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Rafa Benítez torna in Europa dopo 10 anni: una paradossale coincidenza

6 novembre 2025

Rafa Benítez torna in Europa dopo 10 anni: una paradossale coincidenza
Rafa Benítez al timone del Panathinaikos contro Malmö nell'Europa League.

Il ritorno di un maestro tattico

Rafa Benítez torna a comparire nelle competizioni europee dopo circa dieci anni, questa volta sulla panchina del Panathinaikos che affronta Malmö nella quarta giornata della Europa League. Una sfida che porta con sé memoria, ambizioni e la consueta firma di un tecnico noto per la sua organizzazione difensiva e la gestione delle partite chiuse. La stampa spagnola e internazionale ne hanno subito sottolineato la portata, descrivendo questa apparizione come una nuova pagina di una carriera costellata di trionfi e di sfide.

La cronaca indica che i greci hanno vinto in trasferta per 1-0, un risultato che, pur essendo contenuto, assume valore simbolico per chi ha sempre creduto nel valore della disciplina tattica e della preparazione meticolosa. È una conferma che Benítez, nonostante i decenni, resta una figura capace di incidere su una partita europea, anche quando il palcoscenico è variegato e competitivo.

La ripresa della sua attività sui palcoscenici continentali è stata descritta da Marca come un ritorno atteso e significativo, capace di rimettere al centro della scena una filosofia di gioco che ha segnato la sua generazione di allenatori.

Una carriera costellata di trofei e ricordi

La carriera di Benítez è una galleria di tappe significative: Valencia lo ha consacrato raggiungendo due campionati spagnoli nel nuovo millennio, con una Coppa UEFA 2004 che ha consacrato la sua reputazione tattica. Ai tempi del Liverpool, nel 2005, ha scritto una delle pagine più celebri della storia recente della Champions League, vincendo in modo drammatico contro il Milan nella finale di Istanbul, ribaltando un crollo iniziale e trasformando la serata in una leggenda.

Il tecnico ha guidato altri grandi club tra cui Inter, Chelsea e Napoli, conquistando la FIFA Club World Cup 2010 con l’Inter, la Coppa Italia 2014 e la Supercoppa italiana, nonché l’Europa League 2013 con Chelsea. Agli incarichi italiani ha fatto seguito una parentesi al Real Madrid, che ha segnato una delle fasi più complesse della sua carriera, prima di proseguire con esperienze a Newcastle United, Everton e Celta Vigo. In ognuna di queste esperienze, Benítez ha cercato di portare avanti una visione pragmatica del calcio, centrata sull’efficienza difensiva e sull’analisi delle dinamiche avversarie.

Con oltre quindici trofei tra titoli nazionali e successi continentali, Benítez rimane un modello di allenatore che ha saputo trasformare la robustezza tattica in una cultura di lavoro quotidiana, una firma che ha accompagnato tutto il suo percorso professionale.

Una fase breve ma intensa al Real Madrid

Il ritorno di Benítez al Real Madrid nel 2015 sembrava preludere a una stagione di consolidamento dell’identità difensiva della squadra, ma l’esperimento è durato meno di mezzo anno. Una serie di risultati altalenanti e tensioni interne hanno portato all’esonero nel gennaio 2016, chiudendo una parentesi che ha messo in luce la difficoltà di far convivere l’idea tattica dell’allenatore con la pressione di uno dei club più grandi al mondo.

La critica principale si è focalizzata sullo stile di gioco conservatore, che non sembrava adattarsi alle ambizioni e alle caratteristiche della rosa, tra cui giocatori come Cristiano Ronaldo e Toni Kroos. La mancanza di coesione e la perdita di fiducia dei tifosi hanno accelerato la decisione di affidare la squadra a Zidane, che avrebbe poi ricostruito una versione diversa della squadra campione europea.

Quella esperienza resta un capitolo chiave per comprendere la traiettoria di Benítez: il successo richiede non solo qualità individuali, ma anche una sintonia tra tecnico e gruppo, un equilibrio che a Madrid non sempre è stato possibile consolidare.

Nonostante tutto, la carriera di Benítez resta una testimonianza di come la gestione delle partite importanti, la lettura del gioco avversario e la capacità di adattare il modulo alle esigenze reali possano trasformare una squadra in una macchina da successi, anche se a volte serve una seconda opportunità per dimostrarlo.

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Sofia Soso

Sono Sofia Soso, giornalista sportiva italiana nata nel 1996. Appassionata di immersioni subacquee, pittura su seta e canto lirico, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Quando Benítez è tornato a competere in Europa?

Durante la quarta giornata della Europa League, con Panathinaikos contro Malmö.

Qual è stata l’ultima apparizione europea di Benítez prima di questo ritorno?

Nel 2015, quando guidava il Real Madrid contro Malmö in Champions League, in una vittoria record di 8-0.

Quali club ha allenato Benítez dopo Valencia e Liverpool?

Inter, Chelsea, Napoli, Real Madrid, Newcastle United, Everton, Celta Vigo tra le altre esperienze.