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De Bruyne e Napoli: tra intervento e sogni di ritorno, il cuore del bianco-azzurro non si spegne

3 novembre 2025

De Bruyne e Napoli: tra intervento e sogni di ritorno, il cuore del bianco-azzurro non si spegne
De Bruyne durante il recupero, pronto a tornare a guidare il gioco del Napoli.

Un infortunio, una rinascita in tre atti

Il belga Kevin De Bruyne, campione del Napoli, ha scritto ai tifosi dei Partenopei dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico che lo terrà lontano dal campo per diversi mesi. In un messaggio su Instagram, De Bruyne ha condiviso: «Ciao a tutti, come sapete starò lontano dal terreno di gioco per un po’. La buona notizia è che l’intervento è andato bene. Si ripartirà presto! Grazie mille per tutti i vostri messaggi».

Il Napoli ha confermato che l’operazione, necessaria a seguito di un infortunio al bicipite femorale, è stata eseguita con successo. La nota ufficiale spiega che l’intervento è stato programmato e che De Bruyne inizierà un percorso di riabilitazione in Belgio prima di tornare in Italia per continuare il percorso di recupero. Il giocatore, 34 anni, dovrà affrontare una lunga fase di recupero che potrebbe durare diverse settimane o mesi, a seconda di come evolverà la riabilitazione.

Nel momento in cui De Bruyne si è infortunato durante la vittoria per 3-1 contro l’Inter, è arrivata la conferma che il problema era al quadrice e che la situazione richiedeva una gestione accurata. Le prime prognosi indicano una riabilitazione che potrebbe allungarsi; i media belgi e italiani hanno ipotizzato circa quattro mesi di assenza.

L’annuncio di Napoli arriva in un momento difficile per la squadra, che vedeva in De Bruyne una fonte di creatività e leadership. L’augurio è che il suo ritorno possa coincidere con un rilancio della stagione partenopea, con la speranza che la sua classe possa guidare la squadra non appena la forma fisica lo permetterà.

De Bruyne, noto per la sua disciplina e per la capacità di leggere il gioco, ha già affrontato diverse sfide fisiche durante la sua carriera. La sua età non fa che ricordare che ogni recupero è un capitolo a sé, ma la sua determinazione resta una costante.

Una carriera da capolavoro: da Genk a Napoli

Nato il 28 giugno 1991 a Drongen, Belgio, De Bruyne è cresciuto nell’accademia di Genk, dove ha mosso i primi passi nel calcio professionistico tra il 2008 e il 2011. In quella stagione si è distinto per le sue doti di passaggio e visione di gioco, contribuendo a far vincere al Genk il campionato belga 2010-2011 con 5 gol e 16 assist, attirando su di sé l’attenzione dei club europei.

La tappa a Chelsea, firmata nel 2012, sembrava destinata a segnare l’inizio di una grande storia: però l’opportunità sotto José Mourinho fu ridotta, tanto che fu ceduto in prestito al Werder Brema nel 2012-2013. In Germania esplose definitivamente: 10 gol e 9 assist in Bundesliga, che sancirono la sua crescita tra i migliori nel pianeta.

La vera consacrazione arrivò a Wolfsburg, dove nel 2014 si trasferì a titolo definitivo per 18 milioni di euro. Nella stagione 2014-2015 fu protagonista con 16 gol e 27 assist, vincendo la Bundesliga e la coppa nazionale. Quel periodo fece di lui un candidato ideale per i club più grandi d’Europa, tra cui Manchester City, che lo portò a Manchester nel 2015 per 75 milioni di euro.

Sotto la guida di Pep Guardiola, De Bruyne è esploso come uno dei migliori centrocampisti del mondo: lettura del gioco, precisione nei passaggi e capacità di decidere le partite con giocate che sembrano far muovere il tempo. Con City ha conquistato sei titoli di Premier League (2018, 2019, 2021, 2022, 2023, 2024), la Champions League 2023 e numerosi trofei nazionali, diventando anche due volte giocatore dell’anno secondo la Professional Footballers’ Association (2020, 2022).

La sua leadership non è solo una parola: è la costante che tiene insieme l’idea di gioco di Guardiola e la realizzazione pratica sul campo. Anche quando la fase fisica è stata complicata, la sua capacità di tornare in forma e di guidare la squadra è stata una costante di rara bellezza nel calcio moderno.

La nazionale belga: un abile trascinatore di una Generazione d’Oro

Con la nazionale belga, De Bruyne ha debuttato nel 2010 ed è stato uno dei pilastri della cosiddetta Generazione d’Oro che ha portato i Diavoli Rossi a un incredibile cammino nel Mondiale 2018 in Russia, terminato al terzo posto dopo la vittoria sull’Inghilterra. Ha partecipato a numerose edizioni degli Europei, guidando il centrocampo con passaggi precisi e tempi di gioco impeccabili. La sua calma fuori dal campo è rinomata, ma la sua leadership dentro il rettangolo di gioco resta una chiave di volta per la squadra.

Con il trasferimento a Napoli nell’estate 2024, l’aspettativa era una nuova sfida in una La Serie A diversa, ma il destino ha messo un’altra prova sullo stradone della stella belga: l’infortunio muscolare e l’intervento hanno cambiato i piani, riportando al centro della scena la questione del recupero e della continuità.

Fine di una fase o inizio di una nuova?

Oggi, mentre inizia la fase di recupero, i tifosi capiscono che questa è una nuova tappa di una carriera che non conosce scorciatoie. De Bruyne resta un simbolo di intelligenza calcistica e raffinatezza tecnica, un creatore di gioco che ha ridefinito cosa significhi prendersi cura della palla. Quando tornerà sul campo, non sarà solo un giocatore che rientra: sarà una leggenda che ritorna a guidare il gioco con la stessa eleganza con cui ha sempre guidato le sue squadre. E se qualche avversario spera che la sua assenza possa cambiare le sorti del campionato, ricordate: il calcio non è una scienza esatta, ma spesso ha bisogno di un tocco di De Bruyne per trovare la strada giusta.

Punchline 1: Se De Bruyne torna più forte di prima, Napoli potrà avere una seconda arma segreta: una bussola che indica sempre la diagonale giusta. Punchline 2: Nel frattempo, i fisioterapisti hanno imparato a ballare al ritmo del suo passaggio: ogni seduta è una standing ovation per l’arte di passare la palla.

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Marco Limprevedibile

Sono Marco Limprevedibile, giornalista sportivo italiano nato nel 1994. Appassionato di pittura contemporanea, escursioni costiere e cafeologia, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Perché De Bruyne è stato operato?

A seguito di un infortunio al bicipite femorale durante la vittoria contro l’Inter, è stato ritenuto necessario un intervento chirurgico per ripristinare la lesione e avviare un percorso di riabilitazione mirato.

Quanto tempo starà fuori?

Le stime indicano circa quattro mesi di assenza, con una riabilitazione a tappe sia in Belgio sia in Italia.

Quali saranno i prossimi passi nel recupero?

Inizierà la riabilitazione in Belgio, per poi tornare in Italia e proseguire il programma di recupero e graduale reinserimento in squadra.