Bezera in campo per la Supercoppa: Zamalek punta alla gloria tra infortuni e rientri
3 novembre 2025
Convocazione ufficiale e stato di forma
Il Zamalek, allenato temporaneamente da Ahmed Abd al-Raouf, ha reso nota la lista di 26 giocatori che partirà per gli Emirati in serata, pronta a difendere il titolo nella Supercoppa locale. Il club affronta il Pyramids in semifinale, con la finale che vedrà il vincitore contendente contro la vincente tra Al Ahly e Ceramica Cleopatra.
La formazione proposta combina esperienza e gioventù, con ritorni importanti e qualche volto finora meno presente tra le scelte di reparto. La composizione è stata elaborata per massimizzare la profondità della rosa, mantenendo al contempo una struttura difensiva solida e una fase offensiva pronta a mordere.
La rosa e lo stato di salute di Bezera
La convocazione comprende 26 giocatori tra portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti, con la presenza speciale di Juan Bezera nonostante una lesione muscolare subita nella recente sfida con il Tala’ea El Gaish. L’intento dello staff tecnico è di accompagnare il giocatore in un intenso percorso riabilitativo in Emirati, per valutare la possibilità di un suo ritorno in campo già nella seconda semifinale.
Bezera resta dunque al centro delle attenzioni: la dirigenza e l’allenatore interino puntano sul suo recupero rapido e guidato, confidando che possa essere una pedina chiave una volta ristabilito, anche se al momento la partecipazione al match finale resta incerta.
La partita tra Zamalek e Tala’ea El Gaish aveva già evidenziato quanto sia cruciale l’apporto dell’ala offensiva: Bezera, uscito in lacrime per l’infortunio, è stato oggetto di una gestione mirata al recupero totale e al senso di appartenenza al progetto del club in questa fase delicata della stagione.
Prospettive e dinamiche della stagione
La dirigenza ha sottolineato che la missione è offrire un lasso di tempo utile a ripristinare la forma migliore del gruppo, con l’auspicio che Bezera possa essere disponibile anche solo per una parte della finale. L’organico è stato riorganizzato per garantire concretezza e reattività, elementi fondamentali per affrontare una competizione tanto prestigiosa quanto impegnativa.
Nel frattempo, il club ha escluso alcuni elementi dal nostro roster per motivi interni e sportivi: tra questi, un giovane centrocampista in attesa di definire il rinnovo contrattuale e un attaccante che resta fuori dal progetto tecnico attuale. Le decisioni mirano a chiudere il cerchio di una rosa capace di competere su più fronti.
La recente vittoria 3-1 sul Tala’ea El Gaish, al Cairo, ha ridato slancio al team, mostrando una traccia di identità offensiva e una maggiore compattezza difensiva rispetto alle settimane precedenti. Nasser Maher ha aperto le marcature, seguito dal bis di Seif Al-Jaziri e dalla rete di Addi El-Dabagh; l’altra squadra ha reagito con un gol, ma non è bastato per mutare l’esito della sfida.
Dal punto di vista tattico, l’allenatore straniero è stato indicato come il meno vincente tra i tre tecnici stranieri che hanno guidato lo Zamalek negli ultimi tempi, con una percentuale di vittorie inferiore rispetto ai colleghi Jorosh e Bysiro. Il club resta fiducioso nel percorso di crescita e nell’adeguamento del progetto tecnico nel contesto di cambiamenti amministrativi in corso.
In chiusura, la squadra sembra orientata a sfruttare la Supercoppa per ritrovare stabilità e autostima: la speranza è di superare la semifinale contro il Pyramids e prepararsi al meglio per la finale, con la consapevolezza che i prossimi giorni saranno decisivi per il prosieguo della stagione.
Punchline sportive leggiadre per chiudere: se questa finale fosse una pizza, Zamalek ordinerebbe una doppia porzione: vittoria assicurata e magari una svolta infortunio, ma sempre gustosa e potenzialmente esplosiva. E se Bezera non dovesse giocare, pazienza: la panchina è lunga, la panchina è comoda, e nel frattempo la tifoseria potrà consolarsi con una scena: il cinema della fantasia rende tutto possibile, ma sul campo si vince con la testa fredda e il cuore caldo.