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Barcellona contro PSG: Pedri proclama Barça migliore al mondo e accende la sfida in Champions

30 septembre 2025

Barcellona contro PSG: Pedri proclama Barça migliore al mondo e accende la sfida in Champions
Pedri guida il Barcellona in vista di PSG: uno scontro di talento e tattiche.

Le dichiarazioni di Pedri prima della sfida

Pedri, centrocampista stellare del Barcellona, ha dichiarato che la sua squadra è tra le migliori al mondo, lodando però anche il Paris Saint-Germain in vista della decisiva sfida di Champions League di domani.

In conferenza stampa, Pedri ha detto: «Se non è la migliore partita a livello di club, è certamente una delle migliori. Il PSG è una delle migliori squadre al mondo, e, a mio avviso, noi siamo i migliori».

Riguardo le parole di Paul Scholes che lo ha paragonato a una fusione di Xavi e Iniesta, Pedri ha risposto: «Quando una leggenda del calcio ti elogia, ti dà una spinta enorme. È difficile paragonare a Xavi o Inieste, perché i livelli che hanno mostrato erano incredibili».

Sulle previsioni della partita, ha aggiunto: «Entrambe cercheremo di controllare il pallone, ma chi dominerà il centrocampo avrà la meglio. Da quando è arrivato Flick siamo una squadra coraggiosa e cercheremo di imporre il nostro stile».

Ha poi spiegato che entrambe le squadre hanno una rosa in grado di competere per la stagione: «Nessuno dei due è favorito, entrambe le rose possono lottare per vincere».

Quando gli è stato chiesto della voglia di vendicarsi per le sconfitte patite contro il PSG negli ultimi anni, ha detto: «Chi è barcellonista sa che eravamo vicini a qualificarsi due anni fa. Il calcio ti dà sempre una possibilità di riscatto, questa è una partita che amiamo giocare».

Ha rivolto un saluto alla compagna Aitana Bonmatí, che lo ha elogiato: «Se è lei a dirlo, dobbiamo crederci. Grazie per le parole, spero che continui a brillare».

Riguardo al suo sviluppo fisico, ha spiegato: «Ho cambiato qualcosa, ma non radicalmente. L’allenamento fisico è differente ora. Gioco ogni tre giorni, è divertente, ma bisogna adattarsi».

Sull'approccio di gioco preferito, ha detto: «Penso che il PSG tenterà di pressarci fin dall'inizio. Enrique è un allenatore coraggioso: gli piace avere possesso e imporre il proprio stile».

Sull'ambito di Barcellona e della nazionale, ha dichiarato: «Mi sento un giocatore apprezzato e importante, e apprezzo l'affetto dei tifosi».

Parlando dei due compagni infortunati, Gavi e Juan García, ha detto: «Dopo le operazioni non è facile, stiamo cercando di sostenere il gruppo e ridere insieme: torneranno più forti».

Sul ruolo di leadership, ha detto: «L'allenatore mi chiede di avanzare in campo e fuori. Non è sempre stato facile, ma ora sento una responsabilità maggiore».

Infine, ha ricordato i consigli di Luis Enrique quando era allenatore del Barcellona: «Chiedeva di toccare quante più palle possibili per servire la squadra. Queste cose restano nella testa».

La sfida Barça-PSG non è solo un duello tra due club grandi, ma una contesa tattica tra due scuole moderne: Flick da una parte, Enrique dall'altra.

Dalla nomina di Flick a capo, Barcellona è andata alla ricerca di una identità basata su pressing alto, transizioni rapide e disciplina tattica. L'obiettivo è trasformare ogni minuto in un'occasione offensiva, sfruttando la dinamicità di Pedri, Olmo e Lamine Yamal, insieme all'esperienza di Lewandowski nel reparto offensivo.

Dall'altra parte, Enrique sta costruendo un PSG più bilanciato dopo la partenza di Mbappé, affidandosi a una piattaforma collettiva. Vitinha è il fulcro a centrocampo, Dembééle come punta fantasista, e la retroguardia è stata ringiovanita con Zabarny accanto a Marquinhos.

Con Donnarumma tra i pali e una difesa rinnovata, il PSG guarda avanti con ambizione. La partenza di Mbappé ha accelerato la ridefinizione del progetto, consentendo a Enrique di plasmare una squadra più fluida e imprevedibile.

La partita si profila come una grande sfida di contenuti: Barcellona cercherà di imporre la sua identità, PSG di rispondere con una costruzione collettiva più flessibile. Per i tifosi, sarà una festa di talento e testa fredda.

Punchline taglienti in stile sniper: se Barcellona vince, si dirà che hanno ottenuto un risultato meritato; se perde, la colpa sarà di una sfortuna statistica. Due battute finali per spezzare la tensione: 1) Se il possesso fosse arte, Barcellona è Picasso; 2) PSG preferisce contare i minuti di gioco, ma il pallone sceglie dove andare da solo.

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Marco Limprevedibile

Sono Marco Limprevedibile, giornalista sportivo italiano nato nel 1994. Appassionato di pittura contemporanea, escursioni costiere e cafeologia, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Cosa ha detto Pedri su Barcellona e PSG prima della partita?

Ha dichiarato che Barcellona è tra le migliori squadre al mondo e ha elogiato anche il PSG come una delle migliori formazioni globali.

Qual è il riferimento a Paul Scholes e cosa significa per Pedri?

Scholes lo ha paragonato a una fusione di Xavi e Iniesta, e Pedri ha detto che un elogio da una leggenda è una motivazione enorme.

Quali temi tattici emergono tra Flick e Enrique?

Flick spinge per un Barcellona coraggioso con pressing alto e possesso, mentre Enrique sta costruendo un PSG bilanciato basato su una costruzione collettiva e ruoli ridefiniti.