante un infortunio al legamento crociato che lo ha tenuto lontano dal campo per oltre sei mesi, è tornato a essere chiave nella squadra e ha contribuito a farla sopravvivere al rischio di retrocessione nel 2010-2011, chiudendo con 11 gol in 29 presenze e riconoscimenti come giovane promettente.
Nel 2011-2012 ha affrontato un altro infortunio, poi è tornato a guidare la squadra al titolo di campione. Dopo una breve esperienza con Manchester City, è tornato all'Al Ain ed è stato tra i protagonisti della stagione 2012-2013, con vittorie in Supercoppa e campionato UAE: 8 gol segnati e 16 assist in 31 partite.
Nel corso della sua carriera ha vestito diverse maglie UAE ed è stato tentato da altre realtà; la cittadinanza emiratina gli ha permesso di rappresentare apertamente gli Emirati. Ha fatto il suo debutto con la nazionale maggiore nel 2011 e ha vissuto momenti importanti come la Gulf Cup 2013.
Un ultimo dettaglio: in alcune occasioni ha mostrato la quarta dimensione del calcio: visione, tecnica e creatività che hanno incantato i tifosi per oltre un decennio. E ora chiude il capitolo con una nota di gratitudine e un sorriso sul volto, perché la vita continua, e il pallone rimbalza sempre dove lo si vuole.
Due piccole battute riguardo al mondo del pallone: 1) Se il calcio fosse una cucina, Amouri sarebbe lo chef: sa mescolare fantasia e perfezione. 2) Se la carriera fosse una serie TV, i suoi dribbling e assist avrebbero già scritto un finale da standing ovation.
Punchline: Se il calcio fosse una pizza, Amouri sarebbe la fetta perfetta: gusto, stile e un finale croccante.
Punchline 2: La carriera di Amouri è stata una playlist di dribbling: ora arriva la versione offline, con meno gol ma più tempo per una birra post partita.